
Qualche casa affacciata sul mare, un porticciolo con un molo, alla cui estremità svetta un faro per indicare l’accesso alla baia. Questa, a colpo d’occhio, è la prima immagine di Salvore, la cartolina di un borgo di pescatori, dove il tempo sembra essersi fermato. In realtà la cittadina è una località turistica molto apprezzata e in voga tra i vacanzieri, che la scelgono per il suo mare cristallino, le spiagge rocciose, la natura ancora incontaminata e i molti campeggi nelle vicinanze.
Salvore però non è solo questo, è molto di più; alle sue spalle ha una cultura ricca e articolata che la locale Comunità degli Italiani cerca di preservare e tramandare alle future generazioni. In questo contesto è nata la manifestazione denominata “Notti salvorine”, il cui primo appuntamento ha avuto luogo a giugno sotto il nome di “San Piero”, il secondo a luglio, mentre il terzo si è svolto nel fine settimana appena trascorso. L’evento è stato organizzato dal sodalizio salvorino in collaborazione con l’Ufficio per i diritti umani e i diritti delle minoranze nazionali per il tramite dell’Unione Italiana, in collaborazione con la Città di Umago, l’Ente Festum e l’Ente turistico umaghese.
Inizialmente l’avvenimento era previsto per il weekend successivo a Ferragosto, ma a causa delle previsioni meteorologiche avverse è stato posticipato di una settimana e di conseguenza non tutti i gruppi in programma hanno potuto partecipare. Nonostante questo imprevisto, nel corso della settimana si sono svolte diverse attività, a iniziare dal torneo di bocce, organizzato dall’instancabile Silvano Pelizzon, membro fedele della CI. Durante la competizione sportiva si sono sfidate una dozzina di squadre, con all’incirca 40 partecipanti, tra fase eliminatoria, semifinali e finali, riscuotendo anche un solido seguito di pubblico. Alla fine ad avere la meglio è stato il team del Club bocciofilo “Monterol”.

Foto: NICOLE MIŠON
Non solo una sagra di paese
Venerdì è stata la volta della sagra vera e propria, aperta, nelle ore serali, dai fisarmonicisti guidati dal Maestro David Beletić. Il dirigente, presso la Comunità degli Italiani di Salvore, guida un nutrito gruppo di aspiranti musicisti, sia grandi, sia piccoli. Per l’occasione si sono esibiti con le loro fisarmoniche diatoniche Leo Brlobaš e Leo Laganis, corsisti del sodalizio, mentre sono intervenuti, in veste di ospiti, Teo Tončić, Isabel Versa e Tony Korić, guidati sempre dal Maestro Beletić.
Le “Notti salvorine” sono alla loro prima edizione e vogliono rappresentare una riproposta di quelle che erano le feste tradizionali del posto, spesso dedicate ai Santi, che la Comunità degli Italiani ha voluto raggruppare sotto un unico nome. “Si tratta di un’idea che prende sempre più piede, come lo conferma l’affluenza del pubblico. La particolarità è che, oltre a essere una sagra paesana che non si svolgeva già da molti anni, si è pensato d’introdurre anche dei punti che includessero le attività della nostra e delle altre Comunità – ci spiega la presidente della CI, Miriam Ossich –. Quest’anno abbiamo avuto diversi ospiti e la prossima estate abbiamo intenzione di ingrandire ulteriormente la manifestazione, dedicando una parte della serata alla partecipazione dei vari sodalizi. Per il prossimo anno lo spunto è quello di organizzare una rassegna folcloristica”. L’estate è la stagione delle feste di paese, ma non sempre si pensa che dietro a queste manifestazioni lavorino molte persone, che spesso rinunciano ai momenti liberi o alle vacanze per dare il proprio contributo al loro successo. “Bisogna ricordare che per organizzare questi eventi durante la stagione estiva è di fondamentale importanza il contributo di tutti gli attivisti, che vanno ringraziati, assieme alla Giunta esecutiva della CI, perché senza di loro tutto ciò non sarebbe possibile – ci tiene a precisare la presidente del sodalizio –. Assieme a loro bisogna dire grazie anche ai nostri finanziatori e alla Plava Laguna, che ci permette di utilizzare il campeggio per la sfilata di Carnevale”.

Foto: NICOLE MIŠON
Il Carnevale estivo
Il sabato è stato dedicato alla festa per antonomasia, quella che fa tornare tutti un po’ bambini, dove si dimenticano le regole e ci si lascia andare: il Carnevale estivo. Una parentesi che ha portato freschezza e coinvolgimento, nonché curiosità, soprattutto da parte dei più piccoli, attratti dai molteplici colori e dai molti costumi, alcuni dei quali visti per la prima volta. Il gruppo carnevalesco ha allietato una calda serata estiva, grazie ai tanti attivisti della CI di Salvore e al loro fedele asinello, costruito con maestria, regalando scherzi, marachelle e tanta vivacità a tutti, senza risparmiare nessuno.
Sara Petretić, attivista e membro della Giunta esecutiva della CI, ci racconta qualcosa a riguardo del Carnevale estivo, che si è rivelato un vero successo. “Quest’anno abbiamo fatto un giro per la pineta del campeggio Plava Laguna di Bassania, come si faceva in passato e poi ci siamo spostati nel porto di Salvore per tenere alto il morale dei compaesani e dei turisti”. Quello che ha spiccato maggiormente di questa sfilata sono stati i colori, di tutte le tonalità, che hanno portato allegria lungo la spiaggia, destando l’interesse dei molti ospiti intenti a godersi il sole e il mare. Infatti, non capita tutti i giorni di starsene sdraiati sulla spiaggia e sentire tutto d’un tratto un vociare allegro, accompagnato da musica festosa e da un corteo di maschere pronte a scatenarsi e coinvolgere il pubblico in un Carnevale a due passi dal mare. “Ci siamo vestiti con maschere variopinte; abbiamo riproposto qualche costume tradizionale, assieme ad altri realizzati negli anni scorsi, come quelli degli arabi o dei pirati, dove a farla da padrona sono stati appunto i colori – precisa l’organizzatrice –. L’idea era quella di regalare ulteriore vivacità alla fine dell’estate”.
Oltre alla sfilata e ai fisarmonicisti nelle due serate a Salvore i presenti hanno potuto godersi della buona musica grazie alle note della “Bura band”, che ha fatto ballare il pubblico fino a notte fonda.

Foto: NICOLE MIŠON
Nell’ambito delle “Notti salvorine” era prevista anche la Vogalonga, giunta alla sua quarta edizione, che però è stata posticipata al 1.mo settembre, in quanto durante il fine settimana moltissimi interessati non avrebbero potuto parteciparvi. “Per motivi organizzativi abbiamo dovuto spostare la manifestazione, perciò la Vogalonda si svolgerà il prossimo weekend. Trattandosi di un appuntamento ricreativo che sta prendendo sempre più piede, abbiamo voluto dare la possibilità a tutti di prendervi parte. In questo contesto si svolgerà anche una gara con la batana salvorina a cui possono partecipare tutti gli appassionati che vogliono mettere alla prova le proprie abilità di rematori”, ha precisato la presidente del sodalizio Miriam Ossich.

Foto: NICOLE MIŠON
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