
La sesta edizione della rassegna corale “Note d’autunno”, organizzata dalla Comunità degli Italiani di Visinada, ha regalato al pubblico una serata d’intensa emozione e profondo senso d’appartenenza culturale. L’evento, svoltosi presso la Casa di cultura di Visinada e presentato da Lidija Legović, ha visto la presenza del sindaco di Visinada Marko Fernac, che ha espresso il suo apprezzamento per la qualità delle esibizioni corali e ha ringraziato il sodalizio per il suo continuo impegno nella promozione culturale. Presenti pure diversi presidenti e vicepresidenti delle CI del territorio, nonché vari consiglieri della Giunta comunale. Sono stati portati anche i saluti ufficiali del presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul e del presidente della Giunta esecutiva dell’UI Marin Corva, che, sebbene non presenti, hanno voluto manifestare il loro sostegno all’iniziativa.
Primo in scena il coro misto “Armonia” della CI di Visinada che, diretto della giovane Maria Baldini, ha proposto l’esecuzione di “M’apparì tutta fulgente”, che ha permesso al coro di esprimere al meglio le sfumature emotive del brano con l’armonizzazione curata da Luigi Donorà. Il programma è poi proseguito con “Marinaresca”, una vivace canzone triestina che ha riportato alla memoria le melodie tipiche del repertorio popolare. L’ultimo brano, “Siyahamba”, canto popolare sudafricano, ha offerto una nota di riflessione e speranza, in quanto conosciuto per il suo potente messaggio pacifista.
È seguita l’esibizione del coro misto della CI “Fulvio Tomizza” di Umago che, sotto la guida del Maestro Walter Lo Nigro, ha proposto “El pescador”, in un’interpretazione caratterizzata da sensibilità espressiva, capace di trasmettere al pubblico le immagini del mare e le fatiche quotidiane di chi lavora sulla costa. “Se passi per de qua” ha invece offerto un tocco di familiarità e nostalgia con le sue sonorità tipiche della tradizione veneta. Il coro umaghese ha concluso la sua esibizione con “San Matio”, un altro capolavoro noto per la sua capacità di cogliere l’essenza della vita rurale e montanara. La direzione del Maestro Lo Nigro ha valorizzato sia i passaggi più potenti che quelli più intimi, permettendo alle voci d’intrecciarsi in un’armonizzazione che rispecchiava la profondità e la semplicità delle composizioni.
Il gruppo vocale “Cittanova Vocalensemble” della CI di Cittanova, diretto da Maestro Petar Matišević, ha invece offerto al pubblico un emozionante repertorio che ha esaltato la bellezza del canto corale femminile e la capacità di spaziare tra diversi generi musicali. L’esibizione è iniziata con la canzone popolare “A mezzanotte in punto”, per proseguire con “Le colline sono in fiore”, rievocando gli anni ‘60 dello scorso secolo con la sua melodia malinconica e poetica. In conclusione, “Con te partirò”, brano reso famoso da Andrea Bocelli, ha emozionato il pubblico grazie a un’esecuzione che ha combinato potenza e grazia, portando le voci delle coriste a toccare le vette più alte dell’intensità emotiva. Il Maestro Matišević ha saputo dirigere il gruppo con maestria, dosando con cura i momenti di dolcezza e quelli più drammatici, in un’armonizzazione raffinata delle voci e conferendogli una freschezza interpretativa.
È stata poi la volta del coro misto “San Martino” della CI “Giovanni Palma” di Torre diretto della Maestra Lolita Njegovan, che continua a essere l’anima del coro fin dalla sua fondazione. L’esecuzione è iniziata con “Quando la sera”, un brano del rinascimentale Filippo Azzaiolo, che ha permesso al coro di mostrare la propria versatilità nell’affrontare pezzi di epoche diverse. A seguire, il coro ha proposto “Mosaico” di Nello Milotti, mettendo in risalto la propria capacità di affrontare pezzi più contemporanei. In conclusione “Me son innamora’”, un brano dal sapore popolare scritto da Marjan Maraškin, ha portato una nota di allegria e spontaneità. La varietà del suo repertorio ha offerto uno spaccato della storia e dell’evoluzione della musica corale, testimoniando la volontà del coro di mantenere viva la tradizione musicale, pur rimanendo aperto a nuove influenze.
Il gruppo vocale “Nigrignanum” della CI di Santa Domenica ha invece regalato un momento di spensieratezza e divertimento. Diretto dalla Maestra Diana Bernobić Sirotić alla chitarra, il gruppo ha proposto “Molige el fil che svoli”, che ha subito messo in evidenza l’approccio informale e giocoso del gruppo. “Me compare Giacometo”, ha mantenuto viva l’atmosfera leggera e scherzosa, mentre “Chiesetta Alpina”, ha portato una nota di dolcezza e nostalgia. L’esecuzione è stata caratterizzata da un ritmo vivace e un’interpretazione che ha saputo esaltare la semplicità e la genuinità del canto popolare.

Foto: CI VISINADA
Gli ospiti sloveni
È stata poi la volta degli ospiti, il coro a voci miste “Lojze Bratuž” di Gorizia che ha incantato il pubblico con un’esibizione che ha unito la bellezza della musica corale alla celebrazione della cultura e della tradizione slovena. La sua esibizione a Visinada, organizzata con il supporto di Anna Prinz, ex ambasciatrice tedesca che ha scelto di stabilirsi nella località, ha rappresentato un momento significativo d’incontro culturale e di condivisione. Durante il concerto, i rappresentanti locali hanno espresso gratitudine alla Prinz per il suo contributo, trasformando un legame personale in un’opportunità per arricchire la vita culturale di Visinada. Fondato nel 1951, il coro “Lojze Bratuž” porta il nome del musicista sloveno che, durante il periodo fascista, sacrificò la propria vita per difendere la cultura e la lingua slovena. Oggi, la corale prosegue la sua missione con la stessa passione e dedizione, rappresentando un punto di riferimento per la comunità slovena del Goriziano e non solo. Composto da coristi volontari, oggi è diretto dal Maestro Igor Hodak. Alla serata la corale ha proposto “Le tre sorelle” che, con armonizzazione di Andrej Makor, attinge al folklore sloveno. È seguito il brano “Moja mati kuha kafe”, canto tradizionale sloveno che ha sottolineato il legame profondo del coro con le proprie radici culturali. L’interpretazione di “Kantaj Nineta”, armonizzata da Aldo Kumar, ha mescolato invece tradizione e innovazione in un’esecuzione intensa e raffinata. La direzione di Igor Hodak ha messo in luce le qualità artistiche del gruppo, guidando i coristi in un’esibizione che ha saputo unire tecnica e sentimento.

Foto: CI VISINADA
Ringraziamenti
Alla consegna dei ringraziamenti di partecipazione, la presidente della CI visinadese, Neda Šainčić Pilato, ha espresso un sentito ringraziamento a tutti i partecipanti per il loro impegno e la loro passione. Le sue parole hanno sottolineato il valore della musica come mezzo per mantenere vive le radici culturali e rafforzare i legami comunitari.
“Ringrazio di cuore l’Unione Italiana, l’Università popolare di Trieste, lo Stato italiano, il nostro Comune e il governo della Repubblica di Croazia per il loro sostegno, rappresentato anche qui oggi dalle autorità presenti. La vostra collaborazione è fondamentale per la riuscita di eventi come questo, che rafforzano i legami culturali e le amicizie che attraversano i confini”, ha rilevato la presidente del sodalizio. La serata si è conclusa con l’esibizione congiunta di tutti i cori, che diretti dalla Maestra Lolita Njegovan, hanno eseguito il celebre “Va, pensiero” di Giuseppe Verdi. “Note d’Autunno” si è confermato un evento che ogni anno rinnova il suo impegno nel custodire e promuovere il patrimonio culturale italiano.

Foto: CI VISINADA

Foto: CI VISINADA

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