«La mula de Parenzo»: oltre mille visitatori

Centro per la salvaguardia della ricca tradizione locale

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«La mula de Parenzo»: oltre mille visitatori

Il Centro per i visitatori “La mula de Parenzo”, che si rifà alla nota canzone della tradizione popolare, situato in piazza Libertà, meglio nota tra i parentini come “Fora le porte”, è tra i più indovinati progetti municipali.

Le pareti del Centro, che si presenta sotto forma di bottega, sono coperte da pannelli informativi con vecchie immagini di Parenzo, reti da pesca, corde, bottiglie, damigiane, baccalà e altro.

In sintesi, si presenta la Parenzo dell’epoca in cui pare sia nato il motivo, all’incirca intorno alla metà del XIX secolo e le repliche di tutto ciò che la “mula”, stando alla canzone, vendeva nella sua bottega. Il Centro è stato ristrutturato e attrezzato con i fondi europei. Inaugurato nel novembre dell’anno scorso, finora è stato visitato da più di mille persone, tra turisti, residenti, scolaresche e bambini dell’asilo.

Il Centro per i visitatori.
Foto: www.porec.hr

“Mancano ancora molte cose, ma l’idea del Centro è stata indovinata per presentare Parenzo, la sua storia e la sua cultura – afferma lo storico Ivan Hrastovčak, che lo gestisce –. Il Centro ha suscitato grande curiosità soprattutto nel primo mese d’attività. Particolarmente gradita la melodia della canzone, interpretata da Lidija Percan, che accoglie i visitatori, sia dai residenti, che da tutti gli altri, che così hanno modo d’imparare qualcosa della storia e della cultura locale. Il Centro è stato bene accolto per i suoi contenuti, ma anche perché rappresenta un bene materiale permanente basato sul valore immateriale costituito dalla canzone ‘La mula de Parenzo’. Le nuove generazioni sono più interessate agli ausili multimediali e interattivi: la vecchia bilancia che ha ricevuto una nuova funzione nella scala dei valori sociali, un pianoforte digitale grazie al quale i visitatori possono imparare a suonare la melodia della canzone e gli occhiali virtuali raffiguranti Parenzo a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Le generazioni di mezzo si godono la canzone, i suoi contenuti, il significato, la sua storia, che coincide con quella della stessa Parenzo. I più anziani, che conoscono il testo della canzone, spesso l’intonano guardando le immagini esposte, raccontano aneddoti vissuti e commentano i mutamenti in corso. Tutti sono molto incuriositi e colpiti dalla vista del passato di Parenzo attraverso gli occhiali virtuali”, conclude Hrastovčak, spiegando come ogni generazione abbia un proprio approccio nell’interpretazione dei contenuti del Centro, mettendoli in relazione con il tema della canzone e il suo significato per la cultura, la gastronomia, la storia e l’economia locali.

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