La Buie di una volta sulle cartoline d’epoca

L’Ente turistico cittadino ha promosso l’iniziativa di sistemare nel centro storico delle mega-riproduzioni di vecchie immagini che presentano il sito nei primi anni del 900

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La Buie di una volta sulle cartoline d’epoca

Il desiderio di conoscere le proprie radici e il proprio passato, non soltanto attraverso la storia dei propri avi, ma pure tramite quella della località dove abbiamo trascorso l’infanzia e che forse abbiamo dovuto abbandonare, è sempre vivo in ciascun essere umano.

Cooperative operaie di Trieste Istria e Friuli nel 1918

Così a Buie, l’Ente turistico ha ben pensato di ricordare e far conoscere meglio la Buie di un tempo, che adesso non rivive più solamente nei racconti dei nonni, negli archivi e nei musei, oppure nelle foto d’epoca, ma pure sui muri delle case della cittadina. Difatti, è da poco che, passeggiando per le vie del centro storico, si possono ammirare le riproduzioni di cartoline antiche, della grandezza di 100×70 centimetri, rappresentanti la visuale nei primi anni del secolo scorso osservata dal punto nel quale sono state posizionate oggi.

La Casa del cooperatore nel 1952

Sull’edificio che ospita la Pro loco ne sono installate due, una rappresentante Contrada Lama nel 1907 e l’altra l’Ufficio della posta e il centro città nel 1933. Sempre in centro ne sono posizionate altre due: una sulla facciata dell’Ufficio postale, raffigurante la Casa del cooperatore nel 1952, oggi Università popolare aperta e l’altra, del 1939, con veduta sulla via principale che porta in piazza Le porte.

Valter Bassanese

La più antica è del 1894, posizionata sempre in centro, verso il palazzo municipale, che raffigura l’antico mercato dell’uva.

La Casa del cooperatore, oggi sede dell’Upa

In via Garibaldi, un tempo San Giacomo, si trova ancora in buone condizioni l’edificio che nel primo 900 ospitava le Cooperative operaie di Trieste Istria e Friuli. Ed è proprio lì che è stata collocata l’immagine di alcuni operai e della popolazione buiese ritratti di fronte all’edificio nel 1918. Un’altra è situata pure sul colle di Santa Margherita, con il panorama sulla ferrovia a scartamento ridotto della Parenzana, di cui oggi rimane solamente la casa della fermata.

L’accesso in piazza Le porte

Passeggiando per piazza Libertà, già piazza Italia e piazza Le porte, si possono ammirare ben tre immagini: una veduta panoramica della piazza, un’altra raffigurante la “processione di Corposdomine” e la terza che presenta uno scorcio verso il rione Villa. Un’immagine, risalente al 1912, è dedicata pure alla Torre veneta e riprende pure l’immancabile “musso”.

Le cartoline sull’edificio dell’Ente turistico

Oggi denominata Torre di San Martino, è una delle strutture più imponenti che sovrasta la città. Questa fortezza pentagonale fu costruita nel XV secolo dai veneziani come parte del sistema di fortificazione del “Castrum Bulleis”. Fu adibita a torre di difesa fino al XVIII secolo e successivamente fu residenza di una famiglia nobile.

Per le strade di Buie si possono ammirare le riproduzioni delle cartoline di un tempo

Abbandonata nel 1955, il suo degrado fu progressivo. Anche se molte delle torri presenti in zona furono completamente distrutte, la torre di San Martino è stata recuperata e ricostruita e oggi s’innalza orgogliosa sopra la città di Buie. Quest’incredibile monumento storico è stato rinnovato nel 2015 e occasionalmente viene adibito a galleria d’arte.

La torre veneta oggi

La sistemazione nelle vie e piazze cittadine delle riproduzioni di cartoline antiche, come rilevato dal direttore dell’Ente turistico, Valter Bassanese, è un progetto che oggi conta una quindicina di cartoline, ma che durerà nel tempo e verrà ampliato man mano che riaffioreranno immagini inedite.

La torre veneta nel 1912

Quindi, durante le passeggiate per il borgo antico, oggi ci si può imbattere in qualche immagine a sorpresa della Buie di un tempo, dove alle volte si notano delle differenze enormi, mentre in altre sembra che il tempo si sia fermato.

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