Boom d’investimenti in città

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Boom d’investimenti in città

UMAGO | La città di Umago cresce a vista d’occhio e gli investimenti pianificati sono molti, sia in centro che in periferia. Dopo le recenti scoperte archeologiche, i lavori alla nuova piazza Primo maggio sono stati temporaneamente interrotti. Riprenderanno, come ci ha detto il vicesindaco Mauro Jurman, dopo il nullaosta da parte degli archeologi. Si tratta di un’area ubicata tra l’Università Popolare “Ante Babić”, la Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza” e il Centro commerciale. A questo punto, come ci ha detto Jurman, la fine dei lavori slitterà molto probabilmente da maggio a giugno. Prima di procedere con l’intervento, la municipalità aveva dovuto spostare l’entrata nel parcheggio sotterraneo del Centro commerciale da via Primo maggio, dove si sta costruendo la piazza, nei pressi della Posta. Di conseguenza è stata modificata pure la rotatoria della Posta, per consentire, appunto, l’acceso al parcheggio. Poi sono iniziati gli scavi e dopo poche settimane sono stati ritrovati i resti della Umago medievale.

Tanti progetti

Ma è soltanto uno dei tanti investimenti cittadini. Ora si pensa pure alla discarica municipale per lo smaltimento del materiale edile di scarto, visto che il governo ha finalmente assegnato alla Città un terreno adeguato, quello di Valdemat. In piano inoltre la costruzione di altri 120 alloggi, che saranno realizzati con la formula dell’edilizia agevolata (POS) e del nuovo depuratore di Manadel – Gazo, progetto fortemente voluto dal Ministero della Tutela ambientale e dell’Energetica, dall’Ente idrico nazionale, dalla “6. Maj – Odvodnja” e dalla Città di Umago, che costerà poco meno di 50 milioni di euro.

Un nuovo depuratore

Il nuovo depuratore biologico sarà costruito in zona Manadel – Gazo, praticamente a 200 metri dall’incrocio della “Hempel”, sulla strada Umago – Cittanova. Il progetto, di priorità assoluta, ha già ottenuto disco verde per accedere ai fondi dell’Unione europea. Questo significa che il progetto dell’impresa “6. Maj”, predisposta allo smaltimento e alla gestione delle acque, del quale a Umago si parla da qualche anno e che prevede investimenti pari a 334 milioni di kune, ha ricevuto il nullaosta per la realizzazione.
Prima di parlare del progetto vero e proprio bisogna ricordare che Umago dispone in zona Monte, a poche decine di metri dai centri commerciali Kaufland e Plodine, di un depuratore costruito negli anni 80, quando le esigenze e gli standard erano di gran lunga inferiori rispetto a oggi. Negli ultimi anni, in seguito alla disastrosa inondazione che aveva sommerso quasi tutta la città nel 2010, Umago ha costruito, assieme all’Ente idrico nazionale, una cintura di canali antialluvionali per proteggere la città. Dunque, è praticamente dal 2010 che Umago s’impegna a fondo per risolvere i problemi della gestione delle acque nella maniera più ottimale.

Acque depurate al 95 p.c.

Il nuovo depuratore è un’opera infrastrutturale non solo estremamente costosa, ma anche di grandi proporzioni ingegneristiche, in quanto comprende la costruzione su più livelli di 13 stazioni di pompaggio e di un depuratore del terzo livello, quello che rende l’acqua di scarico delle case pulita e riutilizzabile per diversi fini. Il valore dell’investimento è di 333.928.908 kune, di cui il 70 p.c. proveniente dai fondi strutturali e il 30 p.c dai fondi statali. Nella zona di Manadel – Gazo, designata ad accoglierlo, sono stati già risolti i problemi di natura patrimoniale. Le tubature attraverseranno la strada Umago – Cittanova, nei pressi del canale antialluvionale, mentre la strada d’accesso al depuratore sarà costruita cento metri dopo l’incrocio della fabbrica Hempel, sempre in direzione Cittanova. Si tratta di un impianto di grandi dimensioni, dotato di diversi bacini di depurazione e di tutto quanto serve per filtrare le acque e portarle a un grado di depurazione del 95 p.c.

I lavori all’inizio del 2020

Krešimir Vedo, direttore della “6. Maj – Odvodnja”, a proposito ci ha detto:“ Con la realizzazione di questo progetto risolveremo una volta per tutte la questione della gestione delle acque di scarico. Per superare i vari dislivelli costruiremo ben 13 stazioni di pompaggio e una volta depurata e trattata l’acqua sarà del terzo livello, cioè estremamente pulita. I lavori veri e propri dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2020.
Parliamo di un investimento molto importante, che comprenderà 61 chilometri di canali, 14 stazioni di pompaggio (compresa quella di Salvore), 7 valvole di sicurezza in caso di avarie, 5 collettori costieri e un depuratore del terzo livello della capacità di 59 mila ES (abitanti equivalenti), termine tecnico per specificare un depuratore in grado di soddisfare le esigenze di una città di 60mila abitanti. Attualmente ci sono in funzione due impianti di depurazione, uno a Umago e uno a Salvore; una volta finiti i lavori, le capacità saranno aumentate del 94 p.c.”.

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