«Kamen Pazin». Sostenibilità innanzitutto

L’azienda pisinese, visitata da Boris Miletić, ha in piano l’ampliamento della cava di pietra a Canfanaro

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«Kamen Pazin». Sostenibilità innanzitutto
I vertici regionali in visita alla «Kamen Pazin». Foto: www.istra-istria.hr

Il presidente della Regione istriana Boris Miletić, il suo vice Tulio Demetlika e il capogabinetto dello zupano Ivan Glušac, hanno incontrato a Pisino i rappresentanti dell’impresa “Kamen Pazin”, con a capo la direttrice Aleksandra Krebel Kostrenčić.

Durante l’incontro Miletić si è detto soddisfatto d’incontrare i rappresentanti di un’impresa che gode del pieno sostegno del governo locale, in questo caso il Comune di Canfanaro, dichiarando che la Regione sostiene appieno l’iniziativa dell’ampliamento della cava di pietra a Canfanaro.
”L’industria della lavorazione della pietra in Istria deve essere preservata in modo tale da renderla sostenibile a lungo termine. Spesso sentiamo dire che l’Istria è una Regione che non ha bisogno di cave di pietra ma personalmente non sono d’accordo e ritengo che questa risorsa naturale dovrebbe essere valorizzata ulteriormente. Sono certo che in futuro la pietra sarà ugualmente ricercata e valorizzata come lo è oggi. Dopo secoli di sfruttamento delle materie prime a livello globale, un programma di sostenibilità a lungo termine risulta essere l’unico accettabile, per cui mi fa piacere che la ‘Kamen Pazin’ abbia in piano un’espansione sostenibile della cava, nel sottosuolo, lasciando intatto l’ambiente naturale in superficie”, ha detto il presidente della Regione.
La direttrice Krebel Kostrenčić ha quindi presentato ai convenuti il progetto d’espansione della cava di Canfanaro, sottolineando il fatto che quest’ultimo, se messo in atto, garantirebbe un lavoro sicuro per più di 25 anni.
”Una delle nostre sfide maggiori è la sostenibilità tramite la reperibilità delle materie prime e il loro costante sfruttamento, in maniera tale da mantenere la produzione, in armonia con le leggi vigenti in Europa. Sono del parere che la pietra faccia parte della nostra identità e che non sia in opposizione al turismo, anzi, è in sintonia con la tendenza a uno sviluppo rapido dell’infrastruttura a livello regionale e alla costruzione di alberghi e altri impianti lungo la costa, nei quali viene utilizzata la nostra pietra”, ha concluso la direttrice della “Kamen Pazin”.
A fine riunione, la delegazione ha avuto modo di visitare l’impianto per la lavorazione della pietra, che si estende su una superficie di più di 10 ettari ed è uno dei più grandi e moderni impianti per la lavorazione della pietra usata in architettura di tutta Europa.

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