«Le ali della storia» in mostra

Nel Museo Lapidarium esposti i risultati della ricerca effettuata da un gruppo di studenti della SMS «Vladimir Gortan» di Buie nell’ambito del progetto «Wings of History» sugli incidenti o atterraggi forzati di aerei da guerra nell’Istria nord-occidentale durante la Seconda guerra mondiale

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«Le ali della storia» in mostra

“Le ali della storia. Battaglie aeree sull’Istria 1941-1945. Il Buiese – destini umani” è il titolo della ricerca i cui risultati sono stati esposti presso il Museo Lapidarium di Cittanova. Un argomento ben pensato, che finora non è stato sufficientemente studiato e che tratta i casi di incidenti o atterraggi forzati di aerei da guerra nell’area dell’Istria nord-occidentale durante la Seconda guerra mondiale. Gli aerei abbattuti fanno parte della storiografia militare, rappresentano un segmento significativo del patrimonio materiale e possono essere trovati in quasi tutte le parti della Croazia. Meno noto, tuttavia, è l’intreccio dei destini umani preservato dalla tradizione orale e dalle dichiarazioni raccolte nel corso degli anni dai testimoni. Sono proprio queste storie finora non raccontate che vengono tradotte in registrazioni visive alla mostra, dichiarazioni fatte da testimoni di Umago, Buie, Buroli, Cittanova, Gimino, Portole, Momiano e altre località del Buiese. Testimonianze che parlano non soltanto del destino dei membri degli equipaggi degli aerei abbattuti, dei principi morali e dell’umanità, ma anche dello smantellamento dei relitti dopo lo schianto degli aerei, le cui parti furono utilizzate dalla popolazione locale per vari scopi secondari.

Vari oggetti militari

Il caccia Masserschmitt Bf-109
Come si apprende dall’esposizione, il caccia leggero Masserschmitt Bf-109 fu uno dei più attivi caccia tedeschi. Era alimentato da un motore Daimler – Benz e aveva un’autonomia di volo di appena 90 minuti. Non ebbe concorrenza o rivali fino alla creazione del caccia inglese Spitfire. Anna Isa di Cittanova si ricorda di due Masserschmitt: uno trainava una grande striscia con la scritta “Amnistia”, mentre l’altro aveva il compito di proteggerlo durante l’ultima offensiva tedesca in Istria. Entrambi gli aerei furono abbattuti da caccia inglesi. Uno dei due cadde nei pressi dell’ex fabbrica di tessili a Cittanova. Gli abitanti usarono diverse parti dell’aereo per creare utensili di uso quotidiano. Suo padre fu uno dei più abili nella creazione degli utensili. La signora Anna Isa ricorda altri aerei che precipitarono in mare, uno tra questi fu un biplano che cadde vicino ad Antenal, alla foce del fiume Quieto.

La mappa delle battaglie aeree sull’Istria nel periodo 1941-1945

Il Betty Anne… un dono dal cielo
Il relitto del bombardiere Betty Anne, precipitato invece vicino a Stridone, fu come un dono dal cielo per la popolazione della zona, una delle più povere dell’allora Buiese. Pezzi e vari materiali del relitto “salvarono” molti tetti, chiusero finestre, stalle, pollai, costruirono fienili, sostituirono nelle cucine le vecchie ceramiche con nuove pentole di metallo, aggiunsero nelle case coperchi, cucchiai e forchette, pettini e specchi. I materiali in seguito diventarono un vero affare, dei beni di scambio, consentendo ad alcuni residenti della zona pure d’installare la corrente elettrica in casa. Dalla mostra emerge che Angelo Sorgo, nato nel marzo del 1917 nei pressi di Stridone, fu il fabbro più abile del posto, creando pure i migliori pettini di metallo reperibili al tempo, vendendone di contrabbando, con l’aiuto dell’allora parroco di Montona, più di 500 pezzi fuori dalla zona B. Alcune porte, finestre, pentole, padelle e tanti altri prodotti ricavati dal Betty Ann, furono donati dal signor Angelo alla collezione del Gallerion, galleria con mostra permanente dedicata alla storia della Marina e delle battaglie navali. La parte espositiva difatti è dedicata all’Imperial Regia Marina austro-ungarica, in costante crescita, ed è la seconda collezione per grandezza al mondo dopo la raccolta del Museo di Storia militare a Vienna.

Angelo Sorgo e a sinistra i suoi pettini creati con i resti del bombardiere Betty Anne

Queste e altre storie che si cerca di salvare dall’oblio, inerenti i caccia alleati sul territorio dell’Istria, in particolare nel Buiese, che risalgono a circa settant’anni orsono, sono testimonianze di Mario Makovac, Romano Makovac, Antonio Šorgo, Angelo Sorgo, Mario Vizentin, Anna Isa, Francesco Forlati, Ivan Škopac, Albino Sain, Marija Kraljević, Claudio Ugussi, Marija Ziherl, Maria e Michele Fabris, che all’epoca erano solamente dei bambini. La mostra riporta inoltre fonti storiche archivistiche e vari materiali, quali documenti autentici e oggetti militari, tipologie e modelli di bombardieri e vari manufatti in alluminio realizzati dalla popolazione del territorio di Buie.

Alcuni degli aerei precipitati in Istria

Progetto di ricerca
Quest’interessante raccolta è stata realizzata nell’ambito del progetto di ricerca “Wings of History” (Le ali della storia) da un gruppo di studenti della Scuola media superiore “Vladimir Gortan” di Buie (Alex Zubin, Alison Ivančić, Laura Kostelac, Isabel Wertheim Alić, Mia Kovačević, Ilijana Krezić, Damjan Jagunec Semeši, Sarah Lisičar, Neira Miskić, Gaia Bogolin e Mia Radešić) guidati dalla professoressa Dolores Mihelić-Malbašić e con la preziosa collaborazione e assistenza professionale di Sergio Gobbo, proprietario del Gallerion.

L’esposizione a ingresso libero è visitabile fino al 28 febbraio prossimo, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 15 e il sabato dalle ore 16 alle 19. La mostra è stata realizzata con i fondi del Ministero della Cultura e dei Media, del Ministero del Turismo, nonchè della Città e dell’Ente turistico di Cittanova. Durante la visita al Museo Lapidarium si deve indossare la maschera protettiva, mantenere la distanza e utilizzare il disinfettante per le mani che si trova all’ingresso e negli spazi interni. Per ulteriori informazioni si può contattare il museo all’e-mail [email protected], al numero di telefono 052 726 582 o di cellulare 091 6202 889 e 091 6202 887.

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