
Ogni anno si rinnova un appuntamento che unisce tradizione, solidarietà e il sapore autentico della terra istriana. Si tratta del mercatino “Pane, farina e frutti della terra”, organizzato dalla Scuola elementare italiana “Edmondo De Amicis” di Buie assieme alle periferiche di Momiano e Verteneglio. L’iniziativa, promossa da anni con entusiasmo dal Consiglio dei genitori dell’istituzione scolastica, rappresenta un’occasione unica per riscoprire i prodotti genuini della terra, promuovendo al contempo i valori di comunità e altruismo. Questo mercatino è divenuto una tradizione sentita e partecipata, capace di coinvolgere non solo gli alunni di tutte le classi e le loro famiglie, ma anche l’intera comunità, in un’atmosfera gioiosa e conviviale. Le due bancarelle allestite martedì a cielo aperto nel centro di Buie sono state un tripudio di colori, profumi e sapori. Da subito il mercatino si è animato, attirando l’attenzione dei passanti con un’esposizione di prodotti variopinti e invitanti. Dolci caserecci, focacce e pagnotte di pane appena sfornato, frutta fresca di stagione, marmellate e ortaggi appena raccolti nelle campagne circostanti hanno riempito le bancarelle, trasformando il centro cittadino in un angolo di “paradiso gastronomico”. Tutti i prodotti offerti in vendita sono stati il risultato del lavoro e della dedizione delle famiglie degli alunni. Genitori, nonni, zie e altri parenti hanno risposto con entusiasmo all’invito della scuola, contribuendo con le loro creazioni culinarie preparate con ingredienti naturali e metodi tradizionali. Il coinvolgimento diretto delle famiglie ha permesso di offrire una vasta gamma di prodotti, ciascuno con la sua storia e il suo sapore unico, riflettendo la ricchezza del patrimonio enogastronomico locale.
Un’iniziativa solidale per il bene comune
Gli alunni, veri protagonisti della giornata, hanno accolto i visitatori con un sorriso genuino, illustrando con entusiasmo il contenuto dei barattoli di marmellata, dei sacchetti di biscotti/frutta e delle vaschette di dolci, tutti meticolosamente sigillati con il logo della scuola. Tra i vari prodotti pure l’olio d’oliva che gli alunni producono raccogliendo le olive sugli alberi situati attorno all’edificio scolastico e che poi portano all’oleificio. La calorosa accoglienza e la capacità di coinvolgere i visitatori hanno contribuito a creare un’atmosfera di calore e familiarità. Gli alunni hanno invitato con entusiasmo i presenti ad assaggiare i prodotti esposti, promuovendo non solo la bontà del cibo, ma anche il messaggio di solidarietà che l’iniziativa porta con sé. Il mercatino non è stato solo una vetrina di sapori locali, ma soprattutto un evento con una finalità nobile. Il ricavato delle vendite, infatti, verrà interamente devoluto per cofinanziare i costi delle gite scolastiche per gli alunni delle famiglie con meno possibilità finanziarie. Questo aspetto umanitario aggiunge un valore inestimabile all’iniziativa, trasformando ogni acquisto in un atto di generosità e contribuendo a sensibilizzare i più giovani sul tema della solidarietà. Per gli alunni, partecipare a questa iniziativa rappresenta un’importante esperienza formativa. Non si tratta solo di apprendere competenze pratiche come l’interazione con il pubblico, ma anche di interiorizzare valori etici fondamentali come l’altruismo e l’impegno sociale, facendo diventare il mercatino un’occasione di crescita non solo dal punto di vista scolastico, ma anche umano.
La riscoperta dei valori
La preside della SEI buiese Katia Šterle Zahtila, ha rilevato come uno degli aspetti più significativi dell’evento sia la possibilità di riscoprire il valore dei prodotti naturali e del pane, considerato da sempre l’alimento più semplice e basilare, ma anche uno dei più ricchi di significati simbolici. “Troppo spesso, nella vita moderna, ci dimentichiamo del processo che porta il cibo sulle nostre tavole, dando per scontato il valore delle risorse alimentari. Attraverso il mercatino, gli alunni hanno potuto riscoprire il significato profondo del cibo, imparando ad apprezzare l’impegno e la cura che si celano dietro a ogni prodotto. Hanno avuto l’opportunità di sperimentare in prima persona il processo di preparazione degli alimenti, permettendo loro di sviluppare una maggiore consapevolezza rispetto ai consumi quotidiani e al valore del lavoro manuale. Ho visto genitori e bambini impegnarsi seriamente in questo progetto, contribuendo al suo successo. Ringrazio tutti di cuore. Grazie al ricavato di 531 euro, potremo dare un aiuto a quegli alunni, e di conseguenza alle loro famiglie, che hanno difficoltà nel finanziare le escursioni scolastiche. Il successo del mercatino è andato quindi oltre i numeri delle vendite o il totale delle donazioni raccolte. Ogni barattolo di marmellata, ogni pagnotta di pane, hanno raccontato un pezzo della cultura locale e rappresentato un legame con il territorio e le sue radici”, ha concluso la Šterle Zahtila.
“Pane, farina e frutti della terra” è un invito a guardare al futuro con consapevolezza e speranza, facendo tesoro delle ricchezze che la nostra terra ha da offrire, rappresentando un ritorno alle radici, alla terra e ai valori autentici, con la speranza che questo piccolo grande gesto possa continuare a crescere, proprio come le mani che impastano il pane: forti, unite e rivolte al futuro.
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