Cittanova. Dieci anni di insegnamento e promozione del territorio

Celebrato ieri il decennale del progetto della Regione istriana che promuove negli asili e nelle scuole elementari e medie superiori la conoscenza della nostra terra

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Cittanova. Dieci anni di insegnamento e promozione del territorio
Tutti i premiati con i rappresentanti della Regione istriana. Foto: NICOLE MIŠON

Che cosa rende un progetto valido e attrattivo? Sicuramente una struttura solida, un’idea avvincente, un’organizzazione ben delineata nel corso della sua stesura, ma forse l’aspetto fondamentale è quello di essere in grado di coinvolgere quanti più partecipanti entusiasti. Ed è proprio ciò che è successo con l’implementazione del progetto d’insegnamento della storia del territorio della Regione istriana, che ieri, nel Centro per le manifestazioni e la cultura (CMC) di Cittanova, ha festeggiato i suoi primi 10 anni di attività. All’evento erano presenti Jessica Acquavita, vicepresidente della Regione istriana in quota CNI, Anteo Milos, sindaco di Cittanova, Vladimir Torbica, assessore regionale alla Cultura e alla Territorialità, altri assessori, oltre a numerosi direttori, presidi e rappresentanti delle istituzioni prescolari e scolastiche dell’Istria. Il progetto è stato avviato con l’obiettivo di preservare e rafforzare l’identità tra i bambini e i giovani della Regione Istriana, nonché di tutelarne le ricchezze e le particolarità.

“A 10 anni dal suo avvio, guardando indietro, sembra quasi logico che il progetto d’insegnamento della storia del territorio sia stato ideato e promosso – ha commentato Jessica Acquavita –. Si tratta di un’iniziativa di cui la Regione è particolarmente fiera anche perché è stata accolta da tutte le istituzioni del territorio e già questo ne dimostra la validità. Si vuole insegnare ai più giovani, in maniera dinamica e attiva, uscendo dai banchi di scuola, a conoscere la storia del proprio territorio, dove l’identità istriana, le radici, le tradizioni ne rappresentano le specificità. Il fatto che tante scuole vi aderiscano significa che l’idea era vincente e in un momento come questo, in cui i nostri giovani pensano più facilmente in inglese che in uno dei nostri dialetti è di fondamentale importanza. Ed è importante anche per chi viene a vivere qui da altri territori e non ha i nonni che gli possono raccontare quelle che erano le usanze locali. Grazie alle lezioni di storia del territorio tutti questi giovani potranno conoscere a scuola tradizioni, leggende e modi di vivere del passato radicati in questi luoghi”.

Le autorità in prima fila.
Foto: NICOLE MIŠON

I gruppi di lavoro
Un ruolo fondamentale nello sviluppo e nel miglioramento del progetto d’insegnamento della storia del territorio è stato svolto da tre gruppi di lavoro, formati in base alle fasce d’età dei bambini, dedicati alle scuole dell’infanzia, alle elementari e alle medie superiori che hanno coordinato il lavoro di tutte le istituzioni partecipanti, delineando obiettivi e metodi d’insegnamento e organizzando i vari incontri. Le tre unità di lavoro sono guidate rispettivamente da Karmen Uljanić, Miranda Damjanić Roce e Dijana Muškardin.
Al CMC di Cittanova è stato proiettato un breve video per ripercorrere le tappe e i risultati raggiunti in questi 10 anni di attività, ricordando i vari Festival della territorialità e le molteplici manifestazioni che si sono svolti in questo decennio includendo un numero impressionante di giovani. L’assessore Vladimir Torbica ha voluto ringraziare insegnanti e istituzioni scolastiche per la loro adesione entusiasta e per tutto l’impegno e il tempo dedicati alla storia del territorio e assieme a loro ha ricordato altri attori che hanno contribuito a strutturare questa iniziativa. “Vorrei ringraziare coloro che all’interno della Regione istriana hanno avviato e continuano a sostenere questo progetto. Non ci illudiamo che iniziative come questa non esistessero anche prima dell’avvio ufficiale delle lezioni di storia del territorio; erano portate avanti dalla buona volontà dei singoli insegnanti o dalle scuole, ma questo è stato il primo tentativo di istituzionalizzare tale tipo d’insegnamento – ha dichiarato l’assessore Torbica –. L’iniziativa non si limita ai Festival della territorialità, ma c’è tutto un iter da seguire per le scuole, mentre quello che noi cerchiamo di offrire, come un valore aggiunto, sono due libri di testo creati per aiutare docenti e alunni, assieme alla pagina web dove è possibile trovare tutti i progetti. Quest’anno inoltre abbiamo creato il primo gioco educativo e didattico legato alla storia del territorio. Infine mi fa molto piacere poter dire che con il nostro progetto entriamo nelle Università, assieme alla ‘Juraj Dobrila’ di Pola, che si unisce all’iniziativa. Un ringraziamento va ai media che seguono il nostro lavoro: spesso ciò che fanno gli educatori e i docenti passa inosservato perché il loro impegno è ritenuto qualcosa di consueto, ma invece si tratta di una vocazione di fondamentale importanza”.

Insegnare l’amore per la terra
A prendere la parola è stato anche il sindaco di Cittanova Anteo Milos, che si è detto felice del successo del progetto, sottolineando come la scuola sia un settore di vitale importanza per i giovani e per la promozione e la valorizzazione del territorio e di quelle che sono le ricchezze del luogo natio degli alunni. “Si impara ad amare il territorio, oltre che con l’insegnamento, anche attraverso la gastronomia, il turismo, lo sport. Nel corso della mia vita ho girato tutta l’Istria giocando a pallamano, allora non esisteva l’Ipsilon e per spostarsi bisognava attraversare tutti i paesini e questo mi ha permesso si conoscere le bellezze della nostra terra. Per tale motivo, in un periodo di globalizzazione come il nostro, questo programma è più che benvenuto. Viviamo un momento d’integrazione, durante il quale molta gente si trasferisce nella nostra Regione ed è necessario integrarla, non solo offrendo loro un lavoro e determinati servizi, ma anche attraverso l’amore per la terra in cui sono giunti e lo si può fare solo dimostrando a nostra volta l’amore che noi proviamo per l’Istria”.

I partecipanti
Le prime istituzioni formative a prendere parte al progetto dell’insegnamento della storia del territorio della Regione istriana sono state le scuole materne, a cui in seguito si sono aggiunte le elementari e infine anche le medie superiori. La cerimonia di Cittanova ha rappresentato il momento ideale per consegnare un riconoscimento simbolico a tutte le istituzioni che vi hanno aderito fin dal primo giorno. Tra le 16 medie superiori premiate, ne figurano ben tre appartenenti alla CNI: la SMSI “Leonardo da Vinci” di Buie, la SMSI di Rovigno e la SMSI “Dante Alighieri” di Pola. Sono state invece 20 le istituzioni elementari ad aderire fin da subito al progetto della Regione e tra queste troviamo la SEI “Bernardo Benussi” di Rovigno, la SEI “Bernardo Parentin” di Parenzo, la SEI “Edmondo de Amicis” di Buie, la SE “Giuseppina Martinuzzi” di Pola e la SEI “Galileo Galilei” di Umago. Per quanto riguarda gli asili, alla linea di partenza si sono presentate 10 istituzioni prescolari e anche qui non sono mancate quelle in lingua italiana: il “Paperino” di Parenzo, il “Girotondo” di Umago, il “Rin Tin Tin” di Pola e il “Girasole” di Cittanova.
Il programma è stato arricchito da intermezzi musicali, grazie alla partecipazione del gruppo vocale “Lastavice” dell’elementare Siana di Pola, guidato dalla Maestra Irene Giorgi, che ha allietato il pubblico proponendo alcuni brani musicali appartenenti alla tradizione regionale.
Un progetto, quello dell’insegnamento della storia del territorio che, oltre a promuovere le lezioni sul campo, portando i ragazzi a esplorare posti nuovi e offrire punti di vista differenti su quelli che già conoscono, promuove anche quelli che sono i valori che l’Istria custodisce da millenni, come tolleranza, rispetto e condivisione. Dei giovani consapevoli del proprio passato e delle proprie radici saranno degli adulti in grado di confrontarsi con altre culture e popoli senza la paura di sentirsi inferiori o l’arroganza di ritenersi superiori.

Riconoscimento alla SEI “Galileo Galilei” di Umago.
Foto: NICOLE MIŠON
La premiazione della SMSI “Leonardo da Vinci” di Buie.
Foto: NICOLE MIŠON

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