Buie. L’importante è divertirsi… ma anche vincere! (foto)

Presso la Comunità degli Italiani di Buie si è rinnovato il tradizionale appuntamento di gennaio con la Luganigada e la Fritolada

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Buie. L’importante è divertirsi… ma anche vincere! (foto)
Giacomo Bonetti si aggiudica la Luganigada della CI di Buie Foto: Nicole Mišon

Buon cibo, della bella musica e un’ottima compagnia sono gli ingredienti essenziali per una serata con i fiocchi. Ed è proprio quello che è successo nel fine settimana presso la Comunità degli Italiani di Buie, dove è andato in scena l’evento “Luganigada & Fritolada 2025”. Appuntamento consueto del mese di gennaio, entrato ormai da una ventina d’anni nella tradizione del sodalizio, che riscuote grandissimo successo e attira un gran numero di partecipanti, ma anche di curiosi e di buongustai.

Foto: Nicole Mišon

Un evento per tutte le età: nella sala c’erano infatti bimbi piccolissimi di appena un anno e anche meno, che fanno già parte della grande famiglia della Comunità, fino ai soci più anziani, habitué della competizione culinaria nostrana. “Ci sono i bimbi piccolissimi assieme ai genitori, poi offriamo attività per i ragazzini di 8-10 anni che si divertono anche loro a giudicare il cibo e a realizzare cartelloni e intrattenersi assieme in varie attività e infine ci sono tutti quei soci più grandi che arricchiscono da decenni il nostro mondo”, ha commentato la presidente del sodalizio buiese, Lena Korenica, che ha dato il benvenuto a tutti, augurando un grande “in bocca al lupo” ai partecipanti e alle partecipanti, auspicando soprattutto tanto divertimento tra chiacchiere, balli e canti. Ad arricchire e rallegrare la serata ci ha pensato il “Trio Refosco”, proponendo dell’ottima musica dal vivo per i tanti ballerini che hanno colto l’occasione per cimentarsi in polke e in balli di coppia evergreen.

Foto: Nicole Mišon

Grande adesione

Alla gara per la migliore “luganiga” hanno partecipato 14 concorrenti di tutte le età, mettendo in pratica la loro maestria nell’insaccare la carne di maiale e proporre un prodotto di qualità. Sono state invece 12 le cuoche e i cuochi provetti che hanno portato le loro “fritole”; anche qui i partecipanti spaziavano dai giovani a quelli meno giovani, dimostrando che la pasticceria è un settore che attira tutte le generazioni.

L’attaccamento dei buiesi alla manifestazione è evidente dalla grande affluenza di pubblico ma anche dall’interesse di mettersi in gioco ed essere disposti a venire giudicati. “Vediamo che di anno in anno c’è sempre un maggior interesse per partecipare alla ‘Fritolada’ – ha commentato Lena Korenika –. Tutte le signore che vi aderiscono arrivano con la voglia di divertirsi e non di vincere, perché non è questo lo scopo della serata, ma è piuttosto quello di partecipare, di svagarsi e di stare in compagnia”.

Foto: Nicole Mišon

Non c’erano solo le “luganighe” e le “fritole”; la Comunità, ha offerto a tutti i presenti anche una mega frittata con salsicce preparata dall’instancabile Edi Kovačić. “Ogni anno facciamo una grande frittata per tutti e le uova, come di consueto, sono state sponsorizzate dall’allevamento ‘Cervar’ di Cittanova, mentre il vino ci è stato venduto a prezzo simbolico dall’azienda vinicola ‘Zigante’ di Castagna. Ci teniamo a ringraziare entrambi di cuore. La carne la finanziamo noi, mentre il gioco a premi dell’altezza dell’ombolo ci aiuta a rientrare un po’ nei costi – ha precisato Korenika –. I vincitori di stasera andranno alla finalissima della ‘Luganigada’ di Marussici, ma ribadisco: lo scopo primario della serata è quello di divertirsi e di stare in compagnia”.

Foto: Nicole Mišon

Gioco a premi

Per il secondo anno di fila gli organizzatori hanno proposto un gioco a premi: sulla tettoia del terrazzo è stato appeso un ombolo e i partecipanti, versando 5 euro, avevano a disposizione due tentativi per indovinare l’altezza da cui pendeva la prelibatezza. Chi si avvicinava di più alla misura esatta, se la portava a casa. Non c’è stato un solo fortunato, ma ben tre. Infatti, l’ombolo era appeso a 310,6 centimetri da terra, mentre Sergio Furlan, Marija Kramersteter e Marino Dedomizio hanno risposto con precisione quali millimetrica 310 centimetri, dividendosi il prodotto.

Foto: Nicole Mišon

I vincitori

Ma veniamo alla parte più importante: i tanto attesi vincitori della “Luganigada & Fritolada 2025”. A giudicare la bontà delle fritole è stata una giuria composta da tre persone: Jelicich Palma, Zora Klarić e Janić Nerina. Il terzo posto per i dolci più buoni è stato vinto dal giovanissimo Antonio Basiaco, preceduto da Graziella Radovan, salita sul secondo gradino del podio, mentre a preparare le fritole più squisite quest’anno è stata Marijuča Vežnaver, che ha affidato ai nipotini il compito di ritirare il riconoscimento. I premi sono stati consegnati dalla presidente della CI. A giudicare i piatti sono stati anche i bambini, che per la prima volta hanno votato nello stesso modo della giuria degli adulti, confermando la vittoria di Marijuča Vežnaver.

Foto: Nicooe Mišon

La gara è entrata nel vivo con l’annuncio dei vincitori della “Luganigada”. I prodotti culinari sono stati valutati dagli stessi partecipanti. Infatti, ognuno dei 14 concorrenti doveva giudicare con un voto da 1 a 5 tutti i piatti, disposti in modo anonimo. È stato il sindaco di Buie Fabrizio Vižintin, assieme alla presidente del sodalizio, a premiare i fortunati vincitori. “Vorrei complimentarmi con tutti, perché anche se a vincere è una una persona, tutti coloro che hanno partecipato alla gara sono dei campioni”, ha dichiarato il primo cittadino.

A classificarsi al terzo posto è stato Mario Dussi, al secondo si è posizionato Mauro Vežnaver, mentre a conquistare il primo posto è stato Giacomo Bonetti, di appena 26 anni. “A casa da svariati anni prepariamo le salsicce caserecce. Di solito alla gara partecipava tutta la famiglia, ma quest’anno hanno mandato me ed è andata benissimo – ha commentato soddisfatto il vincitore –. È una tradizione che si rinnova, il papà mi ha insegnato i trucchi del mestiere, che vengono tramandati da generazione in generazione. Volevo partecipare già all’appuntamento di Tribano, ma non ho fatto in tempo, quindi mi sono iscritto a Buie e ora vediamo come andrà alla finale a Marussici”.

Foto: Nicole Mišon

I bimbi hanno invece preferito il prodotto di Fausto Antonini, premiato con un bel cartellone realizzato dai giovani attivisti. Visto che nel corso della serata è stato ribadito più volte che l’importante è partecipare e divertirsi, è stato assegnato anche il premio per “el crodignin”, l’ultimo classificato, che è stato accettato con filosofia da Sergio Furlan: “Almeno torno a casa con una coppa”, ha sentenziato scherzosamente alla consegna del riconoscimento.

Foto: Nicole Mišon

I risultati, affissi all’entrata della sala, per garantire la trasparenza della competizione, sono stati poi analizzati con minuziosa attenzione dai partecipanti, che hanno così trovato un argomento di conversazione per il resto della serata. Perché è vero che l’importante è partecipare, ma quando il proprio impegno e il proprio lavoro vengono giudicati, ognuno vuole brillare.

La serata è proseguita a ritmo di musica, che celebra le tradizioni culinarie, perché l’identità passa anche attraverso la cucina e le sue ricette e cosa c’è di più genuino se non condividere dell’ottimo cibo in buona compagnia?

Foto: Nicole Mišon
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