Investire nella qualità delle capacità ricettive

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Investire nella qualità delle capacità ricettive

UMAGO | Per vivere il turismo in modo completo, innovativo, moderno, è necessario che la città sia dinamica, attenta alle esigenze degli ospiti, e soprattutto che disponga di infrastrutture efficenti. L’hanno detto in tanti all’Assemblea annuale degli affittacamere nel turismo e l’hanno ribadito pure l’aiuto ministro del Turismo Monika Udovičić e la presidente dell’ Associazione degli affittacamere Dragica Lukin.

Migliaia di persone sopravvivono lavorando nell’industria del turismo. Ma non si tratta di guadagno facile, perché nelle capacità ricettive bisogna investire continuamente, in quanto l’ospite è sempre più esigente, senza contare la grande concorrenza sul mercato.
All’Assemblea erano presenti anche i presidenti delle Comunità turistiche di Buie (Valter Bassanese) e di Verteneglio (Michel Babić), la direttrice dell’Agenzia per lo sviluppo della Città di Umago, Ilirjana Medur, il presidente della Comunità delle associazioni affittacamere di categoria Mirko Bulić e uno dei responsabili della stazione di Polizia, Vlatko Možar.
Se da una parte gli alberghi hanno dominato per anni nel settore turistico, ora il numero degli affittacamere è cresciuto al punto da essersi guadagnato un posto al sole.
Umago oggi può ospitare 42mila turisti, di questi solo una parte delle capacità ricettive è negli insediamenti della Plava Laguna (ex Istraturist), all’incirca 20mila, mentre il resto sono tutti posti letto di proprietà degli affittacamere locali, circa 10mila unità, mentre gli stranieri, proprietari delle case di villeggiatura, contano circa 12mila posti, classificati come “non commerciali“ perché non producono reddito per la Città.
Per quanto concerne l’Associazione questa ha 1.127 soci e conta 6.120 posti letto. Ma va anche detto che molti affittacamere non figurano nell’elenco dei soci perché l’iscrizione è facoltativa.
Dragica Lukin, parlando di turismo, ha detto che in Istria ci sono 380mila posti letto e di questi circa 250mila nelle case e negli alberghi privati a conduzione familiare. Cifre importanti, perché significa che molta gente vive grazie al turismo e continua a investire in un settore estremamente importante.
Un guadagno che fa la differenza in particolare per le famiglie monoreddito e per i pensionati. Vantaggi per tutti, dunque, anche per chi produce olio, vino, ortaggi o si occupa di pesca.
Sia Udovičić che Lukin hanno sottolineato in particolare l’importanza di investire nella qualità degli impianti. E di investimenti in questo senso ce ne sono stati tanti, considerando anche che molte case sono state ristrutturate in maniera tale da non avere nulla da invidiare ai grandi alberghi di lusso.
Tutto ciò, comunque, non basta, perché come detto da Dragica Lukin bisogna migliorare di continuo: per questa ragione l’Associazione organizza con l’Università popolare aperta corsi di italiano, inglese, tedesco e corsi per l’accettazione dei turisti, per la preparazione della prima colazione, ecc.
Anche durante l’Assemblea ci sono state delle dimostrazioni, per esempio come spegnere un principio d’incendio, su cosa consigliare al turista che chiede informazioni, oppure come indicare dove si trova il parco divertimenti Istralandia, come anche quale vino o ristorante consigliare.
Tutti, in un modo o nell’altro possono trarre vantaggio dal turismo compresi i ristoratori, nonché i produttori di olio d’oliva, vino o altri prodotti locali.
Dragica Lukin ha espresso, inoltre, soddisfazione per la recente decisione della Città di non toccare l’imposta sul posto letto categorizzato che è rimasta di 300 kune come l’anno scorso. Anche la tassa di soggiorno è aumentata in termini accettabili, perché da 300 kune è stata portata a 345 kune nella prima zona, a 293 kune nella seconda, a 241 nella terza e a 172 nella quarta zona (meglio definite come zone A, B, C, D).
L’affittacamere e ristoratore Marino Paretić, tuttavia, ha sottolineato che l’imposta forfettaria dovrebbe essere diminuita man mano che ci si allontana dalla costa e lo stesso dovrebbe valere anche per la tassa di soggiorno.
”Non è la stessa cosa – ha spiegato – avere una casa in riva al mare e una a qualche chilometro da Umago, per questa ragione la quota dell’imposta dovrebbe essere ridotta man mano che ci si allontana dal mare”.
Paretić è stato molto critico nei confronti della situazione in cui si trova la città vecchia di Umago perché ci sono case che cadono letteralmente a pezzi, con intonaci che mancano e serramenti inesistenti. E con la nuova piazza in fase di costruzione in via Primo maggio, la città vecchia perderà parte del suo valore e lo stesso vale per piazza della Libertà, davanti alla chiesa. Paretić ha espresso che la municipalità dovrebbe investire di più nel nucleo storico, utilizzando fondi dell’Unione europea, come hanno fatto altre località istriane.

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