Giro curioso per Umago come un turista

Umago: bella, ma alle volte «impossibile» per le stonature che fanno ombra al patrimonio del suo centro storico. Eppure basterebbe così poco per fare meglio

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Giro curioso per Umago come un turista

Una bella mattina soleggiata nel centro storico di Umago: una condizione perfetta per fare una passeggiata, come la potrebbe fare un turista trovandosi in questa località. Siamo in pieno inverno, non ci sono molte persone in giro, a differenza della stagione balneare, eppure l’aspetto estetico, urbanistico della città non va trascurato.

 

Si dice spesso e volentieri che anche l’occhio vuole la sua parte e per vivere bene in una città, seppure piccola, bisognerebbe valorizzarne il patrimonio storico-culturale e artistico. Ed è proprio nel centro storico che s’individua a malincuore un degrado evidente delle facciate degli edifici e delle sue vie.

In Corte delle ore, sul retro del Duomo affacciato verso il mare, si può notare una sfera. Secondo lo storico Niki Fachin, si tratta probabilmente di una palla di cannone risalente al 1810, quando gli inglesi attaccarono la città. Questa testimonianza storica molto curiosa risulta essere priva di targa esplicativa che potrebbe stuzzicare l’interesse di molti passanti, che altrimenti con indifferenza ci passano davanti senza curarsi di essa.

Il tratto delle mura cittadine con feritoie accanto al Museo civico sembra essere un deposito di rifiuti. Inutile dire che ciò risulta essere poco invitante per coloro che passeggiano lungo la costa e che magari vogliono visitare il Museo.

Un abbinamento discutibile

Un altro impatto visivo poco gradevole lo si ha guardando un’insegna indicante un ristorante accanto a una stupenda bifora in stile gotico-veneziano che dà su piazza Venezia. La bifora, nell’accostamento non viene valorizzata e il tutto pecca di mancanza di buon gusto, in quanto è un peccato vedere questo contrasto estetico accanto a un elemento architettonico di rilevante importanza.

Una volta imboccata via Epifanio, alzando lo sguardo si può notare il fronte di un sarcofago paleocristiano del V secolo infisso sulla casa al civico 3. Questo reperto, purtroppo, non è segnalato da nessuna targa esplicativa e perciò viene spesso ignorato.

Valorizzare e curarsi del centro storico non significa soltanto mantenere in buono stato gli edifici e le vie, ma vuol dire fare conoscere ai cittadini e ai turisti l’importanza del retaggio storico culturale che ci circonda. Lungi da noi l’intenzione di criticare quanti lavorano nei bar e nei ristoranti, che contribuiscono all’economia, specialmente nella stagione turistica: vogliamo semplicemente segnalare che si potrebbe fare meglio.

Purtroppo, le insegne sproporzionate dei vari bar e ristoranti, nonché la scarsa cultura civica di coloro che sporcano la città, coprono quello che potrebbe essere un affascinante centro cittadino, una volta borgo di pescatori.

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