CI di Rovigno, si ritorna alle urne

0
CI di Rovigno, si ritorna alle urne

ROVIGNO | Indette nuove elezioni alla Comunità degli Italiani “Pino Budicin” di Rovigno, la cui neoeletta Assemblea non è riuscita, nemmeno dopo il secondo tentativo, a proporre un candidato alla carica di presidente del sodalizio.

La seduta costitutiva è stata così aggiornata una seconda volta, anche per constatare se sarà necessaria e giuridicamente valida la nomina di un facente funzione nell’attesa che i connazionali ritornino alle urne, probabilmente già a settembre. Ciò che preoccupa i membri dell’Assemblea, scioltasi ufficialmente martedì sera, è l’esito delle elezioni, se ripetute, vista la scarsissima affluenza alle urne. All’ultima consultazione elettorale per il rinnovo dell’Assemblea è andato a votare, infatti, il 19 per cento degli aventi diritto di voto, mentre alle elezioni per il rinnovo dei vertici e della nuova Assemblea dell’Unione Italiana l’affluenza è stata del 6,9 per cento. Il Comitato di controllo e lo scadenzario per le nuove elezioni verranno proposti e messi a voto nel corso della prossima seduta.
Ricordiamo che alle elezioni del 6 giugno erano stati eletti tra i 19 membri dell’Assemblea comunitaria Cinzia Russi Ivančić (con il massimo di 301 voti), Maria Tamburini (299 voti), Paolo Paliaga (297), Nives Giuricin (282), Giovanni Pellizzer (eletto con 280 voti), Sergio Ferrara (279), Teodor Tiani (271), Viviana Benussi (269), Marino Budicin (268), Ivetta Volčić (267), Marina Ferro Damuggia (258), Silvano Zilli (254), Roberta Ugrin (252), Simonetta Venier Kercan (249), Maria Črnac Rocco (241), Silvia Apollonio (228), Donald Schiozzi (224), Patrizia Malusà Morožin (215) e Tiziana Zović Stanić (212).

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display