
Una sorpresa poco prima della fine delle lezioni. Così gli alunni delle prime classi della SEI “Galileo Galilei” e della SEI “Edmondo De Amicis” hanno vissuto la visita di Marin Corva, presidente della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana. Le tappe a Umago e Buie si inserisco all’interno del progetto volto a incentivare l’iscrizione nelle istituzioni scolastiche della CNI. Corva ha portato ai giovani alunni un omaggio con gadget e pensierini firmati Unione Italiana, con lo scopo sia di ringraziare le famiglie di aver scelto per i loro figli le scuole della minoranza, sia di rivolgersi ai più piccoli in un linguaggio a loro comprensibile. Una sorpresa gradita dagli alunni, entusiasti di tornare a casa con una scatola piena di occorrente scolastico, ma anche di giochi. Molti alunni di Buie in questi giorni sono in gita scolastica, quindi a incontrare Corva sono stati solo 4 bimbi della prima, ma i regali attendono a scuola gli assenti.
Nella stessa giornata Corva ha incontrato pure i ragazzi delle classi ottave, in questi giorni davanti a una scelta difficile: dove proseguire gli studi. C’è chi ha già deciso, chi invece è indeciso tra uno o l’altro indirizzo, comunque la maggior parte di loro proseguirà gli studi in lingua italiana. Corva ha voluto ricordare le borse di studio erogate dall’Unione Italiana agli studenti che hanno completato la verticale scolastica italiana e che hanno intenzione di continuare gli studi in Italia per un valore di 540 euro mensili. Somma non indifferente, che allevia di molto le spese delle famiglie con a carico ragazzi impegnati all’Università.
“Oltre a parlare di scuola, vorrei sapere che cosa vi piace fare nel tempo libero – ha commentato Marin Corva –. Le Comunità degli Italiani necessitano di giovani, per cui frequentatele, chiedete ciò di cui avete bisogno, fate sapere che corsi vorreste avere a disposizione, così assieme all’Unione Italiana, i sodalizi potranno esservi di aiuto. Sono questi i luoghi in cui si mantiene vivo l’istroveneto, che voi parlate e usate quotidianamente, e voi potete contribuire con la vostra presenza. Scegliere di parlare in istroveneto non significa rinunciare a qualcos’altro; oltre a questo nostro bellissimo dialetto potete parlare tutte le lingue che volete”. Corva ha salutato i giovani lasciandoli riflettere su questo concetto e sulla bellezza di tramandare la lingua che utilizzano in famiglia e con gli amici.

Foto: NICOLE MIŠON
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