IstrArt. Un cortometraggio per raccontare la storia dell’ evento

Martina Marinković e Lorella Limoncin Toth si soffermano sugli inizi e sullo sviluppo della nota manifestazione, raccontata in un video di Zoltan Toth. A causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, l’edizione 2020 non si terrà, ma l’incontro tornerà l’anno prossimo, assicura Tanja Šuflaj

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IstrArt. Un cortometraggio per raccontare la storia dell’ evento

L’Ex Tempore “IstrArt” di Buie, che per 16 anni ha riunito pittori da numerose parti del mondo, nei giorni scorsi è stato ricordato con un cortometraggio, opera del tecnico e tuttofare dell’Università Popolare Aperta di Buie, Zoltan Toth. “Quest’anno, a causa del Covid-19, gli artisti e i meravigliosi quadri dell’Ex Tempore “IstrArt” non invaderanno la Città di Buie, ma con questo video vogliamo omaggiare e ringraziare tutti coloro che hanno reso unica questa manifestazione nel tempo”, è la frase che inaugura un video ricco di ricordi, foto, sorrisi, colori, dipinti e momenti fondamentali nei quali si sottolinea l’importanza che l’appuntamento ha assunto nel tempo. Oggi, l’”IstrArt” è organizzato dall’Università Popolare Aperta e dall’Ente per il turismo di Buie, con il patrocinio della Città di Buie. La sua nascita nasconde una storia intrigante. Una delle ideatrici è l’artista buiese Martina Marinković, che ha studiato per diverso tempo grafica e design a Venezia e Padova per poi rientrare in Istria, affiancandosi ai genitori, Zdenko e Tatjana, come forza lavoro nella struttura alberghiera e nel ristorante a conduzione famigliare, ma portando sempre l’arte nel cuore. In un recente incontro ci ha raccontato la nascita dell’Ex Tempore.
Il fattore umano
“L’arte ce l’ho nel cuore e la ristorazione nel sangue. L’idea dell’’IstrArt’ è nata da un mio amore verso il cibo e l’arte, essendo entrambi portatori di civiltà e di emozioni. In quel tempo, e la prima edizione ha avuto luogo il 16 giugno 2002, ero proprietaria assieme alla mia famiglia del primo albergo rurale in Istria, chiamato “Volpia” e ciò mi ha dato la possibilità di organizzare quest’incontro. Passeggiando per Grisignana, ho conosciuto per caso Pino Bonanno, artista proveniente da Venezia con il quale è nato questo progetto. L’amante dell’arte Lorella Limoncin Toth, oggi soprintendente ai beni culturali per la Regione istriana, ma all’epoca sindaco di Buie e in seguito direttrice dell’UPA, ha riconosciuto subito le potenzialità dell’incontro e ci ha messo in contatto con il critico d’arte Marino Baldini. E da lì è nato tutto. IstrArt, un gioco di parole, ‘Is Art’ (‘è arte’, tradotto dall’inglese, ndr) e Istria.
Qualche ricordo della prima edizione?
“Il primo incontro ha avuto grande successo, è stata una giornata carica di emozioni. C’erano artisti dalla Croazia, Slovenia e dall’Italia. Mi ricordo che tra i vincitori c’era Luciana Zabarella di Venezia, il cui quadro è stato dipinto su carta fatta da lei stessa. Uno dei vincitori era anche Marino Jugovac che ha creato l’opera usando la terra rossa d’Istria. Abbiamo conferito diversi riconoscimenti ad artisti giovani. Mi ha fatto molto piacere la presenza di Claudio Ugussi e altri intenditori nell’ambito. Assieme a me, nella giuria che aveva valutato le numerose opere c’erano pure Lorella Limoncin Toth, Lorena Kmet, Marino Baldini e Pino Bonanno.”

Un suo desiderio o proposta per una Buie più artistica?
“Per una Buie più artistica e un mondo più artistico c’è bisogno di collaborazione, amore per la vita e l’arte, e disinteresse economico. L’arte ripaga sé stessa e arricchisce chi la comprende e la fa. Una vita senza arte è come una pasta senza il sale. Oggi ‘Volpia’ non esiste più, è solamente un ricordo. Saremmo potuti diventare un’istituzione enogastronomica e culturale, ma questa è un’altra storia. Comunque, un’impronta nella storia è rimasta. Penso che il fattore umano è l’ingrediente più importante per la riuscita di qualsiasi progetto o lavoro”.
Una nascita interessante come interessante è stato pure il suo sviluppo, del quale è stata Lorella Limoncin Toth a raccontarci.
“Il premio internazionale di pittura ‘IstArt’ è nato con l’intento di promuovere la fondazione di un circolo artistico internazionale nella zona del Buiese. Il grande successo riscontrato nell’ambito della manifestazione ci aveva spronato a continuare su questa strada, anche perché l’esperienza dell’Ex Tempore di Grisignana ci aveva fatto capire quanto importanti erano per gli artisti queste manifestazioni che diventavano occasioni di ritrovo durante le quali presentare a un vasto pubblico la propria arte. Non a caso, lo stesso anno, nel 2002, viene istituita dalla Municipalità di Buie un altro concorso internazionale di pittura l’’Oleum olivarum’ a Crassiza. È doveroso ringraziare tutti coloro che si sono susseguiti alla guida dei diversi enti e della Municipalità durante i decenni e che si sono prodigati nella sua organizzazione. Vanno ricordati soprattutto quei personaggi che durante i primi anni del concorso hanno innalzato notevolmente il livello organizzativo aggiungendo alla manifestazione tanti eventi collaterali: la direttrice dell’UPA Lionella Pausin Acquavita e Ronny Jušić, artista autodidatta che, partecipando a simili eventi, era riuscito ad allargare la cerchia di partecipanti ai territori vicini dell’Italia, Slovenia e del Quarnero”, ha sottolineato la Limoncin Toth.
Colori, odori, sapori
Prestigiosissime erano anche le giurie, formate da esperti internazionali. Ricorderemo Marino Baldini, Toni Biloslav, Roberto Ambrosi, Renzo Grigolon, Lorella Limoncin Toth, Eugen Vodopivec Borkovsky, Franco Rosso, Fabio Favretto, Luka Stojnić e molti altri. Dopo le prime edizioni, spostandosi da Volpia a Buie, il concorso si arricchisce qualitativamente e quantitativamente, celebrando il patrono della località, San Servolo, racconta Lorella Limoncin Toth, concludendo: “Oltre al concorso pittorico al quale si presentano opere già prodotte durante l’anno, viene istituita la categoria ex tempore. Due anche i temi: il tema libero e quello dedicato alla città ospitante, “Buie – colori, odori, sapori”. Ogni anno, almeno fino a quando avevo partecipato all’organizzazione della manifestazione (2014), si aveva la partecipazione di circa un centinaio di artisti, che durante il giorno dipingevano nel centro storico, per poi esporre le loro opere in piazza S. Martino o in piazza Libertà. Venivano poi organizzati anche eventi collaterali: mostre personali, concerti, programmi artistico-culturali e incontri conviviali con la mostra dei dolci delle nostre concittadine. Oltre ai premi assegnati dalla Città di Buie, dall’Ente turistico di Buie e dall’UPA, venivano assegnati pure vari premi sponsor”.
Qual è la particolarità del concorso e dell’Ex Tempore?
“Proprio il fatto di dipingere temi e motivi riguardanti Buie, grazie ai quali gli artisti scoprono e raffigurano luoghi, paesaggi e vedute della città, valorizzando al contempo il nostro ricco patrimonio artistico e architettonico. È anche un’occasione unica per ammirare opere che esprimono le atmosfere, le bellezze e le particolarità della nostra città. Posso solo augurare a chi oggi gestisce la manifestazione di continuare a organizzare il concorso con lo stesso entusiasmo che ha contraddistinto i suoi fondatori. L’arte avvicina le persone, portando allegria, colore e bellezza, quello che ci serve sempre di più in quest’epoca di incertezza.”
Quindi, negli ultimi anni, il tutto si svolge nel centro storico che si è rivelato uno scenario suggestivo e ideale per le creazioni dei numerosi artisti che, scegliendo i punti e gli scorci con cura e dopo aver spiegato i cavalletti e dato il via col carboncino e la matita per poi stendere i colori, trasformano per un giorno il suggestivo centro storico di Buie in un museo a cielo aperto. “Oltre alla tradizionale gara dei dolci, negli ultimi anni abbiamo cercato di offrire sempre dei programmi di qualità come intrattenimento, ma anche per offrire un programma vario alla comunità locale con artisti internazionali. L’Ente per il turismo, diretto da Valter Bassanese, cerca di offrire premi sempre più variegati, grazie anche alle donazioni dei vari sponsor”, rileva Tanja Šuflaj dell’UPA, concludendo: “Quest’anno, a malincuore, abbiamo deciso che, per la sicurezza di tutti, è stato meglio annullare l’intera manifestazione. L’appuntamento salta per l’anno prossimo. Ci impegneremo a offrire un programma di qualità rendendo in tal modo uniche le vie della nostra città”.

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