«Giuseppina Martinuzzi»: si chiude in bellezza

Fervono i preparativi per gli appuntamenti con i quali le sezioni della CI di Albona destinate ai più piccoli concluderanno l’anno d’attività 2022/2023

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«Giuseppina Martinuzzi»: si chiude in bellezza
I minicantanti con la maestra Sabrina Stemberga Vidak durante la celebrazione del 75º della CI di Albona. Foto: TANJA ŠKOPAC

Le sezioni della Comunità degli Italiani “Giuseppina Martinuzzi” di Albona riservate ai più piccoli si stanno preparando per gli incontri nell’ambito dei quali sarà festeggiata la fine dell’anno d’attività 2022/2023. Come ci ha confermato la presidente del sodalizio, Daniela Mohorović, i minicantanti, diretti dalla maestra Sabrina Stemberga Vidak, dovrebbero tornare a esibirsi nell’ambito di un evento che l’associazione “Serenade Ensemble” di Muggia organizza, ormai tradizionalmente, nella stessa località italiana per dare il benvenuto all’estate.

L’incontro è fissato per il 18 giugno e dovrebbe vedere pure la partecipazione degli amici zagabresi dei minicantanti, ovvero dei membri del coro “Zagrebački anđeli”, diretto dal maestro Vitomir Ivanjek. Come noto, le voci della stessa corale di Zagabria si sono esibite già diverse volte nell’ambito del festival “Voci amiche” della Comunità degli Italiani di Albona, che si organizza in giugno.
Nelle prossime settimane dovrebbe essere portato a termine pure il progetto “Musicando per Albona”, avviato dalla Comunità degli Italiani di Albona e ideato dalla maestra Sabrina Stemberga Vidak. Come detto più volte dall’avvio del progetto, avvenuto nel novembre 2022, si tratta di un’iniziativa mirata alla rivitalizzazione del dialetto istroveneto, che, si legge nella descrizione dello stesso programma, “non soltanto è ancora vivo, ma può ancora raccontare storie ed esprimere bisogni, dubbi, pensieri, umori e altro”. Sempre secondo quanto spiegato nei mesi scorsi, l’idea guida dell’iniziativa è la realizzazione di un lavoro artistico, d’alta qualità dal punto di vista musicale e, allo stesso tempo, di spessore culturale e letterario. L’intenzione, inoltre, è associare l’istroveneto a un’espressione musicale di stampo e di gusto contemporanei, lontano dal solito binomio dialetto/canzoni popolari. In questo modo si vuole avvicinare la musica con testi in dialetto anche alle generazioni più giovani.
Inoltre, un incontro di fine anno scolastico dovrebbero averlo nel corso del mese appena iniziato pure gli allievi del laboratorio musicale e linguistico coordinato dall’insegnante Sandra Hrvatin, mentre nello stesso periodo a presentarsi con una mostra saranno i bambini che hanno frequentato le lezioni di ceramica coordinate negli ultimi mesi dall’artista albonese Tea Bičić Belušić. Alcuni dei lavori di quest’anno erano esposti nella sede della CI nelle settimane scorse, anche come un contributo all’edizione 2023 del Festival dell’arte e della tolleranza “Labina”.
Per quanto riguarda le altre attività pianificate per quest’anno, dovrebbe tenersi a Vicopisano l’edizione 2023 del tradizionale Raduno degli albonesi, appuntamento annuale di esuli e rimasti. Inoltre, il professor Tullio Vorano, presidente della Giunta esecutiva della Comunità degli Italiani albonese, continua a lavorare alla compilazione di un libro dedicato ai minatori morti nelle miniere dell’Albonese dalla fine del XVIII secolo, ovvero dal 1785, considerato come l’anno dell’inizio della produzione continua nelle miniere albonesi (risale, invece, al 1626 l’inizio delle attività di estrazione nel sottosuolo dell’Albonese, avviate lo stesso anno a Carpano), fino alla chiusura dell’ultimo pozzo minerario, quello a Tupliaco, nel 1999. Vorano, conosciuto ormai da decenni anche per le sue opere dedicate al passato minerario del territorio, si è presentato due anni fa con i risultati di una sua ricerca sullo stesso tema nell’ambito del convegno “Labinski kulturno-povijesni susreti”, Incontri storico-culturali albonesi. Come confermato in quell’occasione, nelle miniere dell’Albonese persero la vita circa 700 minatori, mentre dalle ricerche è scaturito che il primo nome a essere menzionato nei documenti consultati è quello di Antonio Cosset, scomparso nel 1797.

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