La difficile convivenza con la fauna selvatica

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La difficile convivenza con la fauna selvatica

UMAGO | Cinghiali, caprioli, lepri e fagiani si stanno ormai abituando alla vita… urbana e alla convivenza con l’uomo. Del resto, costruendo strade e autostrade, nuovi agglomerati urbani e fabbriche, abbiamo interrotto i sentieri abitualmente usati da questi animali. Si sono abituati perfino ai fari delle macchine, all’illuminazione pubblica e ora stanno “studiando” come superare le recinzioni elettriche.
Numerosi incidenti
In altre parole, non è difficile incontrarli per le strade e perfino vicino alle case e non parliamo soltanto di paesi di periferia o dell’Alto Buiese, ma anche della costa. Non si sono abituati, invece, agli incendi estivi, sempre molto pericolosi per la selvaggina, né alla siccità. Cinghiali e caprioli, però, vengono spesso investiti dalle automobili che, nonostante gli avvertimenti, non sempre rispettano i limiti di velocità. Nella zona del Buiese, che non è particolarmente vasta e che comprende tre Comuni e tre Città, gli incidenti stradali provocati dalla selvaggina sono ogni anno dai 110ai 120. Con conseguenti danni che quasi mai nessuno paga, a meno che l’automobile non abbia una copertura assicurativa totale.

Problemi per gli agricoltori

I cinghiali, che non vengono considerati selvaggina autoctona, ma il cui abbattimento è limitato e controllato, stanno però creando problemi all’agricoltura p
erché si nutrono un po’ di tutto, dalle patate alla verdura. Sono dei ghiottoni, che nei nostri campi trovano cibo in abbondanza e nessun predatore naturale. Le società venatorie sono a conoscenza del problema, ma non ci possono fare nulla. Anzi, in questo periodo cercano di non fare mancare nulla alla selvaggina, portando acqua negli abbeveratoi della zona che sono circa 190.

Gli «integratori alimentari»

Questi animali selvatici si muovono rapidamente e negli ultimi anni il loro numero è aumentato notevolmente. Quasi sempre arrivano da altrie zone, ricche di boschi e foreste. Il cinghiale è uno degli animali selvatici più comuni nei nostri boschi e incontrarlo ormai non è più un fenomeno raro. È un animale molto forte e robusto. Gli adulti misurano fino a 180 cm di lunghezza per un quintale di peso. Diventano pericolosi soprattutto in alcune circostanze. Pur nutrendosi principalmente di ghiande, non disdegnano la frutta, bacche, tuberi, radici e funghi. A volte integrano l’alimentazione con insetti, invertebrati, uova e talvolta carcasse di animali morti.

L’attraversamento delle strade

Le storie che accompagnano le esperienze di cacciatori, degli agricoltori e degli automobilisti, spesso hanno dell’incredibile: cinghiali con l’intera famiglia al seguito che aspettano pazientemente che passi una colonna di automobili prima di attraversare una strada. Oppure caprioli che saltano sulle automobili in piena velocità, con balzi incredibili. Ma in caso di un incidente, l’automobilista ci rimette quasi sempre una somma non indifferente di denaro, perché il danno provocato può essere veramente ingente.

Le sagome scomparse

Come se non bastasse, le sagome di animali selvatici messe ai bordi della strada dalla società venatoria locale per richiamare l’attenzione degli automobilisti sul pericolo degli attraversamenti improvvisi sono sparite. Perché? Molto probabilmente perché gli automobilisti, vedendo la sagoma di un capriolo finto sul ciglio della strada, frenavano bruscamente, pensando fosse vero. Ma è proprio questa la loro funzione, ossia di tenere alta l’attenzione dei guidatori. Fatto sta che le sagome sono sparite. Come, non si sa. (fs)

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