La cogestione del territorio grazie all’elezione diretta del vicesindaco CNI

Comunicato della Comunità degli Italiani «Pino Budicin» di Rovigno

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La cogestione del territorio grazie  all’elezione diretta del vicesindaco CNI
Foto Roberta Ugrin

La Comunità degli Italiani ”Pino Budicin” di Rovigno desidera informare tutti i connazionali rovignesi, i soci e i simpatizzanti, nonché tutte le persone di buona volontà residenti nella nostra Città, delle azioni intraprese nell’ultimo periodo atte a rafforzare la posizione e il prestigio della nostra Comunità. Considerato che la Legge costituzionale della Repubblica di Croazia sui diritti delle minoranze nazionali e la Legge sull’autonomia locale e regionale garantiscono agli appartenenti alle minoranze nazionali il diritto alla rappresentanza qualificata negli organismi rappresentativi delle unità dell’autogoverno locale (cittadino) e territoriale (regionale), la CI di Rovigno ha intrapreso le azioni necessarie affinché ciò sia effettivamente reso possibile anche agli appartenenti alla Comunità nazionale italiana autoctona (CNI) della Città di Rovigno mediante il diritto ad eleggere il proprio vicesindaco nel potere esecutivo della Città.

Forti delle richieste da parte dei rovignesi e dopo una lunga serie di consultazioni e dibattiti, nel mese di luglio dell’anno scorso la CI ha avviato l’iter per emendare lo Statuto della nostra città (a modello delle altre Città dell’Istria a Statuto bilingue) perseguendo l’obiettivo di votare noi rovignesi italiani il nostro vicesindaco quale figura autonoma e indipendente e non più unito in coppia al rappresentante di un partito (come di fatto succedeva fino ad ora).

Il 27 marzo u.s. il Consiglio municipale della Città di Rovigno ha votato a favore della proposta dalla CI emendando lo Statuto negli articoli 62 e 72. Con l’emendamento all’articolo 72 ci viene garantito il voto diretto del vicesindaco in quota CNI che sarà ora pienamente legittimato dal nostro voto, mentre prima in realtà si votava il sindaco e la figura del vicesindaco era praticamente una figura nell’ombra.

In base alle nuove modifiche allo Statuto, il vicesindaco in quota CNI si occuperà delle problematiche della Comunità Nazionale Italiana intesa quale parte imprescindibile del territorio. Il suo compito sarà quello di operazionalizzare tutta una serie di articoli dello statuto cittadino che trattano la materia riguardante la CNI.

Tale impegno avrà come risultato la costante cogestione del territorio di cui siamo storicamente parte integrante. Il vicesindaco in quota CNI avrà, come è ovvio che sia, tutto il supporto e la sinergia dell’operato da parte della Comunità degli Italiani ”Pino Budicin”. L’articolo 62 dello statuto cittadino stabilisce che la Commissione per la nazionalità italiana autoctona, con la quale il vicesindaco sarà in stretta sinergia, ha il diritto di porre il veto sospensivo su tutte le questioni che sono di interesse della CNI. Questo articolo ci garantisce de jure la cogestione del territorio. L’articolo 60 dello Statuto della Città di Rovigno garantisce agli appartenenti alla Comunità nazionale italiana la rappresentanza nel Consiglio municipale con almeno 4 membri. Si desidera qui informare che il Consiglio della nostra Comunità ha deciso di proporre i suoi rappresentanti qualificati nelle persone di Ines Venier, Monica Marich, Tea Batel e Željan Soldatić.

Si ricorda che il Consiglio cittadino è composto da 15 consiglieri di cui quattro (4), per Statuto, devono essere italiani. Considerato questo fatto, e visto che tutte le decisioni vengono prese in sede consigliare, il ruolo della CI di Rovigno ha una responsabilità e un peso non indifferente nella cogestione generale della Città. La Comunità degli Italiani ne è pienamente cosciente ed opererà in sintonia con i propri rappresentanti qualificati e con la DDI, sempre che quest’ultima non devii dai postulati essenziali definiti nell’accordo elettorale stipulato tra la CI ”Pino Budicin” e la DDI sezione di Rovigno.

La CI ”Pino Budicin”, nell’espletare la propria funzione di tutela della CNI intesa in senso lato, deve assicurarsi di avere con le forze politiche una forte sinergia e comunione d’intenti. Visto che negli ultimi trent’anni la Dieta democratica istriana (che nel suo DNA ha le tre caprette nelle componenti croata, italiana e slovena), ha difeso con forza l’essenza istriana e che nell’esercitare il potere a livello regionale, cittadino e comunale ha inserito nei propri statuti tutta una serie di articoli applicandoli a tutela della CNI, la CI ”Pino Budicin” ha deciso di appoggiare la candidatura dei nostri rappresentanti qualificati di cui sopra inserendoli nella lista elettorale della DDI. Riteniamo necessario ribadire che nell’ultimo periodo ci sono state incomprensioni, forti diatribe e problemi, legati sia alla cogestione del territorio sia agli interessi specifici della CNI, che si imputano direttamente alla dirigenza cittadina, piuttosto che alla DDI. Tutti gli argomenti di discussione sono stati dibattuti nelle molteplici riunioni dell’ultimo periodo in un confronto aperto e spesso acceso ma costruttivo, che grazie alla volontà reciproca ha portato ad una convergenza d’intenti atta a migliorare e rafforzare la posizione della CI ” Pino Budicin” di Rovigno come pure al suo coinvolgimento diretto a livello cittadino.

Ribadiamo che la nostra Comunità è aperta a tutte le forze politiche che rivolgono in maniera decisa la loro azione alla salvaguardia della nostra comunità nazionale italiana autoctona e alla cogestione del territorio nel rispetto delle sue peculiarità storiche e culturali. I nostri rappresentanti qualificati, che entreranno a far parte del futuro Consiglio municipale, sapranno valutare tutte le proposte e le iniziative sostenendo le azioni a favore della CNI e della tutela del territorio di appartenenza indifferentemente da quale forza politica queste arrivino.

La presidenza della CI “Pino Budicin” di Rovigno

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