
Una comitiva di attivisti e soci della Comunità degli Italiani “Pino Budicin” di Rovigno è reduce da un’escursione dedicata alla scoperta del Bel Paese, tra arte, storia e cultura.
Precisamente, l’iniziativa, promossa dal sodalizio rovignese, è stata un’occasione per visitare Parma, cuore dell’Emilia Romagna, città del teatro, della musica e del cibo d’eccellenza, ma anche il Castello di San Pelagio in provincia di Padova.
Dopo un lungo viaggio in autobus, reso piacevole con il gioco della tombola dai ricchi premi che hanno rallegrato i più fortunati, i soci e connazionali che hanno aderito al programma dell’iniziativa, giunti a destinazione, hanno visitato la mostra “Street Art Revolution – Da Warhol a Banksy: La (vera) storia dell’arte urbana”, che ripercorre i tempi e i luoghi in cui l’arte di strada è nata e si è evoluta. Dall’ispirazione della Pop Art di Andy Warhol agli interventi negli Stati Uniti di Keith Haring, Obey e Mr Brainwash fino alla scena francese con Blek le Rat, Jef Aérosol, JonOne, Invader e a quella inglese di Banksy, D*Face, Pure Evil e The London Police, e molti altri artisti di fama internazionale che con la loro produzione hanno rivoluzionato il mondo dell’arte sfidando le convenzioni.
Dopo questa full immersion nella Street Art, carica di messaggi di positività che fanno riflettere e immaginare un mondo e una convivenza tra i popoli segnata dall’amore, dalla speranza, dalla resistenza e dalla pace, la comitiva rovignese ha avuto del tempo libero a disposizione lasciandosi ammaliare dall’incantevole ed elegante centro storico di Parma. La città è caratterizzata dai tanti monumenti importanti, dai ricchi musei e da celebri chiese, ma anche dai suoi sapori invidiati in tutto il mondo visto che questo magico luogo non è solo città della cultura, del teatro e della musica, ma anche Città Creativa UNESCO per la gastronomia in Italia e capitale della Food Valley da cui hanno origine prodotti dell’eccellenza italiana nel mondo: il prosciutto di Parma e il Parmigiano Reggiano, solo per citarne alcuni.

Foto: CI ROVIGNO
Il Museo del Volo
Il giorno dopo, sulla via del ritorno, i partecipanti all’escursione organizzata dal sodalizio rovignese hanno fatto tappa al Castello di San Pelagio in provincia di Padova, dove ad attenderli è stata una guida professionale che ha fatto conoscere al gruppo quella che fu la dimora del poeta-soldato Gabriele d’Annunzio. Il tour attraverso le Stanze Dannunziane è stato un tuffo nei ricordi di una vita passata in cui il Vate consumava pasti frugali con gli ospiti di riguardo e pianificava le sue imprese, tra cui il volo su Vienna: una missione propagandistica senza scopi di offesa, ma con l’obiettivo di lanciare migliaia di volantini per invitare i cittadini della capitale asburgica alla resa.
È stato poi il momento di visitare pure il Museo del Volo, inaugurato il 20 settembre 1980, che si sviluppa nelle due ali del Castello di San Pelagio. Attraverso sezioni tematiche, il Museo ripercorre le principali tappe dell’evoluzione dei mezzi che hanno portato l’uomo alla scoperta del cielo e dello spazio: dal genio rinascimentale Leonardo da Vinci, che progettò le prime macchine volanti, passando per il genio italiano Corradino D’Ascanio, il quale brevettò anche la Vespa nel 1946, si ripercorre l’evoluzione dei dirigibili e di una ricca collezione di modelli degli idrovolanti attraverso gli esemplari di inizio Novecento.
Rientrati in serata a Rovigno, tutti hanno potuto concludere che l’uscita in Italia, promossa dal sodalizio, è stata una splendida occasione per trascorrere un fine settimana diverso dal solito, dedicato alla cultura e allo stare insieme.

Foto: CI ROVIGNO
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