Alcuni problemi cui fanno fronte gli utenti degli alloggi cittadini per i meno abbienti del cosiddetto albergo per scapoli, all’indirizzo Katuri 17, si sono trovati all’ordine del giorno della seduta del Consiglio cittadino, svoltasi la scorsa settimana. A soffermarsi sulla questione è stata la presidente del Consiglio, Nena Ružić, della lista del sindaco Donald Blašković, secondo la quale ad avere problemi nello stesso edificio sono pure i membri del Club judo “Ippon”, che utilizzano uno degli spazi della struttura.
“Parlando con i fruitori degli alloggi è stato stabilito che nei vani che occupano i due piani abitano circa 30 persone, che hanno a disposizione complessivamente due docce, una per ciascuno dei due piani, ed entrambe sono all’interno del bagno destinato alle donne, che comprende pure il gabinetto. Ciò significa che tutti i fruitori, sia donne che uomini, utilizzano la stessa doccia, motivo per cui è impossibile che il bagno rimanga a disposizione di più persone allo stesso tempo”, ha detto la presidente Ružić, chiedendo una soluzione per separare fisicamente la doccia dal gabinetto. A suo avviso, un altro problema dei fruitori degli stessi alloggi è il fatto che spesso viene a mancare l’acqua calda.
Le difficoltà segnalate dal club “Ippon” riguardano il tetto che non regge alla pioggia. “È un problema che dura ormai da circa dieci anni ed è stato segnalato più volte alla Città. Se l’amministrazione cittadina non ha le possibilità di risolvere urgentemente il problema, si potrebbe forse adattare l’uso dello spazio e categorizzarlo come un vano sportivo della cui gestione sarebbe responsabile la ‘Labin 2000’?”, ha chiesto la presidente Ružić.
Nel rispondere, il sindaco Donald Blašković ha confermato che visiterà la struttura per accertarsi della situazione con i servizi sanitari e gli altri vani. “In collaborazione con i fruitori degli alloggi definiremo le priorità per il sanamento in breve tempo”, ha affermato Blašković. Riguardo all’infiltrazione dell’acqua piovana dal tetto, il sindaco ha annunciato la redazione di un preventivo per le necessarie riparazioni. “Appena avremo definito i costi concreti, cercheremo di risanare il tetto, spero già nel prossimo anno finanziario”, ha concluso.
«Sindaco, intervenga»
Il consigliere Mladen Bastijanić, della piattaforma “Možemo!”, ha ribadito la necessità di risolvere il problema della strada che a Piedalbona passa di fronte all’ingresso nel supermercato della ditta “Plodine”, dove manca la segnaletica necessaria che definisce il limite di velocità né un’altra informazione in base alla quale i conducenti che arrivano da via Pola potrebbero intuire che si tratta di una strada attraversata dai pedoni e di un’area parcheggio. “Sindaco, prenda in mano il telefono e si metta in contatto con la Polizia”, ha detto Bastijanić, chiedendo un intervento urgente per prevenire situazioni indesiderate.
Lo stesso consigliere ha invitato Blašković a esprimersi in merito ai piani finalizzati alla trasformazione della centrale termoelettrica a Porto Fianona in uno stabilimento per l’incenerimento dei rifiuti, ovvero, come ha detto, in un impianto che, come certi altri attualmente operanti nell’Albonese, “ci accorciano la vita”. Il sindaco si è limitato ad affermare che i primi contatti con la ditta statale che gestisce la centrale a Porto Fianona “Hrvatska elektroprivreda” (HEP), dal suo insediamento in maggio, in seguito alle elezioni amministrative, sono stati buoni. Si è detto sicuro che la buona collaborazione continuerà anche in futuro.
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