Gita nella città del Palladio

Escursione storico-culturale per i soci delle Comunità degli Italiani di Castelvenere e Momiano a Vicenza, con il contributo del governo italiano e della Repubblica di Croazia nell’ambito della collaborazione UI-UPT. Tappe pure a Lazise, Bassano del Grappa e Marostica

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Gita nella città del Palladio
Il gruppo dei soci delle Comunità degli Italiani di Castelvenere e Momiano a Vicenza. Foto: AMARA TOMASICH

Lo scorso fine settimana i soci delle Comunità degli Italiani di Castelvenere e Momiano, accompagnati dalle presidenti dei rispettivi sodalizi, Tamara Tomasich e Arijana Brajko Gall, hanno preso parte a un’escursione storico-culturale che li ha portati a Vicenza, città che dal 1994 è patrimonio dell’Unesco.

Una realtà con tante cose interessanti da vedere, il cui filo conduttore è il Palladio, architetto del XVI secolo, che nell’area ha lasciato numerose e importanti tracce della sua vita e delle opere. Tra queste la Basilica Palladiana e il Palazzo Chiericati, ora sede di una galleria d’arte. Nelle vicinanze, sempre del Palladio, il Teatro Olimpico, struttura coperta ma costruita secondo lo stile di un classico teatro all’aperto. Nella periferia della città si è potuta ammirare pure la Villa Rotonda, con quattro facciate identiche.
Dopo un primo assaggio delle bellezze della città veneta, la comitiva è partita alla volta di Lazise. Passeggiando per il centro storico, zona pedonale, ancora oggi si può leggere la potenza della Serenissima durante il XIV secolo: basta guardare le antiche e possenti mura della città. Il centro, affollato e vivace, può essere raggiunto attraverso tre porte. Da ammirare pure il vecchio porto, integrato nel cento storico. Attorno alla piazza principale e lungo la passeggiata del lungolago, Lazise offre una vasta scelta di ristoranti e bar. Nelle strette stradine del centro, infine, si possono trovare numerosi negozi e gelaterie.
Altra tappa del viaggio, Bassano del Grappa, con una sosta nella stupenda Marostica, città degli scacchi. Bassano del Grappa ha incantato la comitiva. La località deve il suo nome al Monte Grappa, ai cui piedi sorge, ma si richiama anche alla bevanda alcolica, che si vende praticamente ovunque. Il suo centro è una perla e il suo ponte è davvero unico. Infatti, il suo Ponte Vecchio o Ponte degli alpini, è il simbolo della località e sorge nel punto dove il Brenta è più stretto ed è stato ricostruito più volte dopo la guerra. Il ponte è anche inesauribile fonte d’ispirazione per le canzoni degli alpini. I piloni in legno, la sua struttura architettonica e il fatto che sia coperto, gli conferiscono un fascino cui non ci si può sottrarre. Immancabile la sosta nei due principali salotti cittadini: piazza Garibaldi e piazza Libertà.
L’escursione è stata una proposta della società umaghese “Gabi Travel”. L’iniziativa del viaggio rientra nelle attività programmate per il 2022 di entrambe le CI ed è stata realizzata grazie al contributo del governo italiano e della Repubblica di Croazia tramite la collaborazione tra l’Unione Italiana e l’Università Popolare di Trieste.

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