Si è tenuta ieri pomeriggio la cerimonia della firma dell’Accordo sull’attuazione congiunta del progetto di aiuto domiciliare per anziani bisognosi. La Croce rossa di Buie, titolare del progetto pilota intitolato “Aiuto domiciliare nel Buiese”, fornirà supporto nelle necessità quotidiane o occasionali, soprattutto alla popolazione anziana dell’ex Buiese, che include le Città di Buie e Cittanova e i Comuni di Verteneglio, Grisignana e Portole. Tutte queste realtà, unitamente alla Cr hanno firmato l’Accordo con la Regione istriana.

Sono intervenuti con discorsi di circostanza il f.f. di presidente della Regione istriana, Fabrizio Radin, la sua vice, Sandra Ćakić Kuhar, i sindaci Fabrizio Vižintin (Buie) e Anteo Milos (Cittanova) e il direttore della Croce rossa di Buie, Hrvoje Kovačević. Presenti pure Claudio Stokovaz e Aleksander Krt, rispettivamente sindaci dei Comuni di Grisignana e Portole. La Regione istriana parteciperà all’attuazione del progetto con il 40 p.c. dei fondi, mentre il resto sarà cofinanziato dalle Città e dai Comuni in cui si svolgerà il progetto e in misura minima dalla Cr di Buie.

Monitoraggio delle esigenze
Nel mese di marzo è stata condotta un’indagine per sondare le potenziali esigenze degli utenti, che è servita anche a determinare le necessità effettive e il numero potenziale dei futuri fruitori del servizio. Gli interessati potranno quindi, in comunicazione con la Croce rossa di Buie, formalizzare l’utilizzo del servizio, che sarà per loro completamente gratuito per tutta la durata del progetto.

Il progetto prevede l’assistenza nello svolgimento delle faccende domestiche, a casa dell’utente, come pure l’acquisto di generi alimentari, medicinali e altre necessità, l’assistenza nella preparazione dei pasti, nella pulizia dell’appartamento, nel portare legna da ardere, lavare e stirare i panni e simili. Il servizio fornisce anche assistenza nel mantenimento dell’igiene personale. Si potrà contare sugli assistenti anche nella sistemazione del cortile (cura della legna, falciatura dell’erba), nell’organizzazione dei pasti (acquisto e consegna di piatti pronti a casa), nonché nell’assistenza per altre necessità (contatti con il medico, per esempio).

Considerando le capacità pianificate, ovvero le risorse umane e di altro tipo, è stato determinato il numero massimo di beneficiari del progetto, che potranno essere in totale 60, ovvero 12 sul territorio di ciascuna delle Città e dei Comuni nella cui area verrà attuato il progetto.