Giornata dell’Unità nazionale. Zanin: «Da unità d’Italia unità d’Europa»

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Giornata dell’Unità nazionale. Zanin: «Da unità d’Italia unità d’Europa»

“Questi difficili anni di pandemia, seguiti dagli attuali e terribili giorni di sofferenza a livello
internazionale, ci fanno capire come, oggi più che mai, diventi doveroso stringerci tra di noi come popolo, facendo riferimento a un valore imprescindibile per il Paese come l’unità nazionale. Un sentimento e un legame ben espressi da elementi non certo simbolici che, unendo lo scritto all’udito per giungere fino al semplice sguardo, ne testimoniano ulteriormente l’importanza: la nostra Costituzione, l’Inno di Mameli e il Tricolore”.
Lo sottolinea il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, in occasione della ricorrenza del 17 marzo dedicata alla Giornata dell’Unità nazionale, della
Costituzione, dell’Inno e della Bandiera.
Il pensiero va dunque rivolto a quel passaggio dell’anno 1861 che aveva visto, a Torino, la nascita dello Stato italiano con la proclamazione del Regno d’Italia da parte di Vittorio Emanuele II. Un processo, avviato con la legge 4671 del Regno di Sardegna e proseguito con l’approvazione del progetto di legge del Senato, giunto fino a questa importante celebrazione, istituita come festività civile attraverso la legge 222/2012 con l’obiettivo di ricordare e promuovere i valori legati alla cittadinanza. Fondamento di una corretta e rispettosa convivenza, riaffermando e consolidando l’identità nazionale attraverso il ricordo e la
memoria civica. “I sentimenti di profondo attaccamento all’Italia e ai rispettivi territori d’origine che ho avuto modo di constatare e apprezzare proprio in questi giorni di missione istituzionale in Sud America – aggiunge il presidente del Cr Fvg dall’Argentina – sono la
prova vissuta di significati e principi che troppo spesso diamo per scontati, rischiando di sottovalutarne uno spessore tutt’altro che simbolico”. “Quello che avvenne il 17 marzo 1861 – conclude Zanin – costituì, al tempo stesso, una fine e un inizio. L’epilogo di un lungo, sofferto e doloroso percorso di unificazione passato attraverso il Risorgimento, ma anche l’avvio di una nuova fase storica all’insegna dell’unità. Ecco, quindi, che questa giornata si
trasforma in una preziosa opportunità per guardare a un’Europa sempre più unita e solidale, madre e al tempo stessa figlia dei nostri giorni e di quelli futuri”.

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