Buie. Nasce il Centro «San Servolo»

Punto centrale d’interpretazione del patrimonio sacro, annesso al Duomo, è stato realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura e dei Media, dalla parrocchia e della Città con un investimento di 700mila kune, alle quali se ne sono aggiunte altre 100mila per i lavori di finitura

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Buie. Nasce il Centro «San Servolo»

È agli sgoccioli il completamento del Centro d’interpretazione del patrimonio sacro “San Servolo”, collezione museale di Buie. Alla struttura, annessa al Duomo di San Servolo sito nell’omonima piazza, mancano solamente alcuni lavori alle installazioni, dopo di che potrà accogliere, custodire, esporre e valorizzare una collezione di oggetti sacri del valore inestimabile, viva testimonianza della ricca storia locale. Ad accompagnare la collezione sarà una minuziosa retrospettiva storica.

 

Diventerà un punto centrale d’interpretazione per i visitatori del centro, i fedeli e gli altri ospiti di Buie, in virtù della lunga tradizione cristiana della città. L’obiettivo è quello di addivenire a una presentazione unica, innovativa e attraente dei valori sacri della parrocchia di Buie, anche per rendere i cittadini e i visitatori consapevoli del valore del patrimonio sacrale pure in ambito culturale e sviluppare la consapevolezza della conservazione delle caratteristiche identitarie dell’area. Come rilevato dal sindaco di Buie, Fabrizio Vižintin, tra i reperti di maggiore pregio la collezione vanta una Bibbia del 1500 e una croce del XIV secolo.

Mobili appositi per l’esposizione dei reperti

Testimonianza storica e artistica
La mostra permanente racconterà un’interrotta storia di fede e di bellezza cristiana, ma non soltanto, in quanto, con il tempo, il rapporto verso gli antichi oggetti liturgici e devozionali è mutato, non essendo più visti solamente dal punto di vista religioso, ma riconosciuti ormai anche come testimonianza storica e artistica.

Gli interni

La visione del progetto è sintetizzata in alcune linee guida di base che forniscono un esempio positivo alla popolazione locale e ai proprietari delle strutture. Questo perché la creazione del Centro d’interpretazione del patrimonio sacro aprirà le porte a possibili iniziative imprenditoriali e alla creazione di opportunità per lo sviluppo di attività legate al lavoro del Centro a favore della popolazione locale, che potrebbero fornire ai visitatori servizi aggiuntivi, dalla ristorazione all’alloggio.

Il Centro è pronto per accogliere i preziosi reperti

La ricostruzione dell’intero edificio, inizialmente molto fatiscente, che ha visto la ristrutturazione della pavimentazione, delle scale, del tetto, delle mura esterne e interne e l’arredo degli ambienti è stata finanziata dal Ministero della Cultura e dei Media, dalla parrocchia e della Città di Buie per un importo totale di 700mila kune. I lavori di finitura e le ultime installazioni ammontano invece a 100mila kune aggiuntive.

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