La CI di Levade-Gradigne verso una sede funzionale

Incontro del presidente della GE dell’Unione Italiana con i vertici comunitari e il sindaco Leo Bazjak per definire l’importante progetto

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La CI di Levade-Gradigne verso una sede funzionale
L’incontro tra le parti interessate. Foto: GENTILMENTE FORNITA DA MARIN CORVA

Un progetto che sta iniziando a prendere forma quello della nuova sede della Comunità degli Italiani di Levade-Gradigne, nel comprensorio del Comune di Portole. “Al momento ci troviamo relegati in uno spazio di 30 metri quadri – spiega la presidente del sodalizio, Irina Štokovac –, ed è un peccato visto che siamo l’unica associazione della zona che propone manifestazioni ed eventi culturali. Il Comune di Portole ci mette a disposizione la sua sala, ma non è la stessa cosa. Grazie alla futura sede avremo finalmente gli spazi necessari per tutte le nostre attività che coinvolgono grandi e piccoli, quindi non vediamo l’ora che inizino i lavori”.

L’Unione Italiana ha acquistato i lotti sui quali sorgerà il nuovo edificio e sono stati pure assicurati i fondi finanziari necessari all’investimento, mentre giovedì c’è stato un incontro tra l’Esecutivo della CI, il presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva, il sindaco del Comune di Portole, Leo Bazjak e l’architetto Denis Bolonović, della “Koning Projekt”, che si occuperà della realizzazione dell’opera. “Non esiste ancora un vero progetto – ha chiarito Irina Štokovac –. L’appuntamento è stato un’occasione per spiegare quali siano le nostre esigenze, di quali spazi abbiamo bisogno per le nostre attività, affinché l’architetto possa procedere con i disegni”.
Grande soddisfazione per il traguardo raggiunto anche da parte del sindaco Leo Bazjak, che conferma il profondo legame che intercorre tra il locale sodalizio e il territorio. “Si tratta di un investimento significativo; per Portole, la Comunità degli Italiani di Levade-Gradigne rappresenta una realtà importante anche per i tanti progetti e il grande lavoro che svolge. Un nuovo edificio darà ai suoi soci una marcia in più per proporre ulteriori attività ed essere ancora più presenti per molto tempo”.
Un investimento di grande interesse per l’Unione Italiana, che dimostra il suo supporto nel garantire spazi adeguati ai connazionali. “C’è stato un primo incontro di tutte le parti in causa, non esiste ancora una stima esatta dei costi – ha precisato Corva –. Ora si parte con l’elaborazione del progetto di massima, per garantire la realizzazione di una Comunità funzionale, con vani strettamente necessari. L’UI ha già a disposizione 400mila euro per i costi della documentazione progettuale e dei primi lavori, poi verranno garantiti i fondi per ulteriori spese”. La costruzione dell’edificio del sodalizio si inserisce in una lunga serie di interventi di questo tipo: “È il mio ultimo grande progetto – ha precisato il presidente della Giunta esecutiva dell’UI –. Assieme all’ultimazione delle sedi delle CI di Salvore e di Kutina, abbiamo garantito a tutti i nostri sodalizi degli edifici funzionali e accoglienti”.

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