Istria. Disoccupazione in timido calo

In Istria in marzo erano 5.950 i senza lavoro, ossia il 10,8 p.c. in meno in confronto al mese precedente

0
Istria. Disoccupazione in timido calo

Un piccolo e timido segnale positivo dal fronte del lavoro finalmente è arrivato. Gli ultimi dati diffusi dall’Istituto nazionale di collocamento al lavoro segnalano, nel mese di marzo, una diminuzione di 10,8 punti percentuali del numero dei disoccupati in Istria, dove i sette centri per l’impiego sparsi sul territorio contano 5.950 senza lavoro. Soltanto il mese precedente, gli iscritti nelle liste di collocamento erano ben 6.688. I dati, dunque, lasciano ben sperare, anche se rispetto al mese di marzo del 2021 i numeri, seppur in calo, continuano a essere decisamente alti. Esattamente un anno fa in Istria si contavano 560 senza lavoro in meno. Oltre il 50 per cento del totale dei disoccupati risiede nell’estremo sud dell’Istria, che continua a dominare l’impopolare classifica delle aree istriane con la più alta percentuale di disoccupati. Tra Pola e le località vicine risiedono, infatti, poco meno di tremila senza lavoro, 2.985 per l’esattezza. C’è, però, una nota positiva. Anche a Pola e dintorni, come del resto in tutta l’Istria, il numero dei disoccupati è tornato, seppur di poco, a scendere. Infatti, a fine febbraio, nel sud dell’Istria i senza lavoro erano ben 3.199.

 

Dopo il Polese, la seconda area dell’Istria più colpita dal fenomeno della disoccupazione è il Parentino, dove al momento risiedono 787 persone in cerca di un’occupazione. Anche qui, però, la situazione è migliorata rispetto a un mese fa, quando si contavano oltre 900 disoccupati. Va meglio anche nell’Umaghese, dove il numero dei senza lavoro è diminuito in un solo mese di 126 unità, passando da 726 a 600. Anche gli altri quattro centri per l’impiego dell’Istria (Rovigno, Albona, Pisino e Pinguente) segnalano un’inversione di tendenza dell’andamento del mercato del lavoro. In effetti, nel Rovignese il numero dei disoccupati è diminuito di 147 unità, passando da 710 a 563. I disoccupati residenti nell’Albonese sono, invece, passati da 627 a 556. Nel Pisinese i senza lavoro residenti sono oggi 366 contro i 392 di fine febbraio. Infine, l’Ufficio per l’impiego di Pinguente segnala 3 disoccupati in meno. Dunque, i senza lavoro residenti nel nord dell’Istria non sono più 96, bensì 93.

Come da consuetudine, l’Istituto nazionale di collocamento al lavoro, anche per il mese di marzo ha fornito una panoramica sulla disoccupazione per fasce d’età. Si apprende così che i giovanissimi, tra i 15 e i 19 anni d’età, in cerca di un occupazione sono 156 o il 2,62 per cento del totale. I giovani disoccupati di età compresa tra i 20 e i 24 anni sono, invece, 522 o l’8,77 per cento. In ogni fascia d’età successiva (fino a 54 anni) la percentuale oscilla tra il 10,5 e l’11,5 per cento. La fascia d’età più colpita dall’assenza di lavoro continua a essere quella delle persone con età compresa tra i 55 e i 59 anni, che rappresentano il 14 per cento del totale dei disoccupati. Gli over 60 rimasti senza lavoro sono, infine, 485 o l’8,1 per cento.

L’Istituto nazionale di collocamento al lavoro informa che al momento i posti di lavoro disponibili in Istria sono 627 (il mese scorso erano 787) e che le figure professionali maggiormente ricercate sono i cuochi, i camerieri, i baristi, i piazzaioli. Insomma, dalle figure professionali più richiesta si desume che i due settori che necessitano di nuova forza lavoro sono quelli turistico-alberghiero e della ristorazione, le cui aziende offrono oltre 230 proposte di lavoro. Altre figure professionali particolarmente richieste in questo momento sono i muratori, gli operatori CNC e i commessi. Per maggiori informazioni sulle posizioni di lavoro aperte, consultare il sito www.burzarada.hzz.hr.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display