La «Fulvio Tomizza» conquista Babici

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La «Fulvio Tomizza» conquista Babici

BABICI | Con la nuova commedia rappresentata a Babici, la Filodrammatica della Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza” di Umago ha superato la prova del nove, ovvero il test che spiana la strada alle prossime uscite a Parenzo e a Rovigno.

Giocare in casa è sempre difficile, ma bisogna dire che la commedia brillante in dialetto umaghese, scritta e diretta da Ondina Šimičić, piace e fa divertire. La serata è iniziata con i saluti della presidente della CI di San Lorenzo-Babici Roberta Grassi Bartolić, da un preludio musicale dei “Cantadori” con in testa Antonio Nino Zacchigna, che canta antiche canzoni popolari, e da una poesia che è un omaggio alla parlata locale, dalla penna di Pino Degrassi.
È stata poi la volta della Filodrammatica, con la commedia in tre atti “Duti i mali… no porta mal”. Lo spettacolo ha segnato il ritorno del gruppo di attori sul palcoscenico dopo un periodo di pausa, dovuto alla scomparsa del grande commediografo Giuseppe Rota, detto Pippo. Il pubblico ha premiato con calorosi applausi la bravura degli attori, tra i quali pure Ondina Šimičić, che dirige il gruppo, nonché Pino Degrassi e Bruno Bose, attivi nella Filodrammatica sin dalla sua fondazione. Quindi, Davor Brežnik, nonché le nuove promesse: Serena Telloli Vežnaver, nei panni dell’infermiera, Arduino Puzzer nei panni del dottore, come anche Luciano Busletta, Niki Rabak Vukić e Ivana Lakošeljac. In qualità di aiuto regia troviamo Lorena Manin Paljuh mentre i tecnici di scena sono Ernesto Giraldi e Pino Šverko.
La trama è divertente, ricca di intrecci, equivoci, doppi sensi e colpi di scena capaci di tenere il pubblico con il fiato sospeso fino alla fine dello spettacolo.
​Uno spettacolo certamente non semplice da interpretare, perché oltre alla bravura, richiede pure una dose di spontaneità e di affiatamento. Grazie a questa première, la Filodrammatica della CI di Umago è tornata a risplendere, in quanto uno dei gruppi più significativi e longevi, accanto al coro misto, del sodalizio. Il gruppo vuole mantenere quella vena artistica delle commedie dialettali, che gli avevano recato tanta popolarità in passato, con lavori come “Vita de casa nostra”, “Sposite e te vedarà” e tanti altri spettacoli che hanno lasciato una traccia importante nella storia del teatro della CNI.

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