Il presepe vivente nella «Betlemme istriana»

San Lorenzo del Pasenatico Anche quest’anno la località è stata invasa da visitatori per l’evento che coinvolge tutta la popolazione locale. Si replica il 6 gennaio prossimo

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Il presepe vivente nella «Betlemme istriana»
San Lorenzo invasa dai visitatori. Foto: RECKO NIKETIC/PIXSELL

Dopo due anni di pandemia, nel giorno di Santo Stefano è tornato l’allestimento del presepe vivente a San Lorenzo del Pasenatico. La “Betlemme istriana” ha ospitato la Sacra famiglia, i pastori, i Re Magi, l’Arcangelo Gabriele, i soldati romani e tanti altri personaggi. Nella piazza di San Martino è stata allestita la stalla in cui è nato Gesù, sovrastata da un angelo, mentre le vie di quella che un tempo fu la capitale dell’Istria veneziana, sono state occupate da vari artigiani e da una moltitudine di animali domestici. Per l’occasione l’abitato è stato invaso da una marea di gente, giunta da tutte le parti della penisola e oltre.

La Sacra famiglia.
Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

Quello di San Lorenzo del Pasenatico è il maggior presepe vivente allestito in Croazia, reso suggestivo dalla cornice architettonica medievale della località e dall’impronta della Serenissima. L’evento viene preparato con impegno dagli abitanti, che offrono un incantevole appuntamento con la tradizione istriana e la memoria religiosa, cercando ogni anno di proporre qualcosa di nuovo.

La rappresentazione dell’antico mestiere del mugnaio.
Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

Antichi mestieri
I visitatori hanno potuto ammirare il lavoro di fabbri, scalpellini, pescatori, mugnai, falegnami, cestai, vasai, apicoltori, erboristi, bottai, fabbricanti di scope, tessitori, filatrici e tanti altri. C’era pure un panettiere, intento a preparare del pane nell’antico forno in pietra; le massaie offrivano té caldo e vin brulè, mentre i cuochi ai focolari preparavano l’offerta gastronomica.

Gli scalpellini.
Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

E mentre la Sacra famiglia accudiva il Bambino Gesù (un neonato del posto), i Re Magi giungevano in visita e l’Arcangelo Gabriele sorvegliava il tutto dal cielo. Quest’anno è stato allestito pure un photo point, con un notaio che registrava tutto ciò che succedeva.
Vicino alla torre della Fontanella si sono svolti dei laboratori per l’infanzia; nella galleria “Placa” si poteva visitare l’esposizione fotografica dei membri del fotoclub locale KAF, mentre davanti alla loggia veneta è stato allestito il Mercatino di Natale, con una ricca offerta dei produttori del territorio. Non da meno la chiesa di San Martino, dominata da un bellissimo presepe di statuine, dove nel corso della serata si sono esibiti alcuni gruppi corali.

L’angelo.
Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

Un tuffo nel passato in un’atmosfera magica, che ha incantato tutti i visitatori. Per chi si fosse perso l’appuntamento, la replica è in programma il 6 gennaio prossimo, dalle ore 17 alle 20.
Ricorderemo che l’allestimento del presepe vivente si deve a San Francesco d’Assisi, che allestì il primo a Greccio, presso Rieti, nel 1223. Una tradizione che poi si allargò nel resto d’Italia e negli altri Paesi cristiani e che oggi è diffusa in tutto il mondo.

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