Istria, decine di ettari in mano alle unità d’autogoverno locale

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Istria, decine di ettari in mano alle unità d’autogoverno locale

Tappa in Istria per il ministro dei Beni statali, Goran Marić, per cedere l’utilizzo o donare immobili di proprietà dello Stato alle autonomie locali che potranno, in questo modo, realizzare progetti rivolti allo sviluppo degli standard economici e di vita.

Luce verde per l’impianto di Valdemat

Così, con la firma del Contratto di donazione degli immobili di proprietà della Repubblica di Croazia a favore della Città di Umago e destinati alla costruzione dell’impianto per il riciclaggio di materiali edili e della discarica di materiali edili inutilizzabili in zona Valdemat, Umago finalmente risolverà un problema che durava da anni e che in passato ha causato un sacco di problemi e polemiche. La firma è stata ufficializzata ieri nella sala del Consiglio cittadino fra il ministro Marić e il sindaco della Città di Umago, Vili Bassanese.
Un Contratto di donazione importante e fondamentale per costruire l’impianto di riciclaggio di materiali edili e la discarica di materiali inutilizzabili nell’area di Valdemat che si trova fra la zona industriale di Ungaria e Serbarizza a circa 1.5 chilometri dalla strada principale. Per molti anni il materiale edile veniva lasciato nei boschi, nei campi, lungo le viabili, causando problemi di natura ecologica importanti, perché lo smaltimento delle discariche abusive crea spese ingenti ogni anno alla Città. Gli scarti dell’edilizia sono tanti e per anni sono finiti ovunque, ragion per cui il nuovo impianto assume sin d’ora un’importanza strategica per lo sviluppo e la crescita della città.
Per il sindaco Vili Bassanese si tratta di un evento storico, che non riguarda solo la soluzione della discarica di Valdemat, ma anche altri due impianti non meno importanti: il mercato verde di Umago e la costruzione della scuola media a orientamento professionale di Comunella nell’ex caserma dismessa dell’APJ.
Valdemat diventerà un impianto di alto livello ecologico, dove sarà smaltito il materiale edilizio: con la firma di ieri lo Stato assegna a Umago un terreno di 6,8 ettari e del valore di 6,2 milioni di kune, dove entro il 2020 sarà costruito un impianto del valore di 10 milioni di kune.
Un nuovo edificio scolastico
Lo Stato ha ceduto alla Città anche il mercato verde della superficie di 2.247 metri quadri nel cuore della città, cosa che consentirà in breve tempo di ricostruire tutto il mercato. Terzo, e non certo di minore importanza, è stato risolto anche il problema del terreno nel quale sorgerà la scuola media superiore di Umago. Vili Bassanese ha detto che la licenza di costruzione della scuola è già nel suo cassetto e che molto presto si procederà con l’inizio dei lavori.

Umago un esempio da seguire

Il ministro Goran Marić ha dichiarato che Umago va citata da esempio, nella gestione dei beni, ma anche nei rapporti con il governo. “Si tratta di una collaborazione esemplare e da imitare – ha ribadito –, il governo ha chiesto a tutte le autonomie locali il catalogo di tutti i beni disponibili, ma solo in pochi l’hanno fatto. Umago ha una mentalità europea, per questo ha bruciato le tappe e i risultati non sono mancati”.

Nuove opportunità per Cittanova

Il ministro ha fatto tappa anche a Cittanova, dove ha firmato, con il sindaco Anteo Milos, nel Museo lapidario locale, l’Atto di donazione di un lotto di 5.659 metri quadrati per l’ampliamento della zona imprenditoriale di San Vidal. Presenti alla firma anche il presidente del Consiglio cittadino Vladimir Torbica e la vicesindaco Sonja Šikanić.
Il ministro, a Cittanova, ha detto che, il cambiamento della Legge sulla gestione dei Beni statali, ha spianato la strada a nuove opportunità per le autonomie locali, soprattutto a Cittanova, dove lo sviluppo negli ultimi anni è stato dinamico non solo nel turismo, ma anche nella piccola e media impresa. “Proprio grazie a questa nuova legge – spiega il ministro – abbiamo rivitalizzato la Croazia. Beni abbandonai, inutilizzati e devastati in questo modo potranno venire utilizzati dai Comuni e Città. Mi auguro sinceramente che la fase della pseudoimprenditoria sia stata superata e che si possa operare su sane basi di mercato“.
“In Istria – ha proseguito –, lo Stato croato, con 66 diversi decreti, ha assegnato alle autonomie locali beni per 121 milioni di kune. I contratti firmati a Umago, Parenzo e Cittanova ammontano a 33 milioni di kune e questo significa che il governo ci tiene a ogni angolo della Croazia. I beni immobili sono il seme e il guardiano della vita e speriamo che anche questo aiuti in qualche modo a dare maggiori possibilità di lavoro ai giovani“.
Il sindaco Anteo Milos ha ricordato che la zona di San Vidal è operativa dal 2004 e che continua a crescere. “Nel 2019 – ha sottolineato – abbiamo completato il ciclo concernente l’implementazione dell’imprenditoria nella zona di Vidal. In questo momento qui operano 15 imprenditori che danno lavoro a 300 persone. Ci sono già parecchi interessati per questi terreni e questo significa che a Cittanova non manca l’interesse per nuovi investimenti. La ditta Vega, concretamente, in questo momento, sta costruendo un impianto per la produzione di componenti per lo sport, ma ci sono anche altri imprenditori interessati e questo fa sperare bene per il futuro”.

Parenzo, nuovi posti parcheggio

A Parenzo, il ministro è giunto per sottoscrivere il Contratto d’utilizzo degli immobili, del valore commerciale di 16mila kune, relativo all’usufrutto dell’area verde in prossimità della Cantina vinicola, finalizzata a parcheggio estivo. Per l’occasione si è svolto pure un breve incontro ufficiale, con sul tappeto alcune problematiche correnti da sbloccare, al quale erano presenti il sindaco Loris Peršurić, l’assessore alla gestione del patrimonio comunale Giuliano Petrović e il direttore della municipalizzata “Usluga”, Milan Laković.
Come sottolineato dal sindaco, è stato affrontato il problema giuridico-patrimoniale che interessa la Zona industriale di Buici-Sbandati, in continua espansione, e che ora sta raggiungendo i suoi limiti estensivi. Essa è d’importanza fondamentale per la Città e per la penisola. Comprese le altre aree operative locali, a Parenzo è impiegato ogni sesto abitante dell’Istria.
L’altro problema che affligge Parenzo è la mancanza estiva di parcheggi. Negli ultimi anni si è ovviato a tale problema inaugurando altre zone fra cui quella un tempo occupata dall’orticoltura in prossimità della Cantina vinicola. Quest’area, con una superficie superiore ai 14mila metri quadrati, conta 400 posti macchina, quindi uno spazio non indifferente, a cui possono fare riferimento i turisti che entrano in città. Parenzo, d’estate, viene invasa da 120-150 mila automobili in cerca di parcheggio, per cui è nell’interesse municipale ovviare al problema, usufruendo anche di quest’area.
Peršurić e Laković hanno sottolineato l’ottima collaborazione in atto con il Ministero, evidente anche nella realizzazione degli interventi alle infrastrutture.
“Incontri come quello odierno – così il ministro Goran Marić – sono preziosi in quanto, seppur brevi, contribuiscono alla soluzione di numerosi problemi che assillano le realtà locali. La concessione dell’area per il parcheggio ha carattere temporaneo, ma si è alla ricerca di una soluzione definitiva. Le unità d’autogoverno locali sono importanti e non saremo certo noi da Zagabria a gestire i parcheggi. Sono stati definiti pure i passi concreti per risolvere il problema giuridico-patrimoniale che interessa l’area di Buici-Sbandati”.
Nella mattinata il ministro è stato anche a Pedena, dove ha assegnato al Comune 17 ettari di terreno nella zona industriale, per un valore di 15 milioni e 650mila kune.

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