L’Istria odierna è basata sui valori dell’antifascismo

0
L’Istria odierna è basata sui valori dell’antifascismo

Festeggiata in tutta la Croazia, la Giornata della lotta antifascista è stata celebrata anche nelle località istriane, con cerimonie solenni e la deposizione di corone di fiori sui monumenti ai caduti, in ricordo del 22 giugno 1941 quando, a Sisak, venne istituito il primo distaccamento partigiano.

A Buie ricordata la battaglia per la liberazione

Nel Buiese, a causa del maltempo, la ricorrenza è stata celebrata a Buie (non a Plovania, come di consueto) con un comizio presso il teatro cittadino e la posa delle corone di fiori davanti al monumento ai caduti in piazza Tito.
L’incontro, come da tradizione, è stato organizzato dalle Associazioni locali dei combattenti antifascisti in collaborazione con le Città e i Comuni del Buiese e con la Regione istriana. Dopo l’inno nazionale, intonato dai cori “Lavanda” di Cittanova e “Corona” di Umago, è seguito un minuto di silenzio per i caduti nella Guerra della liberazione.
A fare gli onori di casa è stato il sindaco Fabrizio Vižintin, il quale ha dato il suo benvenuto a tutti i presenti, in particolare ai rappresentanti del Movimento di liberazione nazionale, dichiarando: “L’antifascismo è una visione del mondo che non dobbiamo dimenticare, bensì trasmettere alle generazioni più giovani, sempre meno consapevoli dei crimini accaduti durante la Seconda guerra mondiale. Ecco perché dobbiamo fare del nostro meglio per insegnare loro che cos’è il fascismo e il nazismo e che cosa significa essere antifascista”.
Ai presenti si è rivolto pure il sindaco del Comune di Verteneglio, Paolo Klarić, il quale ha ringraziato i combattenti sopravvissuti del Movimento di liberazione (presenti in sala) per i loro sacrifici.

L’Istria vive i valori dell’antifascismo

Valter Drandić, presidente dell’Assemblea della Regione istriana, il quale ha portato anche i saluti del presidente della Regione Valter Flego, ha evidenziato il contributo dell’Istria alla lotta contro il fascismo e alla convivenza civile tra i tre popoli della penisola. “L’antifascismo che oggi celebriamo, lo viviamo quotidianamente, coltivando tutti i valori dell’umanesimo, della libertà, della fratellanza, dell’uguaglianza e della solidarietà, sviluppati attraverso un lungo periodo storico – ha dichiarato –. Mantenendo vivi questi valori, ringraziamo coloro che si sono battuti affinché noi oggi possiamo lavorare e vivere in armonia”. In sala pure diversi rappresentanti delle Associazioni dei combattenti antifascisti dell’Italia, della Slovenia e della Croazia: Edi Andreašić, neoeletto presidente dell’Unione degli antifascisti del Buiese, Giuseppina Rajko, vicepresidente della Regione istriana, Claudio Stocovaz, sindaco del Comune di Grisignana, Rino Duniš, presidente del Consiglio cittadino di Buie e Tomislav Ravnić, presidente dell’Associazione degli antifascisti della Regione istriana.
“Da molti anni ci incontriamo qui per confermare i valori dell’antifascismo, profondamente impressi in noi, al che ci obbligano la storia e le numerose vittime del terrore fascista – ha sottolineato Ravnić –. Abbiamo perso 17mila persone in Istria, per la maggior parte vittime della Guerra d’indipendenza della Croazia, che non sarebbe stata possibile senza la lotta antifascista. Noi abbiamo creato lo Stato croato grazie alla lotta di liberazione, e i partecipanti alla Guerra d’indipendenza hanno difeso tali valori, cosa che apprezziamo e per la quale abbiamo grande considerazione”.
La cerimonia di Buie è stata arricchita dalle esibizioni della Banda d’ottoni “Naša Sloga” di Babici.

Umago, celebrata la Giornata dello Stato

Le due Giornate, quella dell’Antifascismo e quella dello Stato, che ricorrono, rispettivamente il 21 e il 25 giugno, rappresentano due momenti solenni per l’intero Buiese. Innanzitutto, perché la Lotta partigiana è costata 617 vittime di cui 251 caduti in combattimento, 98 fucilati e 268 finiti nei campi di concentramento, e quindi perché con la Giornata dello Stato è stata costituita una nuova nazione, per la quale tutti i Comuni e le Città dell’ex Buiese hanno dato un grande contributo, inviando centinaia di soldati al fronte della Lika e fornendo assistenza a miglia di profughi della Croazia e della Bosnia Erzegovina.
La Giornata dello Stato a Umago viene commemorata sia al parco “Humagum” che al cimitero. Alla cerimonia di ieri mattina, che si è tenuta sotto la pioggia, hanno partecipato il presidente del Consiglio municipale Jurica Šiljeg, il sindaco Vili Bassanese e i tre vicesindaci Mauro Jurman, Floriana Bassanese Radin e Ivan Belušić, assieme a numerosi reduci della Guerra patria.
L’Unione antifascista della zona, presieduta di recente dall’ex sindaco di Buie Edi Andreašić, ha deposto corone di fiori ai monumenti principali del territorio che ne conta ben 14 che vanno ad aggiungersi alle 32 targhe in ricordo dei caduti partigiani e civili, fucilati dai tedeschi e dai fascisti.
Dunque, per questa zona l’antifascismo è importante e tali ricorrenze vengono sempre ricordate dalle massime autorità municipali, con in testa il sindaco Bassanese, il presidente dell’Unione antifascista Edi Andreašić, ma anche dai reduci della 154ª brigata dell’Esercito croato, dell’Associazione dei disabili di guerra e da molti cittadini. In tali occasioni si commemorano anche i caduti dei centri limitrofi, come Babici, Giurizzani, Madonna del Carso, Bassania, Morno. Lo stesso vale per gli altri Comuni e Città della zona come Cittanova, Verteneglio, Portole e Grisignana. Molte le commemorazioni congiunte, come quella di Plovania e Villa Cucciani, perché fino al 1993 questi territori erano tutti parte del Comune di Buie.
Il sindaco di Umago, durante il suo discorso bilingue, ha ricordato quelli che sono i principali valori che vanno difesi.
“La Giornata della lotta antifascista esalta e ricorda i valori che siamo pronti a difendere. Libertà, dignità e uguaglianza rappresentano i massimi ideali sostenuti dall’antifascismo. Ideali che devono venir tramandati alle future generazioni affinché gli orrori del fascismo non si ripetano mai più”, ha ribadito Bassanese. E sa da una parte molti giovani migrano all’estero in cerca di un lavoro meglio retribuito, tanti altri scelgono di venire a vivere in questa zona, proprio per la sua spiccata e decantata multiculturalità.

Corone di fiori anche a Parenzo

A Parenzo, il sindaco Loris Peršurić ha organizzato il tradizionale ricevimento in Municipio per la delagazione dell’Associazione dei combattenti antifascisti del Parentino, guidata dal presidente Arduino Matošević. Nel suo discorso, Peršurić ha sottolineato che per l’Istria e per Parenzo vale la pena amare e preservare i valori antifascisti. La municipalità si sta prendendo cura dei monumenti ai caduti in tutta l’area parentina. Quest’anno sono stati rimessi a nuovo quelli di Sbandati, Radovani e di Parenzo.
Matošević ha ringraziato il sindaco per la collaborazione pluriennale, dopodiché è stata deposta una corona di fiori ai piedi del monumento ai caduti in piazza del Popolo e al monumento in onore di Joakim Rakovac. Corone floreali sono state deposte pure a Foscolino, Sbandati, Villanova e Mompaderno.

La lotta per la libertà

La Città di Rovigno ha ricordato la Giornata della Lotta antifascista e la Giornata dello Stato con la tradizionale cerimonia alla Casa della cultura, alla quale hanno preso parte diversi ospiti, tra i quali il deputato al Sabor Giovanni Sponza, il presidente dell’amministrazione statale Draženko Janjušević, il generale dell’Esercito croato Sergio Rabar e numerosi rappresentanti delle Associazioni scaturite dalla Guerra patria.
Ai presenti si è rivolto il sindaco Marko Paliaga, il quale ha ricordato tali ricorrenze come le più significative per quanto riguarda la creazione della nuova storia croata, ma anche per la lotta contro il fascismo e il nazismo e per la liberazione della Croazia, nelle quali i cittadini di Rovigno hanno dato un grande contributo.
“Gli eventi che ricordiamo oggi fungono da promemoria di quella libertà tanto aspirata da ogni essere umano, la libertà di scegliere, di essere ciò che siamo, di essere fedeli, rispettati e di rispettare la comunità che ci circonda. L’opportunità di dimostrare, con il proprio lavoro e l’impegno, che siamo degni di vivere in libertà”, ha concluso Paliaga.
La cerimonia è stata arricchita dall’esibizione della klapa “Valdibora”, dopodiché il sindaco e il presidente del Consiglio cittadino Valerio Drandić hanno deposto corone di fiori sul monumento ai caduti e alle vittime del terrore fascista alla Croce centrale del cimitero Laste.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display