Chiudere un anno e aprirne un altro. In questo siamo impegnati tutti, di questi giorni. Chiediamo al presidente della Regione istriana, Boris Miletić, di chiudere un calendario e inauguranre un altro per noi.
Siamo alla fine dell’anno; quale ricordo ne conserverà?
Per la Regione istriana il 2024 è stato particolarmente proficuo, dinamico, di crescita, a dimostrazione che abbiamo saputo pianificare bene e quindi realizzare quanto avevamo previsto di fare. Hanno avuto seguito molti progetti e programmi, praticamente in tutti i campi, ma porrei l’accento sui tre ambiti che ho definito prioritari per il mandato: istruzione, sanità e assistenza sociale.
Realizzato tutto o qualcosa è rimasto fuori?
Abbiamo realizzato tutto quanto pianificato. Alcuni investimenti capitali naturalmente si svilupperanno nel corso di alcuni anni, come ad esempio la costruzione della nuova sede della scuola elementare di Cittanova, progetto comune della Regione istriana, dell’Unione italiana e della Città di Cittanova. Lo stesso è per l’ampliamento della Casa di riposo “Alfredo Štiglić” a Pola.
Ritorniamo alle priorità, ovvero istruzione, sanità e sociale. La sanità incontra grandi difficoltà livello nazionale; le Case dell’anziano sovvenzionate sono insufficienti e quelle private estremamente costose: qual è lo standard regionale in questi delicati settori? Quanto va fatto per soddisfare le necessità?
Negli scorsi tre anni e mezzo abbiamo fatto cose importanti in ambito assistenziale. Siamo l’unica Regione in Croazia sul cui territorio sono state costruite due nuove strutture per l’accoglienza degli anziani; una ad Albona e una a Pisino. Inoltre, è stata ampliata la Casa di riposo di Pinguente. Si tratta di interventi alla cui realizzazione la Regione ha partecipato al 50 p.c. delle spese. Siamo partner del Comune di Medolino nel progetto di costruzione della Casa dell’anziano, ma l’investimento più importante è, come detto in precedenza, quello di ampliamento della sede centrale della Casa di riposo “Alfredo Štiglić”, qui in città. Il progetto contempla pure il riatto della depandance, che ospita il Reparto per le demenze. con la ricostruzione dell’edificio abbiamo ricavato altri 22 posti, per cui la struttura ora può accogliere 40 fruitori. Faccio presente che la Regione ha finanziato anche nel 2024 le Case di riposo per oltre 4,6 milioni di euro, per evitare eccessive lievitazioni dei costi a carico dei fruitori. Accanto a ciò, con i mezzi del Bilancio provvediamo a sostenere permanentemente i programmi e i servizi extra standard delle Case dell’anziano; a questo titolo abbiamo speso 205.100 euro.
Qual è l’effetto delle misure atte a garantire i quadri necessari nel settore sanitario?
È a livello nazionale che il settore sanitario e assistenziale soffrono della mancanza di quadri, per cui non ne siamo immuni nemmeno noi, la Regione istriana è però l’unica ad avere preso di petto questo scottante problema. All’inizio dell’anno abbiamo presentato il Programma di misure atte a trattenere e attirare quadri nella sanità e nel sistema assistenziale e devo dire che i risultati già sono visibili. Entro tali misure abbiamo assegnato 8 sostegni una tantum nell’importo di 20mila euro per l’acquisto o la costruzione della prima casa o appartamento; abbiamo versato premi fedeltà per la qual cosa abbiamo sostenuto una spesa pari a 736mila euro; sosteniamo le spese di 150 affitti e oltre 60 dipendenti (tra cui 12 medici e21 infermiere/tecnici) hanno ottenuto il buono di benvenuto. Infine abbiamo introdotto la carta-convenienza, che offre 40 benefici (alcuni servizi sono gratuiti) e che è a disposizione di tutti i dipendenti delle strutture sanitarie e assistenziali in Regione. Tali misure sono state bene accolte e quindi proseguiremo con la loro applicazione anche nel nuovo anno finanziario, aumentando i mezzi a loro copertura, ben 2.308.400 euro.
Mi preme ricordare che già da anni la Regione assegna borse di studio per professioni carenti nella sanità. Nell’anno accademico 2024/2025 il loro importo è salito da 292 a 500 euro mensili.
Ancora, tramite l’Assessorato all’economia e il Programma ISTRAMEDIC ci facciamo carico di parte degli interessi sui mutui, sempre a favore dei quadri deficitari nella sanità. Attualmente interveniamo finanziariamente in 41 casi. Ritengo che quanto stiamo facendo provi quanto abbiamo a cuore e stimiamo gli operatori sanitari e del sociale che fanno l’ossatura di questi servizi pubblici in Regione.
L’abusivismo edilizio ha ormai ha intaccato tutto il territorio. Dopo la corale denuncia e il dito puntato contro le strutture di competenza, che cosa è successo? Si dice di una nuova tornata di condono: come la vede?
L’abusivismo edilizio è un piaga, il nostro grande male. Mi fa piacere, però, che siano stati fatti passi avanti e che le costruzioni abusive vengano demolite. Spero si continuerà anche intensificando gli interventi. Naturalmente mi compiaccio che le competenze dell’ispettorato all’edilizia siano state demandate alle guardie comunali, il che era anche una mia iniziativa e mi fa piacere che il ministro di competenza ne abbia riconosciuto la bontà. Fin dall’inizio ho sostenuto la necessità di demandare le competenze d’ispezione edile a livello locale, in quanto ritengo che l’abusivismo edilizio vada affrontato alla radice. Nuovo condono? Non se ne parla nemmeno!
Il 1.mo gennaio entreranno in vigore alcune Leggi che interessano il turismo e l’imposta sugli immobili. Ne risentiranno in primo luogo gli affittacamere privati e quanti affittano appartamenti nei condomini e i proprietari di immobili extra mercato. Quali ritiene saranno le conseguenze per il turismo in Istria; cambierà l’approccio al settore? Guardiamo al turismo sostenibile, ma di stagione in stagione ce ne allontaniamo e a pagare lo scotto sono i residenti.
L’Istria nel turismo ha ormai raggiunto il suo massimo e quindi, pro futuro, non ha più senso parlare di presenze e pernottamenti. Ovvero, se ne potrà trattare nel contesto della bassa stagione, poiché in questo specifico segmento ci sono ancora spazi di crescita. Dobbiamo pensare a un turismo tutto l’anno, non solamente nell’alta stagione, limitandoci ai mesi di luglio e agosto. La popolazione locale deve essere assolutamente al primo posto e qui mi riferisco all’infrastruttura. La crescita turistica non è stata accompagnata da una crescita infrastrutturale e lo notiamo soprattutto quando guardiamo all’altro lato della medaglia, quello negativo: all’abusivismo edilizio. Per quanto concerne le modifiche di legge, è necessario fare distinzione tra chi affitta uno o due appartamenti a stranieri o comunque non residenti e quanti invece affittano interi edifici. In quest’ottica vanno lette anche le osservazioni inoltrate dalla Regione nell’ambito della consultazione che ha interessato la proposta di legge e che hanno avuto un peso nella stesura del Regolamento sull’indice di sostenibilità. Mi spiego. Ogni destinazione vuole crescere in termini edili onde accrescere la popolazione locale e tutelare adeguatamente i residenti anche nell’offerta d’affitto. Quello che conta è mantenere la nostra specificità e consentire ai residenti la locazione turistica. Attualmente nelle aree abitative si stanno espandendo a macchia d’olio capacità turistico-ricettive non categorizzate, in alloggi non commerciali, proprietà di persone non residenti. Quest’espansione esagerata e incontrollata va a scapito della qualità di vita della popolazione residente e spesso non è servita da un’infrastruttura adeguata.
Un altro problema doloroso è il Centro per la gestione dei rifiuti di Castion, vuoi per questioni strutturali, vuoi per i conti in rosso. Una soluzione c’è?
Innanzitutto è necessaria una collaborazione sincera, aperta e un’azione sinergica tra il Centro stesso e le municipalizzate per la raccolta dei rifiuti, di cui sono fondatori le unità locali d’autogoverno, per trovare soluzione alle 8 settimane problematiche estive, quando al Centro viene conferita una quantità sproporzionata e inadatta di rifiuti. Risolto questo aspetto, sono certo che Castion non sarà più tema di dibattito. E bisogna considerare quello che vado dicendo da sempre: Castion è solamente un anello della catena della gestione dei rifiuti.
Guarda al 2025 con ottimismo o con pessimismo? Che cosa si aspetta?
Sempre con ottimismo! Il 2025 sarà all’insegna del prosieguo di molti progetti e programmi che un giorno faranno la differenza, per il bene di tutti noi. Sono particolarmente orgoglioso che sarà l0anno dello sport, perché attraverseremo il 2025 con il titolo Regione europea dello sport.
Sarà l’anno elettorale: sarà in corsa per l’incarico di presidente della Regione?
Come finora, ho indirizzato l’espletamento dell’incarico di sindaco della più grande città dell’Istria prima e questo di presidente della Regione negli ultimi tre anni a mezzo alla realizzazione di progetti e programmi chiave per lo sviluppo del territorio. Molti mi chiedono delle amministrative dell’anno prossimo e capisco l’interesse. La mia risposta è sempre la stessa: l’opinione pubblica verrà informata a tempo debito.
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