«Bimbiallegri». È questo il futuro della nostra CNI

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«Bimbiallegri». È questo il futuro della nostra CNI

BUIE | Si è rivelato un successo l’attesissimo e sempre molto gradito appuntamento “Bimbiallegri”, rassegna dei minicantanti giunta oramai alla sua IX edizione, il cui intento è promuovere il talento dei cantanti in erba delle nostre comunità. Tanta allegria quindi e buona musica domenica pomeriggio nella Comunità degli Italiani di Buie, che ha portato sul palco i giovanissimi. Lo spettacolo è stato seguito da un numeroso pubblico formato da connazionali, parenti e amici. È stata la presidente del sodalizio, Eliana Barbo, a fare gli onori di casa e presentare i gruppi come pure tutta la serata.

A rompere il ghiaccio i bambini della prima classe della SEI “Edmondo De Amicis” di Buie, con la capoclasse Cristina Springer. Hanno proposto la recita “La grande fabbrica delle parole”, tratta dall’omonimo libro. Una favola moderna, poetica e tenera. La Grande Fabbrica delle parole ne sforna in tutte le lingue e a tutte le ore del giorno e della notte. Per pronunciarle però bisogna mangiarle, inghiottirle, ma prima di tutto comprarle. E se non puoi comprarle, allora sarai costretto a serbarle solo dentro al cuore. Quindi in questo paese le persone parlano pochissimo, perché le parole purtroppo non sono alla portata di tutti.
Tutto questo è una bella ingiustizia per bambini come Philèas, innamorato della piccola Cybelle, alla quale vorrebbe dichiararsi pronunciando un sentito “ti amo” che però non se lo può permettere. Sarà quindi costretto a serbare dentro di sé queste parole speciali, portatrici di un sentimento dolcissimo e puro, e accontentarsi di tre parole a caso, le migliori alla sua portata: ciliegia, polvere, seggiola.
Oscar invece è un bambino ricchissimo che può permettersi di dire a Cybelle che un giorno la sposerà urlando parole a raffica, ma poco sentite. Una storia intensa, tenera, emozionante, potente, delicata e sognante, dai testi semplici e brevi che bastano però a creare un’atmosfera dolce e poetica e i bambini vi si sono adattati benissimo.
Una storia adatta ai bambini, ma anche agli adulti che hanno dimenticato l’importanza delle parole sincere, quelle che provengono dal cuore. Questo piccolo capolavoro teatrale è stato realizzato nell’ambito del progetto “Crescere con il libro”, portato avanti in collaborazione con la biblioteca civica Quarantotti Gambini di Trieste, finalizzato ad avvicinare alla lettura i bambini in maniera ludica e piacevole, facendo comprendere come essa sia fonte di conoscenza, crescita personale ma anche svago, divertimento e creazione.
È stata poi la volta delle piccole cantanti della Comunità degli Italiani di Castelvenere. È noto che il punto di forza di questa CI sta proprio nel poter contare su un considerevole numero di validi elementi molto giovani, quindi caratterizzati da quella carica, dall’entusiasmo e dalla voglia di fare, tipica per la gioventù. Tra questi giovani si distingue pure il gruppo dei minicantanti, formato nel 2010, oggi sotto la dirigenza della maestra Ružica Stošić hanno intonato “Per un ditino nel telefono” e “Volevo un gatto”. Sono seguiti i minicantanti della CI di Umago, un gruppo composto da 12 bambini dai 4 agli 8 anni e diretto dalla maestra Maura Miloš, che si è esibito con “Il ballo del rispetto” e “Mi conosco”. Un gruppo molto compatto, che in ogni occasione dimostra la propria buona preparazione e l’amore verso il canto.
Il Coro di Voci Bianche della Comunità degli Italiani di Verteneglio è nato nel 1996 e circa cinque anni fa è passato sotto la guida dell’ex minicantante Dionea Sirotić, che ha portato il Coro a un livello invidiabile e ha ottenuto sempre un ottimo riscontro dalla critica e dal pubblico. Il coro conta una ventina di membri di età compresa tra i 4 e i 15 anni. Per l’occasione ha proposto “Il contrabbasso”. Subito dopo si sono uniti a loro i minicantanti della CI organizzatrice, quella di Buie, proponendo assieme le vivacissime “La macchina del tempo” e “Cavoli a merenda”. Ultimi a esibirsi sul palcoscenico i padroni di casa con la canzone “Popoff”. Oggi, diretto da Chiara Bonetti, il gruppo è composto da 12 bambini. Si è dimostrato preparatissimo in quanto è bastata una canzone per dimostrare tutta la loro bravura. Nato nel 1966 è uno dei gruppi storici del sodalizio. Questi momenti d’incontro, dedicati ai più piccoli, portano gioia e speranza in quanto ci si rende conto che sono loro il futuro della Comunità Nazionale Italiana.

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