Giusto Curto, l’anima di Rovigno

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Giusto Curto, l’anima di Rovigno

Nella ricorrenza del 30º anniversario della scomparsa di Giusto Curto, avvenuta il 31 maggio 1988, la Comunità degli Italiani “Pino Budicin” di Rovigno ha organizzato al Centro multimediale di Rovigno una serata in suo omaggio. ∫oûsto, come viene chiamato in rovigne∫e, è una delle voci più genuine e poetiche che abbiano dato lustro al dialetto rovignese, come puntualizzato nel corso dell’evento.

Durante la celebrazione è stato presentato al pubblico il secondo volume dei “Bozzetti teatrali” di Giusto Curto, scritto in dialetto rovignese e curato dalla Sezione storico-etnografica della CI. Si tratta certamente di un tassello molto importante nel progetto di tutela, cura e stampa della produzione letteraria dei nostri autori.
A fine serata, tutti i presenti hanno ricevuto in omaggio una copia del libro. A parlare di Giusto Curto e a presentare il volume sono stati Libero Benussi e Maria Tamburini. “La sua opera è particolarmente ricca e riveste un ruolo importantissimo nell’orizzonte letterario dialettale rovignese”, è stato detto.
Il volume comprende 13 bozzetti teatrali che vanno ad aggiungersi ai sei già pubblicati nel primo. Molto conosciuto anche per la sua lirica, l’autore coniuga in questi lavori poesia, tradizione e astuzia popolare e occupa meritatamente una posizione di spicco nella dimensione culturale rovignese e nell’ambito della letteratura della CNI.
Al numerosissimo pubblico presente in sala è stato offerto anche uno spettacolo artistico-culturale al quale hanno partecipato tutte le sezioni della Comunità degli Italiani. La SAC “Marco Garbin”, diretta da Riccardo Sugar, ha interpretato cori, canzoni e bitinade su testi o parodie di Giusto Curto. Si sono esibiti anche i solisti Alessio Giuricin, Luciano Dandolo, Marisa Poretti, Gianfranco Santin e Angela Preden.
La filodrammatica giovani ha presentato uno dei bozzetti più conosciuti di Giusto Curto, “El malagna∫o puntamento”, interpretato da Nives Giuricin, Serena Santin Kocijančić e Teodor Tiani. La sorpresa della serata è stato il minibozzetto “La pulenta”, scritto su misura per la scuola e interpretato da quelle che sono state le prime a presentarlo da bambine, ossia Virna Russi Špelić, Manuela Gorjup Benussi e Samantha Rocco Popović.
La serata si è aperta con un filmato nel quale Giusto Curto legge la sua poesia “L’alba de’l pascadur”. È stato proiettato, inoltre, il filmato nel quale viene presentata una scena tratta dal bozzetto “San Grispeîn, la festa de i calighieri”, con interprete Niene Surda Ersilia Benussi, affiancata da Mirella Russi e Libera Sponza.
Una carellata di fotografie d’epoca e attuali, rappresentanti l’attività filodrammatica folcloristica della Scuola elementare italiana, ha fatto da sfondo alla recitazione della poesia “La poûpa da bieco”, dalla quale ha avuto origine la toccante versione teatrale messa in scena dalla scuola elementare. Il programma si è concluso con la poesia “ʃoûsto”, che Vlado Benussi gli ha dedicato, letta da Alen Matošović in rappresentanza del gruppo di studio del dialetto rovignese della CI.

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