Buie. «Buon Natale» dei piccoli tra canti, danze e sketch

Lo spettacolo di fine anno delle CI del territorio ha portato sul palco i minicantanti di Momiano, i gruppi di danza di Castelvenere e la «Filodrammatica Fioi» del sodalizio ospitante

0
Buie. «Buon Natale» dei piccoli tra canti, danze e sketch
“Filastrocche in piazza”. Foto: ERIKA BARNABA

La magia del Natale ha avvolto ancora una volta la città di Buie con lo spettacolo natalizio annuale organizzato dalle Comunità degli Italiani del territorio. Quest’anno, la tradizione ha visto protagonista il sodalizio di Buie, ospite e organizzatrice della serata, in collaborazione con le Comunità di Momiano, Castelvenere e Crassiza.

Il Teatro cittadino, splendidamente decorato con luci e un albero di Natale illuminato, ha accolto un pubblico caloroso composto da genitori, nonni e parenti, pronti ad applaudire i piccoli protagonisti della serata. Ad aprire l’evento è stata Lena Korenika, presidente della CI di Buie, che ha dato il benvenuto ai presenti, rivolgendo un ringraziamento speciale a Tamara Tomasich e Arijana Brajko Gall, rispettivamente presidenti delle CI di Castelvenere e Momiano, presenti non solo per assistere allo spettacolo, ma anche per sostenere i giovani talenti dei rispettivi sodalizi. “Purtroppo, con dispiacere, quest’anno la CI di Crassiza, guidata dal presidente Mate Mekiš, non ha potuto partecipare alla serata per altri impegni inderogabili”, ha sottolineato la Korenika, prima di dare il via alle esibizioni.
L’evento ha celebrato la gioia del Natale sottolineando ancora una volta l’importanza della collaborazione tra le CI del territorio, promuovendo la cultura, la tradizione e il senso di appartenenza. Un appuntamento molto atteso, che nei prossimi anni verrà organizzato a turno dagli altri sodalizi del Buiese, per unire e valorizzare le generazioni dei connazionali in un clima di festa e condivisione. Tra i presenti pure Lovorka Lukani, direttrice dell’Upa, che gestisce pure il Teatro cittadino, che ha ospitato l’evento, e Jessica Acquavita, vicepresidente della Regione istriana in quota CNI, a dimostrazione della rilevanza dell’iniziativa per la comunità locale.

La coreografia degli “Elfi”.
Foto: ERIKA BARNABA

Brani dolci e spensierati
Sul palco si sono quindi susseguite esibizioni piene di entusiasmo. Tra i protagonisti dello spettacolo è spiccata l’esibizione del gruppo dei minicantanti della CI di Momiano, guidato da Cristina Zubin. Le voci in erba, con grande entusiasmo e simpatia, hanno regalato al pubblico una performance che ha unito dolcezza e spensieratezza. La loro esibizione ha incluso tre brani molto amati: “Il gattino”, una canzone divertente e giocosa che ha subito conquistato i presenti, “La canzone dei nonni”, un affettuoso omaggio alle generazioni più grandi che ha strappato sorrisi e applausi anche ai tanti nonni presenti in sala, e l’immancabile “Feliz Navidad”, l’inno natalizio internazionale che ha concluso l’esibizione con un tocco di festa.

A passo di danza
È spiccata senza dubbio pure l’esibizione dei gruppi di danza della CI di Castelvenere, guidati con passione e competenza da Donatella Krastić. La danza, che dal 2001 rappresenta uno dei pilastri delle attività del sodalizio, è divenuta negli anni un vero e proprio fiore all’occhiello per la promozione della creatività, della socializzazione e del benessere delle giovani generazioni. Oggi l’attività coreutica si articola in due gruppi distinti: le “Little Dancing Waves” e le “Dancing Waves”, che coinvolgono bambine e ragazze dai 4 ai 18 anni. A rompere il ghiaccio sono state le più piccole, ossia le “Little Dancing Waves”, un gruppo composto da una quindicina di bambine dai 4 agli 8 anni. Con grazia e tanto entusiasmo, si sono esibite in una coreografia semplice ma suggestiva sulle note di “Elfi”, una musica che ha evocato la magia e la spensieratezza natalizia. Successivamente è toccato al gruppo più grande, le “Dancing Waves”, formato da 13 ballerine dai 9 ai 18 anni. Le ragazze, molte delle quali ballano insieme fin da piccolissime, hanno emozionato il pubblico con una performance intensa e dinamica sulle note di “You Say”. La coreografia, più articolata e tecnicamente impegnativa, ha saputo esaltare non solo la precisione e l’eleganza dei movimenti, ma anche l’espressività individuale e collettiva.

Le ballerine più grandi della CI di Castelvenere.
Foto: ERIKA BARNABA

Spassosa «Filodrammatica Fioi»
Nel clima festoso dello spettacolo natalizio il giovane gruppo della “Filodrammatica Fioi” della CI di Buie, diretto da Lena Korenika, ha portato sul palco due scenette che hanno fatto sorridere e riflettere il pubblico. Questo è un talentuoso gruppo di attori dilettanti, composto da ragazzi pieni di entusiasmo e creatività: Liam Acquavita Kozlović, Alex Acquavita Kozlović, Ivana Estelle Beletić, Emma Markov, Marlen Dussich, Simone Veznaver, Leo Vigini, Lara Vigini e Nika Vižintin. “Oltre a recitare in dialetto istroveneto, durante l’anno il gruppo si dedica a bandi di concorso letterari e video, portando a casa premi che testimoniano l’impegno e il talento dei ragazzi”, ha sottolineato Lena Korenika.
La prima scenetta, intitolata “Filastrocche in piazza”, scritta da Jessica Acquavita, ha saputo catturare con maestria la vita quotidiana di un piccolo paese, rappresentando con ironia situazioni tipiche della comunità. Tra i protagonisti le tre “pettegole” della piazza, immerse in vivaci chiacchiere e contrasti con gli uomini del paese, affiancate da madri alle prese con bambini disobbedienti, in momenti di comicità che hanno fatto ridere grandi e piccoli. L’elemento originale dello sketch è stato l’uso delle filastrocche in dialetto istroveneto, non cantate, ma integrate nel testo parlato. “Din don campanon, tre sorele sul balcon…” ha dato vita a scene animate e divertenti, come quella delle tre donne intente a spettegolare, mentre con “Ciola ciola Bepi che la xe carina”, sono state raccontate le vicissitudini ironiche di una giovane coppia di sposi. Una performance che ha saputo unire tradizione e umorismo, coinvolgendo il pubblico e valorizzando il dialetto locale come strumento di narrazione e cultura.

L’augurio di buon Natale della “Filodrammatica Fioi”.
Foto: ERIKA BARNABA

La seconda scenetta, “La slitta di Babbo Natale”, è stata un riadattamento dell’opera di Giuseppina Cattaneo, tradotto e adattato in istroveneto dalla stessa Lena Korenika. Qui il gruppo ha portato sul palco una storia che unisce comicità e spirito natalizio, con Babbo Natale alle prese con la sparizione della sua slitta. Gli Elfi, intenti ad aiutare Babbo Natale, hanno creato una serie di situazioni caotiche e comiche, tra malintesi e tentativi strampalati di risolvere il problema. Con grande impegno e spirito di squadra, però, tutto si è risolto in tempo per salvare la magia del Natale. In conclusione un lieto fine e un caloroso augurio di buone feste recitato in coro da tutti i giovani attori, che hanno conquistato il pubblico con il loro entusiasmo e la loro spontaneità.
A conclusione della serata, l’atrio esterno si è trasformato in un luogo di festa e convivialità. I partecipanti e gli ospiti hanno potuto gustare dei dolci, tè caldo e vin brulè, visitando un piccolo mercatino natalizio con manufatti realizzati durante i laboratori creativi della CI di Buie.

Lena Korenika.
Foto: ERIKA BARNABA

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display