
In Croazia ieri è stato il primo giorno di scuola dopo le vacanze invernali, segnato dall’introduzione del Protocollo di sicurezza in seguito alla tragedia di Zagabria. Alle nuove disposizioni si sono adeguate anche le scuole della Comunità Nazionale Italiana. Le disposizioni, almeno quelle più evidenti, sono le stesse per la maggior parte delle istituzioni: porte chiuse e turni di sorveglianza. Niente più entrate e uscite dagli ingressi secondari, ma soltanto da quello principale, per la SEI “Edmondo de Amicis” di Buie, mezz’ora prima dell’inizio delle lezioni e 15 minuti dopo la conclusione delle stesse. Agli alunni, rigorosamente accompagnati dagli insegnanti, l’accesso al circondario è concesso solo durante la merenda. I genitori invece devono annunciare il loro arrivo ai rispettivi capiclasse, sia per le informazioni individuali, sia per altri motivi. “Le persone che hanno la necessità di entrare nella nostra sede, dovranno avvisare del proprio arrivo. Qui saranno attese davanti alla porta e poi riaccompagnate all’uscita, assicurandosi che la porta sia sempre chiusa – ha precisato la preside Katia Šterle Zahtila –. Nei prossimi giorni cercheremo di cambiare le serrature dei due ingressi principali, installando dei meccanismi di sicurezza in modo che si possano aprire senza chiavi dall’interno, ma non dall’esterno”.
Abbiamo trovato una situazione simile anche alla SMSI “Leonardo da Vinci” di Buie, dove la porta ci è stata aperta dal bidello, in quanto avevamo annunciato tempestivamente il nostro arrivo. Qui gli allievi possono entrare nell’edificio dalle 7 alle 8: si è cercato di venire incontro ai genitori che iniziano a lavorare prima e accompagnano i figli a scuola. I ragazzi hanno il permesso di stare fuori durante l’intervallo per la merenda, ma in seguito gli accessi vengono chiusi fino alle 14.45. Niente più ore libere all’aria aperta o in qualche bar, con grande rammarico di chi ne approfittava per un caffè: i ragazzi dovranno trascorrere questi 45 minuti all’interno dell’edificio scolastico. “Avevamo già il turno di sorveglianza su tutti e tre i livelli della nostra scuola e questo continuerà – ha confermato il preside Franko Gergorić –. Inoltre i genitori devono annunciare la loro presenza via e-mail o in forma scritta all’insegnante con cui vogliono parlare. Alle riunioni dei genitori i capiclasse accoglieranno le persone all’ingresso e, al termine, le riaccompagneranno all’uscita”.
Umago: incontro con il fondatore
A Umago la situazione non cambia di molto: accesso chiuso, si entra solo su appuntamento e si esce (almeno gli alunni) in orari prestabiliti. “Oggi tutto è filato come l’olio; la difficoltà più grande riguarda il doposcuola. Abbiamo stabilito tre momenti in cui i bambini verranno accompagnati all’esterno dai genitori – ha commentato il preside Arden Sirotić –. Vedremo di trovare una soluzione migliore nei prossimi giorni”.
Oggi è previsto un incontro tra la Città di Umago, fondatore di tutte le istituzioni scolastiche del territorio, i presidi e i team psico-pedagogici delle istituzioni per valutare un nuovo Protocollo, tenendo in considerazione le specificità di applicazione per le sedi centrali e per quelle periferiche. L’intento è quello di analizzare l’adempimento delle norme ministeriali e migliorare la sicurezza di tutti. Nello specifico alla “Galileo Galilei” sono necessarie alcune modifiche strutturali nella sede centrale e in quella periferica di Bassania. Gli interventi più consistenti verranno eseguiti gradualmente. “Sono felice della modifica al Regolamento – ha ammesso il dirigente –. Al momento la sorveglianza grava sul personale tecnico e sui docenti, invece così avremo la possibilità di assume una persona da mettere in portineria con diverse mansioni volte alla sicurezza della scuola”.
Cittanova. Situazione tranquilla
Cittanova non è stata da meno. Il primo giorno è stato abbastanza calmo, senza grandi problemi per quanto riguarda la collaborazione di alunni, insegnanti, personale qualificato e genitori. “La nostra scuola è piccola, quindi abbiamo un solo ingresso che è stato chiuso a chiave e abbiamo stabilito dei turni di sorveglianza – ci ha detto la preside Ilenia Sirotić Jurišević –. Per i vari colloqui con i docenti, i genitori dovranno annunciare il loro arrivo al capoclasse, ma devo dire che il primo giorno è stato tranquillo da questo punto di vista, speriamo continui così”. La dirigente scolastica ha inoltre anticipato che prossimamente si terrà una riunione per istituite un team addetto alla sicurezza.
Un rientro a scuola uggioso nel Buiese, dal punto di vista meteorologico, ma abbastanza sereno per quanto riguarda l’attuazione del nuovo Protocollo ministeriale sulla sicurezza. A detta di molti, queste restrizioni potrebbero rendere i ragazzi più responsabili, oltre che a migliorare la situazione dei ritardi, che a quanto pare non saranno più concessi.

Foto: NICOLE MIŠON
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