Libecciata. Peschereccio cola a picco

Salvore. Affondata la barca dei fratelli Kocijančić, che di recente ne hanno perso un’altra, andata a fuoco. Manca la diga nella parte meridionale del porto

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Libecciata. Peschereccio cola a picco

La libecciata dell’altra notte ha sollevato ancora una volta numerose polemiche. Perché? Semplicemente perché a Salvore il porto è stato fatto, con il sostegno dei fondi europei, ma senza la diga a sud dello scalo. Di conseguenza con il libeccio, la metà del porto è alla mercé delle onde, che rompono le barche. Ieri, proprio nel bel mezzo del porto è affondata una barca da pesca di 7,5 metri e con la stagione delle sogliole in pieno svolgimento, il danno è grande, in quanto a quello alla barca, bisogna assommare pure quello per il mancato guadagno.

 

Polemiche anche a causa dell’acqua alta, perché le zone portuali, cioè le banchine, vengono sommerse; idem per le strade di Antenal e Zambrattia. Si continua a costruire dunque senza tenere conto dell’acqua alta, anche nel caso di moli nuovi, come quello di Salvore.

Della “garbinada”, come la libecciata viene chiamata nella zona, ne hanno parlato ieri in Municipio il sindaco di Umago Vili Bassanese e il presidente del Gruppo d’azione locale la la pesca (FLAG) “Pinna Nobilis” Danilo Latin. Ecco che cosa ci ha dichiarato Latin dopo l’incontro: “Come già segnalato diverse volte, nel porto di Salvore la situazione è grave, a causa della mancata costruzione della diga nella sua parte meridionale. Il sindaco Bassanese ha proposto di convocare già la prossima settimana una riunione con l’Autorità portuale di Umago – Cittanova. Il progetto della diga è stato bloccato dai conservatori di Pola, perché sulla linea dov’era prevista la sua costruzione, ci sono i resti di un molo romano. Tuttavia, c’è modo di aggirare quest’ostacolo, costruendo una diga frangiflutti nelle immediate vicinanze del sito archeologico. Il porto ora ha due moli, uno lungo la diga a nord e quello interno, costruito con i fondi dell’Unione europea, ma essendo privo di protezione nella sua parte meridionale, è soggetto al libeccio. Inoltre scarseggiano i posti barca, per cui molte barche sono ormeggiate nel mezzo del porto, dove sono esposte ai venti di varie direzioni.

Uno dei tronchi è stato legato per prevenire ulteriori danni

La barca andata a fondo, che si trovava ormeggiata nel mezzo del porto, è quella dei fratelli Kocijančić, che soltanto qualche settimana ne avevano perso un’altra, andata a fuoco al largo di Salvore. Ho già chiesto alle istituzioni di considerare quest’emergenza, perché i due pescatori vanno aiutati: ne va di mezzo la loro esistenza. Speriamo che dall’incontro della prossima settimana con l’Autorità portuale di Umago – Cittanova scaturisca qualcosa di concreto, per far dormire ai pescatori sonni più tranquilli”.

Purtroppo anche in questo caso, il libeccio ha causato danni un po’ dovunque, portando a riva tronchi pesanti anche una tonnellata. Uno di questi si è incagliato nel porticciolo di Pozioi, costringendo i pescatori a fare il bagno per legarlo, in modo che non possa danneggiare le barche.

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