Isolani a Plostine: grande cordialità

Ospiti del sodalizio locale, si sono esibiti i gruppi artistici della CI «Besenghi»

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Isolani a Plostine: grande cordialità

Tra le tante Comunità che fanno parte dell’Unione Italiana ci sono alcune che, soprattutto per la loro posizione geografica, sono un po’ “dimenticate” o quanto meno si sentono in disparte rispetto alle altre. Una di queste è la CI di Plostine che, fino ad alcuni anni fa, era l’unico punto di aggregazione per gli italiani della Slavonia. Oggi, invece, sia per la nascita dei sodalizi di Lipik, Kutina e Zagabria, che per il massiccio esodo verso l’Italia e altre destinazioni di molti fra i suoi abitanti, il numero di soci si è ridotto rispetto ad una ventina d’anni fa. È stata questa situazione che ha spinto il presidente della CI “Besenghi” di Isola, Robi Štule, a organizzare un’uscita con il coro “Haliaetum” e la filodrammatica “Piasa Picia” a Plostine. L’ospitalità di questa Comunità è stata, a dir poco, “sopra le righe”. Tutto è iniziato a “Mali raj”, (“Piccolo paradiso” di nome e di fatto), un parco attrezzato in un boschetto poco distante dalla cittadina, dove si è svolta la prima parte del programma, la Santa Messa e un ricco pranzo preparato dagli attivisti.

Una delle esibizioni del coro “Haliaetum”

Il coro isolano ha qui offerto un primo assaggio delle sue potenzialità presentando durante la funzione, fra le altre arie, anche “Cantate domino” e “Ave verum corpus”. È stata una vera sorpresa per tutti sapere che, insieme al parroco di Plostine don Oliver, ad officiare la Messa fosse un prete trentino di Rovereto, don Mario. In serata ha avuto luogo la parte culturale nella grande sala della Comunità. Molto apprezzata l’esibizione del coro diretto da Giuliano Goruppi, che ha basato il programma soprattutto su canzoni della tradizione triveneta e dalmata. Applausi calorosi sono stati rivolti ai solisti Silvia Mosco e Stelio Grbec. A seguire, si sono esibiti gli attori di “Piasa Picia”, diretti da Ruggero Paghi, con alcune apprezzate scenette tratte dal collaudato poutpourri “Isola, Isola mia” e una nuova mini storia in forma di pantomima, “Un giorno de Pampel” e non da ultimo, la performance del “Duo Štule”, composto da Robi e Nicola, con canzoni moderne, anche questa seguita da molti applausi, il tutto condito dal momento conviviale. La giornata successiva è stata dedicata al “turismo”, avendo come guida il presidente della Comunità, Anton Bruneta. I partecipanti hanno potuto conoscere l’attuale situazione a Lipik e Pakrac, i centri principali, dove molte industrie sono sparite e in cui si notano ancora i segni della guerra, a un quarto di secolo dalla sua conclusione. Molto interessante, a detta di tutti, il piccolo museo storico di Pakrac, che aiuta a capire l’evoluzione di questa zona negli ultimi 500 anni. Per concludere Bruneta ha poi portato la comitiva a Omanovac, un monte di 650 metri che sovrasta Pakrac e da cui si gode un panorama su tutta la zona, da Pakrac a Lipik, fino alla più lontana Kutina, anche per capire la realtà geo-morfologica di questa parte della pianura pannonica orientale. È stata, insomma, un’uscita più che positiva, con la promessa dei due presidenti di potersi rivedere in una delle rispettive sedi quanto prima con ulteriori iniziative.

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