
Visita di lavoro a Roma della vicepresidente della Regione istriana in quota CNI, Jessica Acquavita e dalla f.f. di assessore alla Comunità Nazionale Italiana e gli altri gruppi etnici, Tea Batel. Sta di fatto che la Regione istriana e la Società Dante Alighieri di Roma hanno saputo rendere saldo un rapporto di collaborazione per preservare e migliorare la qualità della lingua italiana in Istria. L’incontro si è svolto lo scorso 27 giugno presso la Società Dante Alighieri a Roma, con il Segretario generale Alessandro Masi e le sue collaboratrici, responsabili per l’attuazione dei progetti di formazione, ma la notizia in merito è stata divulgata soltanto ieri. A Roma si è parlato di cooperazione improntata su attività e progetti congiunti, volti a mantenere presenti a un buon livello la conoscenza e l’uso della lingua italiana nei nostri lidi di confine. L’incontro è stato anche l’occasione per presentare il lavoro dell’assessorato amministrativo, nonché per approfondire la collaborazione avviata nel 2020 attraverso l’organizzazione congiunta di corsi di formazione per insegnanti di lingua italiana. Da allora, i corsi si sono tenuti regolarmente, due volte l’anno, coinvolgendo l’Agenzia per l’Istruzione della Repubblica di Croazia. “Il nostro obiettivo è promuovere e preservare la lingua italiana in Istria e la collaborazione con la Società Dante Alighieri di Roma, il cui ruolo è proprio questo. Un tanto è estremamente importante per noi, e sono lieta che tutte le attività svolte a livello di Regione istriana siano riconosciute da istituzioni italiane”, ha precisato la vicepresidente Acquavita. I presenti hanno convenuto che l’interesse per la cooperazione congiunta è reciproco e che nel prossimo periodo sarà firmato un vero e proprio Accordo di cooperazione tra la Società Dante Alighieri di Roma e la Regione istriana, che darà una forma ufficiale alle attività congiunte.
”Durante l’incontro, abbiamo concordato che, oltre ai già consolidati corsi di formazione per insegnanti di lingua italiana, introdurremo anche visite a Roma per gli alunni eccellenti di lingua italiana delle scuole elementari e medie superiori croate e italiane; che celebreremo e organizzeremo assieme in Istria la “Settimana della lingua italiana nel mondo” e tante altre attività da definire. Tra l’altro, la Dante di Roma è ben disposta a donare libri in lingua italiana in distribuzione alle biblioteche e alle scuole cittadine”: ha commentato la Batel, esprimendo ancora una volta la sua soddisfazione per la continuità data a questa cooperazione.
Dalla Regione istriana è stata ieri resa nota anche la visita avvenuta il 9 giugno nella sede della Regione del Friuli Venezia Giulia, a Trieste per un incontro con l’Assessore regionale alle autonomie locali Pierpaolo Roberti, la responsabile del Servizio lingue minoritarie e corregionali all’estero Sandra Sodini, nonché la dirigente dell’Ufficio centrale per la lingua slovena Erika Hrovatin e la traduttrice Fedra Paclich. A nome della Regione istriana, hanno partecipato sempre Jessica Acquavita e Tea Batel, nonché Marina Barbić-Poropat, interprete per la lingua italiana. Anche in detto caso ci sono missioni in comune: l’armonizzazione della terminologia italiano-croata, l’organizzazione di seminari e corsi di formazione per traduttori della Regione istriana. L’occasione è stata colta per presentare il lavoro dell’Assessorato e del Gruppo di lavoro della Regione istriana per l’uniformazione terminologica, istituito poco più di un anno fa. L’interesse per la cooperazione si è dimostrato reciproco al punto da prevedere pure in detto caso un Accordo di cooperazione siglata tra le due regioni, al fine di ufficializzare le attività in comune, inclusa la presentazione congiunta di progetti ai fondi UE. Reduce da quest’incontro,Tea Batel ha posto in evidenza l’importanza di questa collaborazione: “L’abbiamo avviata ufficiosamente all’inizio del 2021 e ora sono lieta che il nostro lavoro sia stato riconosciuto e che lavoreremo insieme per contribuire a creare delle traduzioni migliori in italiano, ad armonizzazione la terminologia e a conservare la lingua italiana sul territorio istriano”.
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