Floriana Bassanere Radin rimane alla guida della «Fulvio Tomizza»

Rieletta all’unanimità nel corso della seduta costitutiva dell’Assemblea comunitaria

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Floriana Bassanere Radin rimane alla guida della «Fulvio Tomizza»
I membri della neocostituita Assemblea della Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza” di Umago. Foto: COMUNITÀ DEGLI ITALIANI DI UMAGO

Alla seduta costitutiva dell’Assemblea della Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza” di Umago, che conta 21 membri, i 20 consiglieri presenti (assente giustificato solamente uno) hanno rieletto all’unanimità Floriana Bassanese Radin alla guida del sodalizio, a dimostrazione del buon lavoro svolto finora. Alla carica di vicepresidente è stata nominata Svjetlana Pernić Ćetojević.

Dopo i saluti della presidente del sodalizio, la seduta è stata aperta dal consigliere più anziano, Pino Degrassi, mentre la presidente della Commissione elettorale, Sanja Radovčić, ha presentato ai consiglieri i risultati delle elezioni tenutesi il 26 giugno scorso. Purtroppo l’affluenza è stata scarsa: i votanti sono stati 216 su un totale di 1.879 iscritti all’elenco elettorale. La segretaria del sodalizio Antonella Degrassi si rammarica del funzionamento dei servizi postali umaghesi, in quanto molti inviti sono arrivati con settimane di ritardo e sicuramente hanno influito sul calo dell’affluenza rispetto al 2018. Umago ha avuto un’affluenza delľ11,45%, dunque molto bassa e alquanto preoccupante. I membri della Commissione elettorale hanno raggiunto pure 7 famiglie impossibilitate a raggiungere la sede elettorale, famiglie con residenza a Seghetto, Petrovia, Villania e nel centro di Umago.
La CI di Umago dunque non cambia rotta e sceglie la continuità, sulla scia dei risultati conseguiti, con la preoccupazione, però, per lo scarso interesse dimostrato dai connazionali per le elezioni.
La nuova Assemblea della CI di Umago è costituita da Floriana Bassanese Radin, che alle elezioni ha ottenuto 183 voti, Antonella Degrassi (148), Svjetlana Ćetojević Pernić (136), Elena Bernich (125), Bruno Bose (123), Manuela Bose (121), Ondina Šimičić (115), Salvatore Napoletano (108), Erika Šporčić Calabrò (107), Daniele Bose (106), Mauro Jurman (106), Matteo Radin (106), Arden Sirotić (105), Davor Brežnik (105), Larisa Gašperini (104), Roberta Lakošeljac (100), Maura Miloš (99), Ivana Lakošeljac (98), Ernesto Giraldi (98), Sara Sodomaco (97) e Pino Degrassi (97).
Accanto a Floriana Bassanese Radin e a Svjetlana Pernić Ćetojević, sono entrati a far parte della presidenza Antonella Degrassi, Erika Šporčić Calabrò, Larisa Gašperini, Mauro Jurman e Pino Degrassi. Del Comitato dei garanti fanno invece parte Davor Brežnik, Daniele Bose ed Elena Bernich, mentre Barbara Krištofić Brenčić sarà revisore dei conti.

Svjetlana Pernić Ćetojević e Floriana Bassanese Radin.
Foto: COMUNITÀ DEGLI ITALIANI DI UMAGO

«Ci siamo»
Durante la sessione costitutiva dell’Assemblea, dopo i ringraziamenti della presidente del sodalizio Floriana Bassanese Radin per la riconfermata fiducia e della vicepresidente Svjetlana Pernić Ćetojević per la sua elezione, il consigliere Pino Degrassi ha ritenuto necessario leggere l’articolo pubblicato sulla “Voce del popolo” prima della data delle elezioni, articolo intitolato “Ci siamo” a firma di Dario Saftich, con il quale il giornalista ha voluto confermare che il voto conta, a prescindere da chi verrà eletto, perché ciò che conta è la partecipazione al voto e cioè l’affluenza alle urne, perché una minoranza deve evidenziare il suo attaccamento alla propria identità e il voto libero e democratico è uno degli elementi che contano, al quale tutti gli osservatori guardano. Come afferma Dario Saftich “… perché le elezioni dell’Unione Italiana devono essere anche e soprattutto questo: un momento di festa, un’occasione d’incontro dei connazionali e magari anche il momento propizio per un sussulto d’orgoglio, per ribadire che nonostante tutte le traversie storiche, la minoranza italiana è ancora qui”.
Non possiamo che condividere pienamente quanto scritto da Dario Saftich e ringraziare Pino Degrassi per avercelo letto durante la seduta, perché iniziare il nuovo mandato con queste parole davvero significative ci motiva a lavorare con impegno, coesione e tanta passione per continuare a valorizzare la nostra lingua e la nostra cultura e far sentire che qui ci siamo e desideriamo rimanerci.

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