Il recupero del relitto del «Grota»

Il peschereccio giace sul fondale del porto di Umago dal 2014. Operazione congiunta della Città, dell’Autorità portuale e della Capitaneria di porto

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Il recupero del relitto del «Grota»

Il motopeschereccio “Grota” in ferrocemento, che giace sul fondale del porto di Umago dal 2014 e che ha provocato finora un sacco di polemiche, con alcuni tentativi di recuperarlo andati a vuoto, forse sarà rimosso e demolito oggi. Tutto è pronto e salvo imprevisti il motopesca dovrebbe finalmente sparire dal porto.
Il suo proprietario, che aveva un contenzioso giudiziario con il Ministero delle Finanze, non ha più voce in capitolo e il natante ora è affare della Città. L’Autorità portuale ha sbrigato, assieme alla Capitaneria di porto, le pratiche indispensabili alla rimozione del motopesca, che essendo in ferrocemento è molto pesante.
Per la sua rimozione la Città, che figura come artefice dell’intera operazione di rimozione, metterà in campo le imprese municipali “Komunela” e “6 Maj”, mentre l’Autorità portuale disporrà le barriere antinquinamento nel caso ci fosse ancora del gasolio nei serbatoi o dell’olio nel motore.
Del problema si è parlato diverse volte, anche perché in più d’una occasione l’argomento era approdato in sede di Consiglio cittadino, tuttavia senza trovare una soluzione adeguata. Per il recupero delle barche affondate servono soldi, e l’operazione deve essere affidata a una ditta autorizzata, che garantisca il buon esito della stessa.
Il problema di un possibile inquinamento è piuttosto remoto, in quanto i serbatoti sono presumibilmente vuoti, ma durante l’operazione di rimozione la barca potrebbe rompersi in più tronconi. Nel 2016 un pontone aveva sollevato il peschereccio dal fondale della baia di Umago, dove intralciava la navigazione, per sistemarlo a ridosso della banchina, dove poi è rimasto. Generalmente le operazioni di recupero in mare sono molto costose, ma in questo caso nessuno parla di soldi. L’importante è che il “Grota” venga portato via e demolito, perché da troppo tempo giace in fondo al mare, sulla banchina, togliendo posti barca ai residenti e rovinando l’immagine del lungomare.

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