Due giorni intensi per la sezione periferica di Momiano della Scuola elementare italiana “Edmondo De Amicis” di Buie con una trasferta nelle vicine Slovenia e Italia per una visita agli studi di TV Capodistria e per partecipare a un laboratorio di caricature inerenti alle espressioni delle facce a Mestre. “Da un invito fatto dalla giornalista Claudia Raspolič, che ringrazio moltissimo, ci siamo dapprima immersi nel dietro le quinte di uno studio televisivo, quello di TV Capodistria, dove abbiamo scoperto la regia, i tecnici del suono e delle immagini, il montaggio. Ci siamo poi immedesimati nel ruolo di conduttori del telegiornale e infine abbiamo visitato il centro regia dove abbiamo potuto osservare la registrazione del programma ‘Quarta di copertina’. È stata un’esperienza nuova e interessante grazie alla quale abbiamo scoperto cose che non conoscevamo”, ha rilevato l’insegnante Branka Marušić Budimir, dicendo che l’avventura si è conclusa facendo una visita per il centro storico di Capodistria e mangiando tutti assieme un buon gelato.

Grazie a una collaborazione fruttuosa instaurata con l’Università popolare aperta di Buie, il giorno dopo l’istituzione scolastica non poteva “lasciarsi scappare” l’invito della f.f. di direttore, Tanja Šuflaj, di partecipare al laboratorio “Workshop faccette”. Guidato da Marco Lacampo, questo è un progetto che lo stesso artista svolge personalmente con gruppi di bambini dai 4 ai 10 anni d’età all’interno della sua galleria di Mestre. Tutto è iniziato con l’osservazione dei suoi quadri, dopo di che il gruppo ha affrontato i temi delle diversità, delle emozioni, dei caratteri e, dopo una piccola lezione su come rappresentare le varie personalità, sono passati alla realizzazione dei disegni. Come confermato dalle insegnanti, questa è stata una cosa nuova, scoprire che da una sagoma strana con delle linee potessero creare facce di tutti i tipi e diverse l’una dall’altra. Sono ritornati a scuola con un quadro di faccette tutto loro e con un ricordo indelebile nel cuore. L’artista, essendo anche un musicista, alla fine del laboratorio non ha mancato di omaggiare il gruppo suonando e cantando delle sue canzoni.