Buie. Matej Katalenić, una lanterna nel buio

L’alunno della SEI «Edmondo De Amicis» è stato premiato dal mensile «Arcobaleno» per il migliore disegno

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Buie. Matej Katalenić, una lanterna nel buio
Matej assieme alla capoclasse Sara. Foto: NICOLE MIŠON

Una lanterna illumina la notte, irradiando la sua luce sui rami innevati degli alberi spogli, facendo quasi percepire il silenzio e la tranquillità invernale, dove tutto dorme e tace. È questa l’immagine che si può ammirare sulla copertina del numero di gennaio del mensile per ragazzi “Arcobaleno”, curato dalla caporedattrice Tiziana Dabović ed edito dalla casa editrice Edit. A realizzarla, tra pennellate di tempera ricche di colore, che dalla luminosità della candela si attenuano fino ad abbracciare l’oscurità, è stato Matej Katalenić, alunno della classe terza della SEI “Edmondo De Amicis” di Buie.
“La nostra maestra Sara ha proposto il tema e ci ha mostrato alcuni esempi, poi io ho iniziato a disegnare e questo è il risultato – ci ha raccontato l’alunno ancora emozionato per il premio ricevuto –. Non me l’aspettavo di vincere; spesso inviamo i nostri disegni ad ‘Arcobaleno’, ma questa è stata proprio una sorpresa”. La capoclasse, Sara Trento Pavatić, ha gentilmente atteso il nostro arrivo per consegnare il regalo al suo alunno e l’emozione di Matej nell’apprendere di essere il vincitore del mese era più che evidente, sia nello scartare il dono, sia nello sfogliare la rivista e ammirare, con occhi pieni di soddisfazione, il proprio lavoro in copertina. “Mi piace disegnare, soprattutto con i pennarelli, ogni tanto lo faccio anche nel tempo libero – ha spiegato –. Non ho un soggetto preferito, disegno un po’ tutto quello che mi viene in mente. Le mie passioni però sono il calcio e le moto. Faccio il portiere per la squadra di Buie e passerei il mio tempo a guidare le moto. Seguo la MotoGP in tv; non ho un pilota preferito, basta che le gare siano avvincenti e che ci siano molti sorpassi. Ogni tanto mi capita di disegnare qualche moto, ma non troppo spesso”. Il calcio è il suo sport preferito e da quest’anno lo gioca anche durante l’ora di educazione fisico-sanitaria, molto meglio rispetto a “bianchi e neri”, secondo l’alunno.

Amicizia e altruismo
Dall’insegnante Sara abbiamo appreso che Matej è un allievo diligente, amico di tutti i suoi compagni di classe, non si tira mai indietro quando c’è da aiutare gli altri e ama stare in compagnia e all’aria aperta. “In classe tutti gli vogliono bene e amano giocare con lui. Non è un bambino che si dà delle arie e vuole stare al centro dell’attenzione; anche per questo va d’accordo con i compagni, con i quali ha un ottimo rapporto”, ha affermato la sua capoclasse.
“Mio papà va a caccia e io adoro andare per boschi con lui. Non ci limitiamo a esplorare solo quelli nei dintorni di Castelvenere, dove viviamo, ma andiamo anche in altri più lontani – ha proseguito Matej –. Quando siamo in mezzo alla natura la cosa più bella è vedere gli animali, i cinghiali in particolare. Il papà poi mi insegna a raccogliere i funghi, ho imparato già a riconoscerne alcuni, ma non sono bravissimo ancora. Invece so riconoscere da solo gli asparagi, alcuni sono più buoni degli altri, ma quelli che iniziano a sfiorire non vanno bene”.
Ritornando alla scuola, Matej ha confermato di andarci volentieri, soprattutto per gli amici, non ha una materia del cuore, ma forse preferisce l’ora di religione: “Spesso durante le lezioni andiamo fuori, oppure guardiamo qualche film, da poco abbiamo un nuovo insegnante – ci ha detto –. L’inglese invece è la materia più difficile”.
Matej non è un bambino di molte parole, ma sa quali sono le sue priorità, per il momento il calcio e le moto, poi si vedrà. “Da grande vorrei guidare una moto, poi non so che mestiere farò”, ha concluso. In effetti ha ragione, ha tutta la vita davanti per capire di che cosa vuole occuparsi. Nel frattempo sta dimostrando il suo potenziale sportivo, ma anche quello artistico, espresso attraverso un disegno armonico, variopinto, ricco di dettagli e quel tocco di originalità che non guasta mai.

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