Cappelli. «I prezzi turistici in Croazia
non sono troppo alti»

Il ministro ha incontrato a Rovigno i rappresentanti dell’industria turistico-alberghiera

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Cappelli. «I prezzi turistici in Croazia <br> non sono troppo alti»

Il ministro del Turismo Gari Cappelli e i suoi collaboratori hanno incontrato ieri a Rovigno i rappresentanti dell’industria turistico-alberghiera.
Durante la riunione, che si è tenuta nel neo inaugurato Grand Park Hotel, si è discusso circa lo stato delle prenotazioni per i prossimi mesi che rappresentano il picco della stagione turistica e i risultati turistici finora realizzati.

Investire nel marketing

A detta del ministro Capelli, il mese di giugno non è in discussione e, nonostante i risultati in questo momento non si possono confrontare con lo stesso periodo dell’anno scorso, visto che le festività hanno spostato il tutto di tre settimane: per ora si sta seguendo il ritmo che era stato previsto e che supera del 5% i livelli dell’anno scorso. “Questo è un buon risultato – ha dichiarato il ministro – che manterremo sicuramente anche nel mese di giugno. Per quel che riguarda luglio e agosto, il booking è un po’ più lento, anche perché si attende l’ultimo momento per prenotare, di modo da ottenere il prezzo più basso”. Il ministro Cappelli si è detto ottimista anche per il mese di settembre e per il periodo della bassa stagione.
“In ogni caso, abbiamo espresso seria intenzione di fare un grande passo avanti il prossimo anno a livello promozionale e di investire il 20-25% in più nel marketing turistico”, ha annunciato.

Ridistribuire le quote

Il ministro Gari Cappelli, con il direttore dell’Associazione croata per il turismo, Veljko Ostojić. Foto Dusko Marusic/PIXSELL

Tra i punti trattati anche le novità dell’attuale quadro legislativo che riguardano il settore turistico-alberghiero, lo stato della forza lavoro e la possibilità di soluzioni a lungo termine per fornire un numero sufficiente di lavoratori qualificati nel settore del turismo e della ristorazione.
Per quanto riguarda la nuova legge sui terreni turistici, Cappelli ha messo in rilievo come esso favorirà ulteriori 3 miliardi di euro di investimenti nei campeggi.
In quanto a forza lavoro, invece, della quota di 15.560 lavoratori prevista per quest’anno, è già stata riempita quella concernente il personale ausiliare, mentre non è stata ancora raggiunta quella prevista per le altre professioni. “Faremo in modo di ridistribuire tali quote per soddisfare le attuali esigenze”, ha aggiunto il ministro.

Gli ospiti richiedono qualità

Cappelli ha commentato anche i prezzi del settore che, ultimamente si sono trovati nel mirino dell’opinione pubblica perché considerati troppo alti. “Rimango dell’opinione che la Croazia non debba ridurre i prezzi. In questo momento abbiamo un’offerta a quattro e cinque stelle con tutto prenotato, il che è un indicatore del fatto che i prezzi sono stati accettati”, ha dichiarato il ministro, il quale ritiene che la riduzione dei prezzi non convenga assolutamente. Piuttosto, ha invitato tutti coloro che lavorano nel settore a innalzare la qualità dei propri servizi. “L’ospite d’albergo – ha fatto notare Cappelli – in media spende 122 euro, mentre la media del turismo croato è a 79 euro. Il 59% delle capacità degli alberghi era riempito nella bassa stagione. Questo, appunto, perché gli ospiti sono alla ricerca di servizi aggiuntivi e di una qualità più alta”.

Tour per l’Istria

Il ministro ha fatto tappa ieri anche nelle località dell’Istria centrale e nord-occidentale che vantano alcuni dei più importanti progetti d’investimento nella sistemazione alberghiera. Ha fatto così visita al Casino Hotel Mulino a Plovania, vicino a Buie, quindi all’Hotel Heritage San Rocco di Verteneglio, la cui costruzione è stata realizzata in ampia misura anche grazie a una linea di credito il cui tasso d’interesse è cofinanziato appunto dal Ministero del Turismo. La visita all’Istria è terminata con una sosta al “Wine & Heritage Hotel Roxanich” di Montona, anche quest’ultimo inaugurato di recente.

Si punta all’alta categoria

Secondo ai dati dei quali dispone il Ministero del Turismo, quest’anno, sono stati investiti nel settore all’incirca un miliardo e 50 milioni di euro sia dalle casse pubbliche che private. Di questi, finora, è stato realizzato il 70%. Particolarmente significativo è il fatto che la maggior parte degli investimenti comporta la costruzione di nuovi alberghi, appartamenti e resort di alta categoria (a 4 e a 5 stelle). Dei 18 nuovi alberghi aperti in Croazia nel 2019, tre si trovano nella Regione istriana, con un investimento complessivo di oltre 200 milioni di euro.

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