
Sei autonomie locali del Polese insieme per offrire assistenza a una fascia oltremodo fragile della società: gli anziani. Ce ne sarebbero, di fasce fragili, di categorie che per vari motivi avrebbero bisogno di maggiore attenzione (e considerazione), ma in questo momento quella degli anziani sembra la più esposta. I figli che ancora lavorano o che non ci sono (magari perché all’estero), le pensioni che per gli importi meriterebbero di venire catalogate quali sostegni sociali (anche a fronte di un’anzianità di servizio di tutto rispetto), bene che vada qualche acciacco, ma nella maggior parte dei casi patologie vere e proprie. Fortunatamente non è così per tutti, ma laddove la situazione fosse più delicata, intervenire è un imperativo sociale.
La Città di Dignano e i Comuni di Barbana, Lisignano, Marzana, Medolino e Sanvincenti sono partner nel progetto d’assistenza a domicilio, unitamente alla Croce rossa.
Il progetto, denominato “Dok je nas, ne rabi da pensaš – Finché ci siamo noi, non ti preoccupare”, è stato presentato ieri a Dignano (la Città è in questo capofila), alla presenza dei sindaci delle realtà amministrative coinvolte, della Regione istriana, della Croce rossa, della Città di Pola.
Le fonti di finanziamento
Come specificato dal sindaco di Dignano, Edi Pastrovicchio, il progetto ha un costo valutato 1.225.000 kune, di cui l’85 p.c. a carico del Fondo sociale europeo, il rimanente 15 p.c. a carico del Fondo sociale della Repubblica di Croazia.
”Le attività progettuali sono pensate per garantire il servizio sociale extraistituzionale in maniera equanime, in modo da prevenire l’aumento del numero dei fruitori di quello istituzionale e snellire le liste d’attesa per le Case dell’anziano; di converso, la misura incentiverebbe l’attività, garantirebbe la permanenza delle persone anziane nelle loro abitazioni, eleverebbe la qualità di vita dei fruitori del servizio e dei loro familiari”, ha detto la vicesindaco di Dignano, Diriana Delcaro Hrelja.
Il progetto è iniziato agli inizi di novembre dell’anno scorso, avrà la durata di 24 mesi, per concludersi il 3 novembre 2023.
Le attività previste
Quali le attività promosse nell’ambito del progetto? Presto detto. Verrà incentivato il passaggio della fornitura del servizio istituzionalizzato alla forma deistituzionalizzata, aumentando di pari passo le competenze degli esperti. Si provvederà a prestare servizio a domicilio a 70 fruitori del Polese, verranno organizzate campagne pubbliche per elevare la consapevolezza dell’importanza della deistituzionalizzazione del servizio, sensibilizzare sui diritti delle fasce fragili con accento sul diritto alla vita in comunità e la preparazione delle persone che sono chiamate a lavorare con gli anziani nella prestazione di servizi sociali extraistituzionali. entrando nel dettaglio, le assistenti a domicilio provvederanno a svolgere le faccende domestiche a casa dell’utente, provvederanno alla sua igiene personale, all’organizzazione dei pasti e si occuperanno di altre esigenze (potranno, ad esempio, accompagnare la persona dal medico, a saldare le bollette, a fare la spesa).
Il servizio a domicilio
Quindi, nel corso della presentazione Jelena Rupčić, della Cr, ha fornito un excursus sulle finalità e attività della Croce rossa, mentre Marija Grgorinić ha parlato più specificatamente del servizio prestato a domicilio a quanti necessitano di tale sostegno. In effetti, quanto è stato messo in essere agli inizi di novembre dello scorso anno, è un servizio di cui un certo numero di fruitori gode già dal 2018. Le assistenti anziani fanno visita a una ventina di fruitori, recandovisi a domicilio ed espletando lavori domestici, facendo la spesa… insomma quai piccoli servizi di cui si è detto. Ma forse quello di cui questa categoria di persone ha maggiormente bisogno è avere qualcuno con cui parlare. E va specificato che tutto ciò per il fruitore è assolutamente gratuito.
Come inserirsi nel progetto? “Abbiamo un’ottima collaborazione con varie strutture sul territorio, per cui i casi ci vengono segnalati. Ma possono richiedere l’assistenza anche i familiari o lo stesso potenziale utente”, dice Marija Grgorinić.
Spese non indifferenti
Si è detto che il progetto ha una data di nascita e una di cessazione. Come veniva finanziata l’attività prima, considerando che è dal 2018 che le assistenti anziani sono in moto? Il disegno era nato grazie alla collaborazione tra Regione istriana, unità d’autogoverno del Polese e Croce rossa; tutto sancito con la firma di un accordo e con la partecipazione finanziaria delle realtà coinvolte. Le spese non sono indifferenti. Ora sarà più semplice con i mezzi assegnati. Attualmente il servizio viene offerto a 95 fruitori; i soldi assegnati copriranno le spese per 70 fruitori. La categoria alla quale si guarda è quella degli over 65, ma purtroppo succede che anche gli under 65 abbiano bisogno di aiuto; per malattia o altre situazioni. Chi fosse interessato a includersi nel progetto può contattare la Croce rossa, rivolgendo all’indirizzo di posta elettronica [email protected].
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