Sono due i progetti di cui si è discusso durante la recente riunione tra i rappresentanti della Città di Albona, della municipalizzata “Vodovod Labin”, preposta alla gestione dell’infrastruttura idrica e di quella fognaria nel territorio e della statale che si occupa dello stesso tipo di infrastrutture a livello nazionale, “Hrvatske vode”. Le due iniziative sono la costruzione della stazione di pompaggio per la fonte d’acqua potabile di Sant’Antonio e la ricostruzione del sistema per lo smaltimento delle acque reflue per l’agglomerato Albona-Arsia-Rabaz (Porto Albona).
A rappresentare la statale nella stessa riunione sono stati Valentin Dujmović e Gordan Gašparović, rispettivamente vicedirettore della “Hrvatske vode” e direttore dell’ufficio della stessa ditta a Fiume. Presenti pure il sindaco albonese Valter Glavičić, il direttore della “Vodovod” Alen Golja, il coordinatore del progetto Klaudio Bastijanić e il direttore tecnico Franko Načinović.
Durante l’incontro è stata sottolineata l’importanza del progetto di costruzione della stazione di pompaggio di Sant’Antonio per il rifornimento idrico dell’Albonese nei prossimi decenni. Come ha rilevato il sindaco Glavičić, con quest’iniziativa, il cui valore supera 1,3 milioni di euro e per la quale saranno utilizzati soltanto i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e non quelli del Bilancio cittadino, sarà risolta, a lungo termine, la questione di rifornimento idrico dell’Albonese. “Per quanto riguarda il progetto per l’agglomerato Albona-Arsia-Rabaz, quest’iniziativa è pronta per il rispettivo bando d’appalto pubblico per la prima fase del progetto, il cui valore si stima a più di 43,37 milioni di euro, IVA esclusa. La nostra ‘Vodovod Labin’ ha svolto un lavoro significativo e non vediamo l’ora di assistere, come previsto, in settembre alla pubblicazione del bando”, ha aggiunto Glavičić.
Lo stesso progetto, di un valore complessivo superiore ai 123 milioni di euro, il 70,12 p.c. del quale dovrebbe provenire dai fondi dell’Unione europea, comprenderà una serie di interventi piuttosto complessi, tra cui la costruzione di tre impianti per la depurazione delle acque reflue: quello previsto come parte della fase discussa sarà collocato nella valle d’Arsa, nel territorio del Comune di Arsia, vicino all’ex centrale termoelettrica Vlaška. Come confermato, in collaborazione con gli addetti alla sovrintendenza ai beni culturali, si è trovato il modo giusto per conservare la struttura menzionata e per adattare all’ambiente le infrastrutture pianificate, senza influire sull’immagine visiva dell’area in modo negativo.
La stazione di pompaggio per la fonte di Sant’Antonio, con tutta l’infrastruttura necessaria, sarà realizzata con un investimento di 1.311.534,83 euro, IVA inclusa, mentre il termine per la conclusione dei lavori è il 30 novembre del 2025. Come miglior offerente è stata selezionata la ditta “Vodotehnika” di Zagabria, mentre a sovrintendere i lavori sarà Filip Banovac, della ditta “Prima-ing” di Pola. Per questo progetto la “Vodovod Labin” ha ottenuto un sostegno a fondo perduto da parte del Meccanismo di ripresa e resilienza del rispettivo Piano nazionale per il periodo dal 2021 al 2026 destinato al finanziamento dello svolgimento dei progetti d’investimento dei sistemi di rifornimento idrico e di quelli per lo smaltimento delle acque di scarico.
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