Il 15 dicembre 1902 partiva la Parenzana

La ferrovia a scartamento ridotto rimase in uso 33 anni

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Il 15 dicembre 1902 partiva la Parenzana

Oggi, 15 dicembre, ma del 1902, avvenne l’inaugurazione ufficiale dell’intera linea Trieste – Parenzo della Parenzana, la famosa ferrovia a scartamento ridotto. Per ricordare l’avvenimento venne stampata pure una cartolina che illustrava il convoglio in corsa. Una linea ferroviaria che all’epoca rivestiva una grande importanza per il commercio agricolo, in quanto pensata più per il traffico merci che per quello passeggeri, per collegare la costa e l’interno del territorio nord-occidentale dell’Istria, allora privo di un qualsiasi collegamento. È stato breve il periodo nel quale le locomotive “cavalcarono” quelle rotaie. Difatti, l’ultimo viaggio avvenne solamente 33 anni dopo, il 31 agosto del 1935. Dopo neanche un mese iniziò lo smantellamento della ferrovia; una parte delle rotaie fu acquistata dalle Ferrovie italiane, un’altra finì in Africa orientale o fu semplicemente messa da parte. Molti i viadotti, i cavalcavia, i ponti, le gallerie e le stazioni rimasti come testimonianza della sua esistenza lungo la penisola. L’intero tracciato comprendeva 35 stazioni, 9 gallerie, 604 curve, 11 ponti e 6 viadotti. Con i suoi 123 chilometri e uno scartamento di 760 millimetri, la ferrovia collegava i paesi dell’entroterra con le cittadine della costa e con l’emporio triestino, incentivando il commercio dei prodotti della terra. Da un minimo di 2 metri sopra al livello del mare a un massimo di 293, viaggiava per lo più a una velocità media di 25 chilometri orari per arrivare a un massimo di 31.

La stazione di Buie

Qualche mese prima dell’inaugurazione ufficiale, e precisamente il 1.mo aprile dello stesso anno, fu aperto al traffico il tratto Trieste – Buie. La ferroviaria di Buie sembrava un vero e proprio villaggio ferroviario in quanto fungeva da capolinea dei treni per Trieste e per Parenzo ed era provvista di una pesa a ponte per i vagoni, di una piattaforma girevole, di un deposito, di officine per la revisione delle locomotive, di locali per la disinfezione dei vagoni, del carro soccorso, di magazzini per il carbone, di un ampio fascio di binari di transito e di sosta e di alloggi per il personale viaggiante.

La cartolina stampata in occasione dell’inaugurazione

Con il tempo questo mezzo di trasporto divenne troppo lento e inadeguato a sostenere la concorrenza dei nuovi mezzi su strada, molto più veloci ed economici. È stato proprio l’avanzare del progresso a segnare la fine della ferrovia a scartamento ridotto, lungo la quale i treni impiegavano circa 7 ore per percorrere l’intero tragitto. La sua chiusura creò grande malcontento tra i contadini istriani, che la usavano per il commercio e che successivamente affrontarono grandi disagi per il piazzamento dei propri prodotti.

Uno dei tratti oggi riservato alla ricreazione

Oggi il suo percorso ricopre una funzione totalmente diversa: come “Strada della salute e dell’amicizia” propone un attraente sentiero per lo sport e la ricreazione, lungo il quale si possono ammirare meravigliosi paesaggi istriani. Il percorso munito pure di cartelli che offrono informazioni riguardo ai viadotti, le gallerie e le storiche stazioni ferroviarie, in alcuni tratti propone pure, come attrazione turistica, brevi viaggi su un trenino a ruote. Diversi i musei e le mostre che ricordano la storia della vecchia ferrovia con l’esposizione di oggetti, documenti, fotografie, vecchie cartoline, riproduzioni di locomotive e molto altro ancora collegato alla Parenzana.

L’invito del 15 dicembre 1902”

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