Lisignano ricorda Francesco Giuseppe I

L’imperatore la visitò il 3 settembre di 1902. Prevista una serie di appuntamenti fino all’8 ottobre

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Lisignano ricorda Francesco Giuseppe I
Il pannello informativo installato nell’insenatura di Cuie. Foto: FACEBOOK.COM/TOURISMOFFICELIZNJAN

Lisignano ricorda l’imperatore Francesco Giuseppe I, che la visitò il 3 settembre di 120 anni fa a bordo della nave imperiale “Miramar” durante la sua ultima trasferta in Istria. Correva l’anno 1902 e Pola era il primo porto militare dell’Impero. Dalla sua nave ancorata nello specchio di mare antistante Lisignano, l’imperatore osservava l’avanzare di 4.000 dei militari al suo servizio in direzione di Lisignano, Monte Madonna, Sissano e Medolino. Ma quella che si consumava davanti agli occhi della massima autorità imperial-regia austriaca non era che una battaglia fasulla: per quanto ben orchestrata, si trattava soltanto di una simulazione militare studiata per verificare le possibilità di resistenza della costa istriana orientale in caso di uno sbarco nemico con significanti uomini e mezzi.

Vissuta sempre nell’ombra di Pola, anche Lisignano ebbe dunque la sua piccola parte di gloria nella grande storia dei conflitti tra le potenze mondiali del primo Novecento. Pertanto ha deciso di ricordarla, omaggiarla e farne oggetto di divulgazione scientifica. Così hanno deciso di fare il Comune e la Pro loco, che nel fine settimana hanno celebrato insieme questi 120 anni dell’arrivo della flotta imperiale nel porto di Lisignano. Nell’insenatura di Cuie, le autorità locali hanno scoperto una tabella dedicata alle manovre militari del 1902 col duplice obiettivo di insegnare e omaggiare, favorire cioè una migliore conoscenza della storia del territorio e condividerla con i turisti. Con le medesime finalità nella sede della Pro loco è stata inaugurata una mostra sulla Grande guerra e le e celebrazioni continuano stamane nella Sala di lettura della Biblioteca civica di Pola, ai Giardini, con una mostra dedicata all’“Economia polese dalla metà del Novecento alla Prima Guerra Mondiale”. Ma non è ancora la fine, perché l’episodio militare di Lisignano è oggetto di un progetto culturale di più ampio respiro di cui si tornerà a parlare anche nei mesi a venire. Il giorno sabato 8 ottobre, per esempio, la Comunità degli Italiani di Sissano ospiterà un convegno storico sul tema: “Conseguenze degli investimenti militari dell’Austria-Ungheria sullo sviluppo della penisola istriana”. Alida Perkov rievocherà gli eventi del 1902 per inquadrarne le conseguenze sulla località nei decenni fino ad oggi, Anton Percan parlerà della storia di Pola anteriore alla costruzione dell’Arsenale, mentre Bruno Dobrić si soffermerà sulla storia dei militari croati nella Marina da guerra imperial-regia Austriaca. L’architetto Emil Jurcan tratterà l’argomento dello sviluppo urbanistico di Pola nel contesto delle necessità militari e belliche a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, mentre Nataša Urošević dell’Università degli studi di Pola illustrerà alcune considerazioni del letterato ed economista Mijo Mirković sul ruolo degli investimenti militari nello sviluppo economico della penisola. Lo stesso argomento sarà approfondito dallo storico Igor Jovanović, che si soffermerà sugli sviluppi sociali delle manovre belliche austriache in Istria, mentre Milena Mičić dell’Acquario di Pola affronterà il non meno interessante argomento del recupero delle fortezze miliari austriache con obiettivi culturali, commerciali e sociali in senso lato. L’ultima relazione riguarda l’europrogetto “ADRIFORT – Adriatic fortresses and military areas”. A discuterne sarà Lorena Dropulić. Il convegno terminerà con una visita guidata da Zlatko Devedžić in barca alla fortezza militare di Monte Madonna a Sissano.

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