
Il coro misto della Comunità degli Italiani di Verteneglio, diretto dalla Maestra Karina Oganjan, ha recentemente rappresentato l’Istria e i connazionali istriani al prestigioso “International Choir Festival” di Trieste, un evento giunto alla settima edizione, che ha riunito cori provenienti da diversi Paesi e culture, portando nella Sala “Piccola Fenice” un ricco mosaico di tradizioni, stili e repertori. Organizzato dall’associazione “Amici gioventù musicale – Trieste ODV”, in collaborazione con l’USCI Trieste e l’Accademia di musica “Ars nova” di Trieste, e sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dal “Rotary club” di Trieste, il Festival ha goduto anche del patrocinio dell’Associazione nazionale Direttori di coro italiani. Quest’appuntamento corale si propone, anno dopo anno, di creare un’occasione unica di incontro culturale e condivisione musicale, unendo sotto un unico tetto cori nazionali e internazionali, senza restrizioni di età, repertorio o stile. L’obiettivo principale del Festival è infatti quello di promuovere la cooperazione artistica e il dialogo tra le diverse realtà corali, esplorando l’ampio spettro della musica corale.
Musica e amicizia tra culture
Il coro misto del sodalizio di Verteneglio ha portando in scena un repertorio che ha saputo unire la tradizione popolare italiana con l’atmosfera del Natale e un omaggio alla cultura croata. La sua esibizione si è aperta con il celebre canto popolare “Quel mazzolin di fiori”, un brano della tradizione alpina.
A seguire, il coro ha proposto “Picchia picchia”, un canto giocoso e vivace che riflette il carattere popolare italiano, con ritmi e toni allegri che hanno saputo catturare l’attenzione degli spettatori. Non poteva mancare un momento di ballo virtuale con “Il valzer de balera”, un brano che richiama le atmosfere delle sale da ballo di una volta, dove la musica era il fulcro della socialità, portando una ventata di gioia e spensieratezza, richiamando al contempo le tradizioni della cultura italiana. In omaggio all’imminente stagione natalizia, il coro ha poi interpretato “Notte Santa”, un canto che ha emozionato il pubblico grazie alla sua melodia dolce e solenne, unendo le voci in una celebrazione che ha dato un tocco spirituale alla serata. L’esibizione si è conclusa con “Mažurano moja”, un brano in lingua croata che ha simboleggiato l’apertura culturale e l’amicizia tra i popoli. Sotto la guida appassionata e attenta della Maestra Oganjan, il coro ha saputo rappresentare con orgoglio la tradizione musicale italiana e istriana, dimostrando ancora una volta l’importanza di eventi come questo per la conservazione e la diffusione della cultura. A fare da prezioso ponte tra il sodalizio e gli organizzatori è stata Elena Barnabà, segretaria della sodalizio e membro dell’Esecutivo, che ha svolto un ruolo fondamentale nel coordinare la partecipazione del coro misto di Verteneglio a questo importante evento.

L’esibizione del coro misto della CI di Verteneglio.
Foto: CI VERTENEGLIO
«Atelier Corale»
La grande novità di questa edizione è stata l’”Atelier Corale”, un’opportunità formativa unica, ideata per stimolare il dialogo e l’apprendimento tra coristi e direttori. A dirigere questo laboratorio è stato il Maestro Enrico Miaroma, direttore di coro e compositore di grande esperienza nel panorama corale italiano e internazionale. L’appuntamento si è sviluppato attraverso l’”Incontro con l’autore”, un momento di studio durante il quale i coristi e i loro direttori hanno potuto lavorare sul brano “Trieste”, composto appositamente dal Maestro Miaroma per il Festival. Il brano è stato inviato in anticipo ai cori partecipanti, permettendo loro di prepararsi in vista del momento finale: l’esecuzione collettiva durante il concerto serale conclusivo del Festival. Questo momento ha visto tutti i cori partecipanti riunirsi sotto la direzione del Maestro Miaroma, creando un’emozionante sinfonia di voci che ha celebrato la coesione e la bellezza della musica corale. Tra i gruppi presenti all’”Atelier Corale”, anche il gruppo vocale “Tacer non posso”, composto da ex allievi del Liceo “Francesco Petrarca” di Trieste e diretto dal Maestro Francesco Calandra, oltre a un gruppo di giovani coristi del Liceo musicale “Carducci-Dante” di Trieste.
Il programma del concerto serale è stato arricchito dalle performance dei diversi cori partecipanti, ciascuno dei quali ha portato un pezzo unico e rappresentativo della propria tradizione locale. Ad esibirsi sul palco sono stati inoltre il “Vocal Cocktail” di Staranzano (Italia), diretto da Mariachiara Carpenetti, il coro femminile da camera “Vox Ilirica” di Ilirska Bistrica (Slovenia), sotto la direzione di Elena Sedmak, il coro “Arrigo Tavagnacco” (Italia) e il “Castions delle Mura” (Italia), entrambi diretti dal Maestro Michele Gallas. Ogni coro ha contribuito a creare un repertorio variegato, portando sul palco un brano che rappresentasse la propria identità culturale, un vero e proprio viaggio musicale attraverso le sonorità delle diverse Regioni e Paesi.
La serata si è conclusa con la consegna dei diplomi, un riconoscimento simbolico del valore artistico e della partecipazione di ogni gruppo corale, da parte del direttore artistico del Festival nonché presidente dell’Associazione “Amici gioventù musicale – Trieste ODV”, Maestra Anna Kaira, dai membri della Segreteria artistica, Franca Placenti e Fabio Cleri, dalla presidente dell’USCI Trieste, Alma Biscaro e dal direttore dell’Accademia “Ars nova”, Matteo Fanni Canelles.
Anche quest’anno l’incontro si è rivelato un evento di grande valore artistico e umano, dimostrando ancora una volta come la musica possa rappresentare un ponte fra culture diverse, unendo, attraverso le note e le melodie, cuori e anime di persone provenienti da realtà diverse.

Foto: CI VERTENEGLIO
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