Digitalizzare la storia per le generazioni future

Il Museo del territorio parentino mette a disposizione sul suo sito web i periodici «Adria» e «Porečki glasnik», importanti fonti di cronaca locale

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Digitalizzare la storia per le generazioni future
Elena Poropat Pustijanac, Loris Peršurić ed Elena Uljančić. Foto: DENIS VISINTIN

La consultazione delle fonti storiche passa al digitale anche nel Museo del territorio parentino, che ha avviato la digitalizzazione dei giornali e dei periodici editi a Parenzo nella seconda metà del XX secolo. L’iniziativa è stata avviata con la digitalizzazione di “Adria” e del “Porečki glasnik”, culla di molti giornalisti di successo e importanti fonti storiche di cronaca locale. A presentare la loro conclusa digitalizzazione, avviata con la “Link 2” di Zagabria con il supporto finanziario municipale, sono intervenuti il sindaco Loris Peršurić, la direttrice del Museo Elena Uljančić e la curatrice superiore Elena Poropat Pustijanac.
Questo per Parenzo è un periodo di notevoli investimenti, molti dei quali interesseranno nel corso dell’anno anche il Museo, in attesa del rinnovo della facciata e la Casa Romanica, sua sede dislocata. “Al Museo si lavora molto e gran parte dell’operosità dei suoi dipendenti è invisibile al pubblico, pur trattandosi di progetti importanti, come questo odierno”, ha commentato il primo cittadino. La Uljančić ha fatto notare che la consultazione di “Adria” e del “Porečki glasnik” è uno dei maggiori motivi di frequenza del Museo di studenti e cittadini, per ripercorrere la cronaca del periodo in cui uscirono. Il “Porečki glasnik” era all’avanguardia per la satira di allora, all’epoca del comunismo jugoslavo. “Oggi offriamo un regalo ai nostri concittadini e agli storici del socialismo e di Parenzo”, ha concluso la Uljančić, rilevando l’importanza storica di queste due fonti.
Il primo numero di “Adria” – che riassume precedenti giornali parentini – da cui è poi nato il “Porečki glasnik”, è uscito dalle stampe il 25 maggio 1982, quindi la presentazione ricorda anche il suo quarantennale. Il “Porečki glasnik” ebbe una più lunga tradizione. Tra le sue rubriche, pure “Fora le porte”, dedicata alla Comunità Nazionale Italiana, che come ha fatto notare Goran Prodan, impegnato in entrambe le redazioni e presente alla presentazione, ha rivestito una grande importanza in quanto anello di congiunzione tra la memoria storica della CNI e quella della città.
Al Museo del territorio parentino si conservano esemplari di diversi giornali della seconda metà del XX secolo. Tra questi il “Glasnik Plave lagune” della Plava Laguna, il “Naš Glas” della Riviera e “Anita”, dell’omonima azienda turistica, poi confluita nell’odierna Maistra: tre aziende già allora all’avanguardia nel turismo, che comprendevano anche ditte operanti in altri settori, coprendo la stragrande maggioranza dell’economia di allora. Si conserva pure il “30 dana” dedicato alle questioni sociali. L’”Adria” riassunse tutti questi periodici, divenendo nel 1983 “Porečki glasnik”, organo d’informazione comunale, dedito pure alla satira, con la sua rubrica “La kost u grlo” (L’osso in gola), finanziato dall’allora Assemblea comunale di Parenzo. Con il passaggio all’economia di mercato, il “Porečki glasnik” divenne una società che dovette sottostare alle sue regole, resistendo fino al 1994. Questi periodici conservano la storia di Parenzo e del Parentino dal 1970 alla metà degli anni Novanta del secolo scorso.
Per tutelarli e renderli accessibili al pubblico e agli storici, il Museo del territorio parentino ha avviato la loro digitalizzazione. In questa prima fase, sono stati digitalizzati soltanto l’”Adria”, nella ricorrenza del quarantennale e il “Porečki glasnik”, vista la sua ricchezza d’informazioni e la qualità, che lo resero tra i migliori giornali dell’allora Repubblica socialista di Croazia. Per consultarli, basta accedere al sito web del Museo del territorio parentino www.muzejporec.hr e cliccare il link dostupnaproslost.hr.

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