Eredità veneta Patrimonio da valorizzare

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Eredità veneta Patrimonio da valorizzare

UMAGO | Sono tre le fasi del progetto, che si è snodato ieri al Convegno internazionale di Umago e che porta il titolo: “Il promontorio dell’Adriatico: Salvore e il suo territorio nell’età della Serenissima”. La prima fase riguarda la ricerca, la seconda comprende il Convegno e la terza la pubblicazione di un volume di prestigio che – come evidenziato con grande soddisfazione dai relatori – potrebbe riscontrare grande interesse anche nei campi turistico ed economico.

Al Convegno scientifico che si è tenuto ieri alla Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza” di Umago hanno aderito diversi ricercatori rinomati. A salutare pubblico e partecipanti, in mattinata, sono stati il presidente della Comunità degli Italiani di Salvore, Silvano Pelizzon, quindi Floriana Bassanese Radin, presidente della CI locale, il vicesindaco Ivan Belušić, il presidente dell’Associazione “Batana salvorina”, Davor Rašin, e il coordinatore del Convegno, Franco Rota, titolare dell’azienda “Eurotrieste”.

Un percorso iniziato due anni fa

Il presidente della Comunità degli Italiani di Salvore, Silvano Pelizzon, ha sottolineato che la conferenza costituisce il momento più atteso del percorso iniziato circa due anni fa dalla CI di Salvore, congiuntamente alla Città e al Museo civico di Umago e all’Università Ca’ Foscari di Venezia, quali partner autorevoli del progetto supportato dalla Regione Veneto, inteso a testimoniare e a valorizzare il ricco retaggio culturale ereditato dal territorio di Salvore attraverso la sua lunga storia passata e, in particolare, attraverso la secolare appartenenza alla Serenissima. Un saluto particolare è andato all’Associazione “Batana Salvorina”, che si è unita efficacemente al consorzio originario del progetto, contribuendo a consolidare la visibilità di una tradizione unica nel suo genere, frutto dell’ingegno e dell’operosità di una popolazione da sempre strettamente legata al mare e idealmente abbracciata al simbolico faro di Salvore.

Storia e tradizione

Floriana Bassanese Radin, presidente della Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza” di Umago, ha tenuto una conferenza sul tema “Viva le glorie del nostro leon”. “Lo studio, la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale di origine veneta del nostro territorio sono un impegno costante delle Comunità degli Italiani che operano sul territorio umaghese”, ha rilevato la relatrice.
Il prof. Claudio Povolo dell’Università Ca’ Foscari di Venezia ha trattato il tema “Tradizione di relazioni all’insegna della venezianità”. L’ Associazione “Batana salvorina”, presieduta da Davor Rašin, si è occupata di “Antichi mestieri, genius loci e attrazioni turistiche”, mentre il Museo civico di Umago ha presentato le testimonianze archeologiche nel territorio di Salvore.
È seguita la presentazione delle ricerche sviluppate nella prima parte del progetto con Marino Manin, “Salvore nel Catasto stabile”, la conferenza “Paesaggio agrario e organizzazione produttiva nel salvorino (XV – XIX sec.)” di Denis Visintin, mentre Marina Paoletić ha parlato delle proprietà e delle residenze di campagna nel circondario di Salvore. Lia De Luca dell’Università Cà Foscari di Venezia ha trattato “La Battaglia di Salvore tra storia e mito: ricognizione bibliografca degli studi, dai primi manoscritti al dibattito Seicentesco” e Rino Cigui del Centro di ricerche storiche di Rovigno si è occupato del tema “La malaria a Salvore dal medioevo ai tempi recenti”.

Patrimonio artistico

Nella sessione pomeridiana, lo storico d’arte Damir Tulić ha tenuto una conferenza sul tema “Altare marmoreo e scultura lignea nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista a Salvore”, mentre Nina Kudiš ha trattato la pittura nella parrocchia di San Giovanni. È seguita la presentazione e l’esecuzione al pianoforte di brani inediti del Conte Stefano Rota da parte di Aleksandra Santin Golojka, mentre David di Paoli Paulovich ha trattato la musica rituale a Salvore nell’eredità veneto-adriatica.

Ricerche raccolte in un volume

L’obiettivo del progetto è quello di proseguire con la pubblicazione di un volume di prestigio che vedrà quali partner attivi le CI di Salvore e di Umago, la Città di Umago, l’Università Cà Foscari di Venezia, il Museo civico e l’Associazione “Batana salvorina”.

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